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Campora SG : Sequestrati 500.000 euro, 2 denunce per bancarotta ed evasione fiscale.
Martedì, 22 Dicembre 2015 22:41 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiLa storia riguarda due persone che si sono appro priate dei beni di due impre se, non dichia randoli al fi sco, per 1,2 milioni di euro, e hanno fatto fallire le socie tà in danno degli ignari creditori.
I due rappresentanti legali sono stati denunciati dalla Guardia di finanza per bancarotta fraudolenta e evasione fiscale.
I finanzieri hanno scoperto che all’origine del fallimento ci sarebbero artifici contabili che hanno consentito ai due titolari delle società di impossessarsi di ingenti risorse finanziarie, con conseguente depauperamento della casse sociali e l'occultamento di disponibilità finanziarie ed altri beni per circa 1 milione 270.000 euro.
Non solo bancarotta, quindi, ma anche il reato tributario di evasione fiscale che è costata agli imprenditori una denuncia per infedele dichiarazione.
Da queste scoperte da parte dei finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza il sequestro di immobili, terreni e disponibilità finanziarie per 500mila euro pari ai redditi illeciti e non dichiarati.
La zona dove avevano sede le due concessionarie multimarche è quella tra Amantea e Campora San Giovanni, dove la Finanza ha anche proceduto al sequestro dei beni.
I due imprenditori, evidenziano gli uomini delle Fiamme Gialle, hanno potuto in questo modo costruirsi due lussuosissime ville.
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Natale è la principale festa dell’anno.
Ed a Natale arriva Babbo Natale.
Tutti ad invocarlo perché porti regali, serenità , gioia.
Non sempre arriva, e quando in certi Natali non arriva è un grande delusione.
Ma quest’anno l’amministrazione comunale ha voluto che gli amministrati ricordassero il Natale 2015.
E così ha fatto vestire un figurante da Babbo Natale, offrendogli una casa con dentro un camino, un letto e perfino un trono.
Ed in tanti sono andati a salutarlo ed insieme anche le amministratrici che hanno organizzato l’evento.
Anche le scuole hanno organizzato l’arrivo di babbo natale.
E’ il caso dell’asilo Titti che a Piazza Commercio , ha fatto giungere un babbo natale che, con l’aiuto di tante belle babbe nataline, ha distribuito doni ai bimbi dell’asilo e della scuola materna.
Ma non basta. In via straordinaria ha inviato a tutte le famiglie anche un Babbo Na-tari.
Si tratta della Tari del 2014.
E Babbo Natari è volato si tutta Amantea ed ha lanciato caramelline con attaccate le bollette della Tari.
Tutti a prendere ed a mangiare le caramelle dolci. Solo dopo hanno letto la bolletta salata.
Qualche mugugno , in particolare da parte di chi non è abituato a pagare i tributi o le tasse.
Mugugni anche per il nuovo calcolo che modificato nel 2015 anche per il 2014 ( si è corretto un errore!).
Qualcuno ha invece apprezzato il dono che per la prima volta non penalizza i mq ma calcola la produzione della spazzatura in relazione alle persone.
Insomma un Natale tra alti e bassi.
Comunque a tutti AUGURI.
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Alessandra Sarlo è la ex dirigente del dipartimento Controlli della Regione Cala bria. Moglie di Vincenzo Giglio, il magistrato finito sotto pro cesso a Milano per aver rive lato notizie co perte da segre to istruttorio.
La Sarlo era imputata per corruzione per una scottante vicenda risalente al 2011 e che coinvolse il gotha della politica regionale di quegli anni, compreso l'ex governatore Giuseppe Scopelliti. Secondo l'accusa, Vincenzo Giglio, marito della Sarlo, ed ex presidente della sezione Misure cautelari del Tribunale di Reggio Calabria, sfruttando i suoi rapporti con l'ex consigliere regionale Franco Morelli, avrebbe chiesto favori per la moglie facendole illegittimamente ottenere incarichi dirigenziali.
Ora la Sarlo è stata con dannata a due anni di reclusione .
Quasi esattamente la pena sollecitata dal pm Graziella Viscomi che aveva chiesto una condanna a 2 anni e 3 mesi.
Gli avvocati della difesa, Francesco Albanese e Saveria Cusumano, avevano chiesto l'assoluzione della loro assistita. Secondo la loro valutazione non sussisterebbero elementi per dimostrare la consapevolezza da parte della Sarlo di un accordo tra il marito e Morelli.
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