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Redazione TirrenoNews

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Ma se durante un terremoto le porte della scala di sicurezza sono chiuse questo vuole dire che restano fruibili esclusivamente le scale ordinarie.

Ma allora quando devono essere usate le scale di sicurezza?

Solo in caso di incendio che interessi le scale principali ?

I ragazzi hanno forti dubbi.

 

Non solo, ma il fatto che le porte siano costantemente chiuse impedisce anche di verificare se le scale stesse siano ancora agibili e funzionali.

E sono queste le preoccupazioni che i ragazzi manifestano al sindaco Monica Sabatino.

Ed il sindaco, dopo aver ringraziato i ragazzi per il forte senso di responsabilità e ricordato che la competenza sugli istituti superiori appartiene all’ente provincia, li rassicura che provvederà con immediatezza a quanto necessario ed in suo potere, intanto segnalando la questione alla provincia ed ai Vigili del fuoco.

 

I ragazzi in qualche modo tranquillizzati vanno via, portandosi comunque dentro gran parte dei dubbi con i quali sono saliti al comune, tra cui la domanda se l’ istituto che li ospita, se vere le loro paure, possegga ancora la necessaria agibilità.

E’ molto probabile che non demorderanno e se non si affrontano le problematiche esposte al prossimo terremoto saranno ancora qui al comune che resta l’unico ente a portata di mano.

Il Consiglio Comunale di oggi 18 novembre presenti solo pochissime persone, tra cui, sulle scale, i ragazzi della Ragioneria che si sono presentati per parlare con il sindaco dei problemi di agibilità e sicurezza del loro istituto, passerà alla storia come uno dei più dialetticamente accesi degli ultimi anni.

 

Intanto ecco quanto letto dal sindaco Monica Sabatino e consegnato alla segretaria con espresso invito al suo invio al sig Prefetto

 

“Non ho più intenzione di tacere e di sopportare il comportamento della signora Menechino.

E’ dalla campagna elettorale che ha iniziato con una politica di disinformazione e cattiva informazione che non si può più tollerare…ha cominciato dall’ineleggibilità gridando ai quattro venti che sarei stata illegittimamente eletta, peccato per lei che un giudice definendo la sua ricostruzione “suggestiva” le abbia dato torto.

Ha continuato quotidianamente la sua caccia alle streghe all’interno del comune inserendosi un tutti gli uffici con una continua richiesta di accesso agli atti, naturalmente nel pieno diritto della sua carica, ma per dimostrare cosa?

Cosa crede di voler dimostrare signora Menechino? Cosa pensa che all’interno dell’ente ci sia una massa di delinquenti e lei sia la paladina della giustizia?

Perché solo in questo caso si spiegherebbe la sua vigilante presenza alle gare che svolgono i funzionari. I politici devono stare lontani dalle gare e dai concorsi….

I funzionari sono i responsabili e devono avere la libertà e la tranquillità di scegliere oggettivamente senza nessun condizionamento… il politico esclusivamente con la sua presenza potrebbe condizionare inconsapevolmente.

 

Facciamo qualche esempio:

ha seguito la commissione del concorso per il responsabile del settore finanziario nei giorni in cui si sono svolte le prove scritte, si è presentata davanti alla sede d'esame, ha iniziato a sindacare su tutto, si è fatta trovare all'uscita dei candidati e ha seguito i commissari fino in comune, insinuando subdolamente in rete chi sarebbe stato il vincitore. La coerenza signora Menechino e la correttezza lei sa per caso dove abitano? io credo di no.

Tralasciamo poi i colloqui fatti per L'art.110 o gli assistenti sociali del progetto Home Care Premium dove è stata praticamente seduta al tavolo della commissione o il suo atteggiamento all'ultima gara per il servizio d'integrazione scolastica che ha inevitabilmente rallentato il servizio per i ragazzi diversamente abili che attendono con ansia questo sostegno...nelle gare cara signora chi partecipa sa benissimo quali sono gli strumenti per tutelarsi, non è necessario che la politica irrompa...d'altronde lei è esperta ormai nell'intromettersi su tutto, come se la carica di consigliere comunale le abbia generato un delirio di onnipotenza e di onniscienza, come non citare l'irruzione

in un'abitazione privata, che sembrava proprio una perquisizione.

O l'ultima bravata della visita in un cantiere aperto, con tanto di enorme bugia pubblicate su Facebook.

 

E' proprio questo episodio che ha colmato il vaso della mia tolleranza e sopportazione. Per tutta la giornata di sabato ,quando mi hanno segnalato ciò che la signora aveva scritto e soprattutto ciò che aveva scatenato nei commenti, mi si è gelato il sangue. Nello stesso momento in cui seguivo i tg e guardavo con grande tristezza ciò che il fanatismo e l'estremismo religioso avevano generato,osservavo come una bugia, detta in modo subdolo, nel tentativo di sminuire e delegittimare le istituzioni mistificando come il suo solito la realtà, avesse generato l’odio e la rabbia dei cittadini..

Copio testualmente: "Una vergogna" "Ci vorrebbe l'isis al Comune per questa gente di merda" "Maledetti. I nostri soldi buttati lì da anni...che possiate marcire all'inferno".

 

E a tutto questo la signora come risponde, sapendo di aver scritto una cosa della quale non ha nessuna contezza, "E' una vergogna che grida vendetta".

 

Prego di considerare lo stato d'animo che avevo in quel momento...leggere queste cose fa male...possibile che non ci si renda conto che così si istiga la popolazione all'odio e alla violenza? Dico solo che se dovesse succedere qualcosa a qualche amministratore o a qualche dipendente comunale riterrò la signora Menechino moralmente responsabile.

Vorrei sapere quanto sta facendo per i cittadini e quanto per i suoi interessi personali…

A cosa aspira?

D’altronde lo dicono anche quelli che erano della sua parte che il suo unico obiettivo è la visibilità personale a tutti i costi, anche se a pagarne le conseguenze sono i cittadini e la loro fiducia nelle istituzioni.

Le interessa semplicemente sollevare polveroni per accendere l’attenzione su di se.

 

Ma ormai il suo gioco è chiaro, si levi la maschera che l’abbiamo riconosciuta e, soprattutto, l’hanno riconosciuta i cittadini.

La presa di posizione del Consorzio Isca Hotel sulla gestione del marchio d’area “Antica Temesa” lascia non poche perplessità.

 

Appare quanto mai necessario chiarire quello che è stato il percorso di primogenitura del progetto che affonda la sua validità nel 2011.

Già a partire da quella data, pur non essendo il sottoscritto parte in causa all’epoca dei fatti, sono state accolte buona parte delle istanze del Consorzio, non ultima, la nomina del professore Tullio Romita quale consulente tecnico per la redazione del bando e componente della Commissione di gara. Procedura di gara che stava protraendosi nel corso degli anni senza alcun risultato.

 

L’espletamento delle procedure di appalto, avvenuto nel primo semestre 2015, ha consentito di determinare nella “Pomilio Blumm”, l’azienda che avrebbe dovuto rendere in pratica i contenuto teorici del Pisl.

E così è stato. Gli esperti di marketing della stessa azienda hanno provveduto a realizzare un logo che consentisse di fare sintesi tra i cinque Comuni aderenti al piano e che concedesse ad ognuno di loro uguale dignità, in un’idea di sviluppo turistico armonico e solidale.

Nessuna supremazia da parte di nessuno dunque, ma semplicemente l’attuazione di un progetto destinato a trasformare in “comunicazione” un territorio che per connotazione naturalistica, storica e ambientale presenta attitudini diverse.

 

Il riferimento all’Antica Temesa, dunque, non vuol essere un identificativo di quella che è stata la progenitrice di Amantea e dei paesi compresi tra l’Oliva ed il Savuto, ma vuole rappresentare un progetto di sviluppo turistico sostenibile che prenda forza dalle peculiarità di ogni Comune.

Per questo motivo non è stata realizzata una sola brochure, ma ben sei, allo scopo di racchiudere le singole argomentazioni in un unico scritto.

Questi gli argomenti: archeologia e storia, arte e cultura, contenuti istituzionali, enogastronomia, natura e paesaggi, offerta turistica.

In ogni pieghevole, il territorio che abbraccia Amantea, Serra d’Aiello, Belmonte Calabro, Lago e Aiello Calabro, viene narrato non solo per quello che è, ma anche per ciò che potenzialmente può essere, puntando chiaramente sui punti di forza di ogni singolo Comune.

La presentazione del marchio avvenuta nello scorso mese di luglio e seguita da diversi appuntamenti di approfondimento era un modo per far capire agli operatori economici e turistici che era stata creata una scatola e che era giunta il momento di riempirla con ciò che siamo e di incastonarla con ciò che avremmo voluto essere.

 

In questo percorso, da parte del Consorzio Isca Hotel, non è giunta un solo suggerimento, ma solo ed esclusivamente critiche persino sulla scelta delle foto utilizzate, realizzate tra l’altro da un professionista che ha compiuto studi e ricerche molto approfondite su ciò che era Temesa nel passato e su ciò che è Temesa attualmente.

Eppure le occasioni non sono mancate, nonostante, ed è bene ribadirlo, che il compito dei rappresentanti del Consorzio all’interno del direttivo non fosse in alcun modo decisionale.

Ci siamo preoccupati di ascoltare tutte le voci, anche quelle degli albergatori che hanno scelto di non fare parte del Consorzio Isca Hotel.

È stata inviata loro una missiva per proporre idee e contributi.

Sulla base di questo discorso è bene evidenziare i vantaggi ottenuti da questa operazione. Il piano di marketing operativo varato dalla Pomilio Blumm ha permesso di ottenere un radicale rinnovamento del materiale promozionale della Città e dei Comuni limitrofi; l’immagine di Amantea e di ciò che era Temesa è stata veicolata in ambito nazionale con vetrofanie e tabelloni presenti negli scali aeroportuali più importanti d’Italia.

 

Tre punti di informazione turistica devono essere creati e/o arricchiti di supporti logistico/strumentali nei Comuni di Amantea e Lago.

È chiaro che siamo all’inizio ed è anche chiaro che soltanto l’unione tra le diverse parti coinvolte consentirà di migliorare le cose nel prossimo futuro attraverso la programmazione, il coinvolgimento ed il confronto con tutte le realtà cittadine.

Auspico dunque una profonda riflessione, per fare in modo che si possa ripartire tutti insieme.

Dr. Giovanni Battista Morelli – Assessore al Turismo Città di Amantea (Cs)

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