
Redazione TirrenoNews
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Il 3 giugno l’ultimo Consiglio regionale.
Poi in autunno le elezioni .
Solo 30 i consiglieri previsti
Questo è il parere dell'ufficio per gli Affari regionali.
Il capo dipartimento Antonio Naddeo sostiene che le dimissioni rientrano tra gli «atti volontari rientranti nella sfera personale del soggetto».
Smentita ogni tesi contraria
Quindi, la Calabria tornerà al voto.
Ora toccherà al prefetto di Catanzaro stabilire quando.
Il Prefetto Raffaele Cannizzaro avrà 90 giorni di tempo dalla presa d’atto delle dimissioni per convocare i comizi elettorale.
Molto probabilmente tra il 20 ottobre ed il 15 novembre.
L’era Scopelliti è davvero vicina al tramonto
Andrà meglio?
Chi lo sa in Calabria non c’è mai limite al peggio
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Crosia (Cosenza): Vincenzo Sapia muore dopo una colluttazione con carabinieri
Sabato, 24 Maggio 2014 18:35 Pubblicato in CosenzaUn giovane di 29 anni, Vincenzo Sapia, è morto nel corso di una colluttazione con due carabinieri intervenuti per calmarlo dopo che aveva dato in escandescenze.
Il fatto è accaduto nella frazione Mirto di Crosia, nel cosentino. Secondo i primi rilievi del medico legale, il decesso potrebbe essere stato causato da un infarto.
Stando ad una prima ricostruzione, l’uomo, che in passato avrebbe sofferto di disturbi psichici, ha sfondato il portoncino di un edificio situato davanti all’ufficio postale di Mirto Crosia dicendo che stava cercando un cane smarrito.
Alcuni passanti, vedendo la scena, hanno chiamato i carabinieri.
Quando i due militari sono giunti sul posto, hanno trovato Sapia, descritto come un uomo di corporatura molto robusta, fermo davanti all’ufficio postale, apparentemente tranquillo, ed hanno iniziato a parlarci. Improvvisamente l’uomo, secondo le testimonianze raccolte da pm e carabinieri, si è denudato rimanendo in mutande.
Quindi ha aggredito un carabiniere, mettendogli le mani al collo e colpendolo.
Anche l’altro militare è intervenuto.
Ne è nata una colluttazione durante la quale Sapia si è accasciato a terra.
Sul posto sono subito intervenuti i medici del 118, che hanno anche usato un defibrillatore, ma per l’uomo non c’è stato niente da fare.
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“E’ cambiato. Non è più quello di prima!”.
Una affermazione decisa che sembra credibile.
Se non fosse che chi la pronuncia è un mendace, per natura e mestiere. E peraltro è anche ipocrita perché fa opportunisticamente finta di dimenticare che “lui e l’altro”, come si dice ad Amantea, “si sono pezziati”.
Ma che significa che “ E’ cambiato?”.
Era “sbagliato” prima ed ora è sulla retta via?.
Stava forse anche lui andando da Gerusalemme a Damasco ed ha avuto la conversione come San Paolo?
Anche lui è stato illuminato dalla luce divina ed ha vagato per tre giorni ?
Ed è Anania che fa la affermazione del cambiamento?
E forse adesso anche lui darà inizio alla evangelizzazione?
Od era un buono e l’incontro lo ha cambiato in negativo fino a farlo diventare un diavolo?
In politica è difficile sapere la verità.
I politici, in particolare prima delle elezioni, hanno due volti, uno dolce, candido, sereno, tranquillizzante, da mostrare nelle immagini, sul palco.
L’altro, quello vero , quello del male, mostruoso, orribile.
Ed allora la affermazione ““E’ cambiato. Non è più quello di prima!” può forse significare che ormai è dei “nostri”, che ha anche fatto il giuramento con il santino prima bagnato del suo sangue e poi bruciato mentre pronuncia la formula rituale ?.
O forse ambedue pensano di essere nuovi Templari ed hanno pronunciato il giuramento “ Contro gli oppressori, contro i mietitori di scandali ed i corruttori dell’innocenza, contro la menzogna liberata, contro i traditori delle fazioni e dei partiti: Noi lo giuriamo di impegnare la doppia spada: quella d’acciaio levigato e quella della parola splendente e fulminante” ?
Già. La politica è insieme il bene ed il male, la verità ed il falso, l’ onore ed il disonore, la democrazia e la dittatura, il coraggio e la paura, la ricchezza e la povertà.
Ma serve poco far finta di cambiare, e serve ancora meno chiamare a garanzia chi è ancora più compromesso.
Troppo comodo cambiare partito, cambiare potente, camuffarsi da persona per bene avendo l’animo del male.
Spetta alle persone perbene saper leggere nell’animo dei candidati, nella storia dei candidati, non dimenticare il male che hanno profuso a piene mani per evitare ancora più male.
Ma occorre stare attenti il peggiore ha spesso se non sempre il volto d’angelo.