BANNER-ALTO2
A+ A A-

Redazione TirrenoNews

Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.

 

LogoTirrenoNews

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ecco il duro attacco che Francesca Menichino ha postato sul suo profilo face book:

“Pare che abbiano trovato un accordo ma non l'assessore al bilancio....ma in ogni caso...

 

Molti cittadini in questi giorni ci chiedono quando avverrà, e se succederà a breve come sembrerebbe dalle ultime notizie di stampa.

Mentre la politica in questi giorni agisce nel sottobosco degli inciuci, da un lato per tenere unito il “listone” e dall’altro per dividerlo e spezzarlo, noi siamo qui che vi raccontiamo quello che sta accadendo e quello che è la politica ad Amantea (e non solo).

Siamo sicuri che ad Amantea c’è stato un tempo in cui chi sedeva sui banchi del Consiglio comunale sentiva l’onore e l’importanza di stare lì e di occuparsi della “Cosa Pubblica”, e a quell’epoca le casse comunali erano floride e il paese era gestito , pulito, attraente, tanto da essere definito “la Perla del Tirreno”.

Man mano però la Politica è diventata altro e Amantea è stata oggetto di predatori e saccheggiatori, noti a tutti, ma riveriti e spesso imitati dai cittadini.

Il Comune è diventato una vacca da mungere e c’è chi ha arricchito i patrimoni personali a danno di quelli comunali, mentre il paese diventava sempre più povero e degradato.

Sono da poco arrivati in città i tre commissari dell’organismo di liquidazione che hanno fatto prima, pur arrivando la nomina in ritardo, hanno fatto prima dell’assessore al bilancio che ancora incredibilmente non c'è e che doveva essere il pezzo forte dell’amministrazione Pizzino, che oggi appare per quello che è: una sommatoria di interessi di parte e di partiti apparentemente democratici.

I commissari hanno già fatto un avviso pubblico per invitare tutti i creditori del Comune a presentare la relativa istanza entro il termine di 60 giorni che scadranno il 2 dicembre.

Dunque i commissari dovranno “misurare” il debito che il Comune negli ultimi decenni ha contratto con fornitori, privati, aziende , soggetti pubblici e quant’altro e finalmente sapremo presto o tardi a quanto ammonta tale debito che dalle carte del dissesto non dovrebbe essere inferiore a 50 milioni di euro.

Ma nessuno, nemmeno i commissari, riuscirà a misurare un altro debito, quello contratto dai vari amministratori (sempre gli stessi) nei confronti dei cittadini di Amantea, per tutto quello che poteva essere e non è stato, per tutte le opere e i servizi che si potevano realizzare, per tutta l’evoluzione e il progresso di una città che poteva crescere e migliorare, per la cultura e i valori che si potevano e dovevano seminare!

Ed invece Amantea è precipitata sempre più nel degrado.

 

Un degrado che riguarda l’ambiente, le strutture, i servizi, le strade, il decoro, la segnaletica, e persino la cura che dovrebbe essere la più cara ai vivi, la cura dei defunti, proprio di oggi è la segnalazione di allagamento e disservizi e infiltrazioni d'acqua nelle dimore dei defunti , al cimitero.

Soprattutto un degrado della morale perchè molti cittadini comuni o cittadini “intoccabili” hanno fatto patti ( e formato pacchetti elettorali) con questa politica per averne dei vantaggi o compiere abusi e illegalità, e un degrado della politica, molto chiaro oggi che così come è accaduto per la precedente amministrazione, Pizzino non riesce a mettere d’accordo 11 persone sugli incarichi di governo che ovviamente appaiono non come servizio ma come potere e vantaggi.

Ecco perché la giunta Pizzino è destinata a cadere: perchè le sedie intorno al tavolo sono di meno dei pretendenti, e chi rimane in piedi non sopporta di vedere gli altri seduti, spesso tra l’altro a non far nulla.

Così il tavolo prima o poi rimarrà vuoto e la città abbandonata a se stessa.

Noi siamo convinti che questa giunta non merita alcuna fiducia, ma mentre qualcuno ci corteggia per farla cadere, noi ce ne stiamo in disparte, perché siamo lontani anni luce sia dagli uni che dagli altri, dalla lista 1 e dalla lista 3, che come abbiamo sempre detto in campagna elettorale sono più o meno la stessa cosa, così come sono la stessa cosa dell’amministrazione precedente, e molto probabilmente anche di quella successiva, che saranno sempre gli stessi nomi in combinazioni variabili.

Dunque non parteciperemo a nessun gioco sotterraneo, faremo come sempre le nostre battaglie in modo pubblico e se qualcuno che ne fa parte vuole sfiduciare questa amministrazione abbia il coraggio di dirlo apertamente in Consiglio Comunale e di assumersi responsabilità davanti a tutti e davanti alla città.

Una città che noi avremmo amministrato dal 12 giugno con le figure assessorili che avevamo già presentato durante la campagna elettorale scegliendole in base alle competenze e non ai voti, primo fra tutti l'assessore al bilancio che aveva un nome e un cognome, Michele Mercuri, ricercatore universitario che avrebbe messo al servizio di Amantea la sua competenza, e senza il quale non ci saremmo nemmeno presentati per guidare un comune in dissesto.

Ma quella sarebbe stata un’altra storia ed un'altra Politica che i cittadini non hanno voluto!

Oggi c’è la giunta Pizzino perchè Amantea ha scelto non Pizzino ma il sistema che ha voluto Pizzino, che si è reso disponibile al sistema.

Domattina nel prossimo in Consiglio Comunale capiremo meglio quale sia il destino prossimo di questa giunta.

Purtroppo in 4 mesi Pizzino non è riuscito nemmeno ad organizzare le riprese e la diretta del Consiglio per cui vi aspettiamo invitandovi come sempre alla partecipazione:

lunedì 9 ottobre alle ore 10 in Sala Consiliare.

 

Tre giornalisti, tra cui un italiano, sono stati fermati ieri in Venezuela, mentre tentavano di entrare in un carcere nello Stato di Aragua per condurre un'inchiesta.

 

La notizia è stata diffusa dal sindacato nazionale dei giornalisti, l'Sntp (Sindicato Nacional de Trabajadores de la Prensa).

L'italiano fermato si chiama Roberto Di Matteo, di Bari - a quanto si apprende - mentre gli altri due sono lo svizzero Filippo Rossi ed il venezuelano Jesus Medina.

I tre, ha reso noto il sindacato, stavano conducendo un'inchiesta giornalistica nel centro penitenziario di Aragua, nel nord del Paese, meglio conosciuto come il carcere di Tocoron, ma sono stati fermati dalla Guardia Nazionale Bolivariana.

Da quel momento, non sono riusciti più a comunicare con loro. L'Sntp ha quindi chiesto alle autorità di fornire "informazioni reali" su dove si trovino e di "garantire la vita, la libertà e l'integrità dei giornalisti detenuti".

L'appello è stato fatto proprio anche da altre organizzazioni.

La Farnesina ha fatto sapere che l'ambasciata d'Italia a Caracas, in stretto raccordo con Roma, segue fin dal primo momento il caso del fermo del connazionale Roberto Di Matteo, in stretto contatto con le autorità locali, e la rappresentanza diplomatica italiana si è prontamente attivata per prestare al connazionale tutta l'assistenza necessaria.

Il carcere di Tocoron è tristemente noto in Venezuela per i suoi ripetuti episodi di violenza e diversi altri crimini ed il governo non è ancora riuscito a pacificare.

La Sociedad Interamericana de Prensa (SIP) ha stimato che l'anno scorso le intimidazioni e gli arresti arbitrari contro i giornalisti sono aumentati.

In Venezuela, il Colegio Nacional de Periodistas (CNP) ha denunciato un'ondata di attacchi contro i giornalisti in particolare mentre coprivano le proteste dell'opposizione anti-chavista, tra aprile e luglio.

Roberto Di Matteo, il giornalista italiano arrestato in Venezuela è stato rilasciato dalle autorità. Lo ha reso noto l'unione l'l'Sntp (Sindicato Nacional de Trabajadores de la Prensa). Insieme a lui sono tornati in libertà anche il collega svizzero Filippo Rossi e al venezuelano Jesus Medina. 

 

Alfano, rilascio Di Matteo è buona notizia  - "Abbiamo seguito la vicenda tramite la nostra ambasciata ed il nostro consolato generale a Caracas con la massima attenzione e per noi questa è una buona notizia".

E' quanto sottolinea il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, commentando il proscioglimento da ogni accusa del giornalista italiano, Roberto Di Matteo, tornato in libertà.

 

Il papà di Roberto Di Matteo, non sappiamo se tornerà in Italia

"Non sappiamo se adesso potrà restare in Venezuela o dovrà rientrare in Italia", spiega all'ANSA il padre del giornalista italiano, Roberto Di Matteo, fermato in Venezuela dopo aver appreso, pochi minuti fa, che il figlio è stato rilasciato.

"Noi - aggiunge - speriamo rientri".

"Non lo abbiamo ancora sentito - prosegue - anche perché non ha il cellulare, glielo hanno sequestrato: suppongo che troverà la maniera per chiamare, e sicuramente contatterà prima la moglie". "Qui - aggiunge il papà del cronista - siamo tutti felici per la notizia - conclude - e speriamo stia rientrando anche perché ora dovrebbe stare attento a ogni minima mossa".

Roberto era stato fermato con l'accusa di avere introdotto senza autorizzazione nel carcere di Tocoron strumentazioni per girare video e registrare audio.

Il giornalista di origini pugliesi stava facendo una inchiesta sul penitenziario insieme con altri due colleghi: uno svizzero e un cronista venezuelano.(ansa)

Ah. Roberto Di Matteo lavora per “Il Giornale”

Le armi di di Matteo

Il letto sulla spiaggia pronto per la nottata

Domenica, 08 Ottobre 2017 20:13 Pubblicato in Primo Piano

Mentre ad Amantea e dintorni si parla del colore nero del fiume Catocastro e del mare antistante il lungomare e ci si interroga sulla natura e sulle origini dell’inquinamento, ecco che subito si presenta una nuova domanda.

 

O meglio più di una.

Le impongono la visione del letto nei pressi della pista ciclabile di Amantea.

 

Si tratta, forse, di una anteprima di una nuova rete di alloggi, magari precari, che il sistema di ricezione di Amantea vuole porre a disposizione dei futuri turisti , ampliando le attuali disponibilità e differenziando i servizi?.

Ce lo lascia credere la presenza del materasso e della copertina.

 

E ci dicono che c’erano anche il cuscino e le lenzuola.

E domani sarà portata anche una tenda per evitare il freddo della notte ?

O piuttosto qualcuno ci ha dormito la notte scorsa e se l’è dimenticato e, magari, non si ricorda dove?

Che non sia stato il diffusore di idrocarburi?

 

Ma forse la nostra fantasia ci porta ad esagerare.

Forse è solo un cittadino che ha trovato l’isola ecologica chiusa e non sapendo dove buttare il letto lo ha abbandonato sulla spiaggia?

Mah!

BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy