
Nella splendida cornice del Campus Temesa dove si svolgono spettacoli musicali, teatrali e quant’altro atto ad affermare che lo sviluppo cammina con la cultura, giorno 4 dicembre dalle 09.00 alle 17.00 si svolgerà una giornata di studio sul Codice della Strada.
Ed Emilio Caruso, Comandante della Polizia Municipale Amantea, ha chiarito che “ Gli argomenti che verranno affrontatiriguardano il Codice della Strada, con l'analisi della normativa operativa e di come di fatto viene influenzata dai provvedimenti della giurisprudenza”
Un appuntamento importante.
Cogliamo anche noi l’occasione per segnalare il problema delle insidie stradali.
Anche alla luce della recente sentenza 5 novembre 2013 n. 24793 della Corte di cassazione - Sezione III civile, in base alla quale l’ estensione della rete stradale non esclude la responsabilità dell’ente per l’infortunio dovuto a cattiva manutenzione.
Lo facciamo alla luce della foto allegata inviataci da nostro lettore.
La foto è di ieri.
Si riferisce al nuovo Ponte Miceli, recentemente realizzato dall’amministrazione comunale al posto di quello vecchio e che ormai mostrava forti limiti strutturali.
Evidentemente qualche problema tecnico o funzionale deve aver indotto ( non sappiamo bene chi) a tutelare gli utilizzatori del ponte stesso attraverso un sistema di segnalazione folcloristico ma anche fortemente innovativo.
Una miscela di naif e di tecnologico.
Tre canne marine infilate nella griglia con rispetto sostanziale degli spazi ( noterete il bilanciamento delle distanze e la totale copertura della griglia ).
Canne con le foglie per essere visibilissime di giorno
E poi , preziosità tecnologica, la fascia colorata per migliorare la visibilità di giorno e forse anche di notte . Non una, ma due! Posta una ad altezza di faro ed una ad altezza d’uomo.
Non sappiamo se si tratta di un esperimento casuale( magari semplicemente figlio della fantasia di un responsabile operaio comunale che non sapeva come fare) o di una precisa volontà di mostrare le evoluzioni interpretative del codice della strada innovato dalle varie sentenze.
In quest’ultimo caso lo poniamo sul web pronto alla visione senza nemmeno necessità di recarsi sul posto.
Quando si decide di andare per mare non si può sottovalutare il bollettino delle condizioni di mare ed atmosferiche.
Tanto più quando si ha una barchetta di 4,5 metri.
E così due giovani diportisti sono usciti dal porto di Amantea e si sono trovati in difficoltà
Erano a circa un miglio dalla costa del comune di Longobardi quando subivano un'improvvisa avaria al motore rimanendo alla deriva.
Il mare era mosso ed il vento teso, con improvvise raffiche, che li ha spinti inesorabilmente verso il largo.
Allora il 1530.
Un SOS raccolto dalla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia che a sua volta ha interessato l'Autorità Marittima competente su quel territorio, ossia l'Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro.
E’ subito partita la motovedetta CP851 che ha individuato i due giovani diportisti lontani dalpunto di richiesta di soccorso.
Impauriti, come ovvio, ma in buona salute.
Sono stati trasbordati sulla motovedetta CP851 e da questa condotti nel vicino approdo di San Lucido, dove sono giunti sani e salvi all’una e mezza circa di stamattina.
Aperta da alcune settimane la Cantina Amarcord grazie alla sua "semplicità" ed alla "bonta", d'animo ma non solo quella, sta decisamente conquistando gli amanteani.
Ormai addentro ed circondati da un mondo globalizzato balza agli occhi l’idea, decisamente controcorrente, di realizzare un luogo ai più giovani sconosciuto, un luogo che appartiene all’Italia di generazioni addietro.
Un locale che si farrebbe fatica a chiamare “vintage” ma che non segue qualsiasi tipo di ideologia globalizzata, dove non ha importanza l’abbigliamento che indossi, oppure l’arredamento interno, la forma estetica delle sedie o del mobilio.
Potremmo definirla “cantina”, il cui originario significato ci viene fornito dall’enciclopedia Wikipedia “Il termine cantina (che per gli antichi romani era detta apoteca e che Alessandro Manzoni nei Promessi sposi chiamerà stanza terrena) identifica sia i locali delle Aziende produttrici destinati alla vinificazione, conservazione ed affinamento dei vini ed in generale delle bevande alcoliche prodotti, sia il locale che un privato o il titolare di ristorante o di enoteca destina alla corretta conservazione delle bottiglie prima del consumo o della vendita, affinché il vino possa essere conservato nella maniera corretta senza subire alterazioni o danneggiamenti”.
Ed è proprio dal vino, che nasce l’idea di un giovane amanteano e dei suoi amici di realizzare nella suggestiva cornice della piccola piazza centrale cittadina “Calavecchia” il locale popolare per antonomasia, la “Cantina Amarcord”, questo il nome del locale, è quindi un luogo che porta alla mente sin da subito concetti come “divertimento”, come “amicizia”, come “canti popolari” ma soprattutto un locale dal sapore tipicamente “locale”.
GALLERIA FOTOGRAFICA