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Redazione TirrenoNews

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Nicola Adamo ritorna

Venerdì, 22 Gennaio 2016 13:47 Pubblicato in Cosenza

Lo ha deciso la Cassazione.

Come noto l'ex consigliere regionale Nicola Adamo era rimasto coinvolto nell'inchiesta "Rimborsopoli" sulla gestione dei fondi destinati ai gruppi in consiglio regionale.

 

Ed il gip di Reggio Calabria Olga Tarzia aveva disposto il provvedimento di divieto di dimora nella regione.

La misura del divieto di dimora era stata confermata anche dal Tdl per evitare l'inquinamento delle prove e la reiterazione del reato poiché, pur non sedendo più Nicola Adamo a Palazzo Campanella.

 

Adamo si era difeso sostenendo che: «Io ho presentato una nota spese, sono rendicontate anche le virgole, il problema è l'interpretazione. Se mi si dice che quelle sono spese del politico Adamo andremo a discutere in sede processuale. Sono state fatte, non sono spese pazze, non ci sono profumi, non ci sono champagne, non ci sono mutande, non ci sono lap dance, non ci sono gratta e vinci... sono tutte spese dell'unica normativa che è la legge regionale numero 13».

 

E la Cassazione gli ha dato ragione.

Ora gli avvocati di Adamo, Fabio Viglione ed Ugo Celestino, esprimono «viva soddisfazione» per il provvedimento della Corte di Cassazione e dichiarano : «La fiducia che, assieme al nostro assistito, abbiamo da sempre riposto nella Magistratura ha trovato ancora una volta sicuro riscontro: la Suprema Corte, accogliendo pienamente il nostro ricorso, ha restituito all'on. Adamo il pieno diritto di far rientro in Calabria da libero cittadino. Siamo altresì convinti che il processo fugherà ogni dubbio sulla correttezza dell'operato istituzionale del nostro assistito»

Lamezia Terme: Ancora guai per l’ex Sindaco

Venerdì, 22 Gennaio 2016 13:32 Pubblicato in Lamezia Terme

La Guardia di Finanza, guidata dal colonnello Fabio Bianco, ha eseguito un sequestro preventivo per equivalente di beni, disposto dalla magistratura, nei confronti del professionista, indagato per reati tributari.

 

Parliamo di Luigi Ferlaino ex sindaco di Nocera Terinese, al quale sono stati sequestrati beni per oltre 500mila euro perchè avrebbe occultato 1 milione e 500 mila euro di redditi.

Il provvedimento è stato disposto dal gip di Lamezia Terme Emma Sonni su richiesta del pubblico ministero Luigi Maffia ed ha riguardato un appartamento, magazzini e appezzamenti di terreno, nonché numerose quote societarie.

Il sequestro, di oltre 500mila euro, scaturisce da una verifica fiscale effettuata dalla guardia di finanza di Lamezia, durante la quale gli agenti hanno scoperto come Ferlaino non dichiarasse all’agenzia delle entrate alcun reddito.

 

Ferlaino, inoltre, secondo quanto appurato dalla Guardia di Finanza, dichiarava redditi esigui, occultando al fisco ricavi per oltre 1.500.000 euro.

Indagini sui conti correnti e sulla documentazione acquisita hanno permesso alle fiamme gialle di ricostruire completamente il reale volume d’affari dello studio professionale, segnalando l'ex primo cittadino, non solo all’agenzia delle entrate, ma anche all’autorità giudiziaria, poichè gli importi delle imposte evase superavano le “soglie” previste per la punibilità dei fatti anche sotto il profilo penale, oltre che quello amministrativo.

Amantea: Monnezza e speranza

Giovedì, 21 Gennaio 2016 16:55 Pubblicato in Economia - Ambiente - Eventi

“Le ho provate tutte”. Mi diceuna giovane amanteana fortemente attenta alla sua città ed a quanto in essa avviene.

Vuole , pretende e si impegna ad avere ordine, pulizia, rispetto, giustizia.

“Davanti ad un supermercato, su una delle vie principali del paese un cumulo di immondizie.

Ne ho parlato con tutti. Gli addetti al ritiro mi hanno risposto che non possono raccogliere la spazzatura indifferenziata e lo capisco ed accetto.

Ne ho parlato con i vigili e mi hanno detto che non ci possono fare niente. Non sono assolutamente d’accordo.

Ne ho parlato con l’assessore che ha immediatamente telefonato al comandante della Polizia municipale ed ora aspetto una decisa ed urgente risposta istituzionale e se non arriva non mi resta che telefonare ai NAS ed all’ASP”

Si vede che è addolorata ed arrabbiata ma che non demorde.

 

In verità non ci sembra che si debba per forza ricorrere alla denuncia formale, ma è inaccettabile continuare ad essere passivi.

Mi avvicino ai rifiuti nella speranza di intravedere una busta od altro con un indirizzo. Niente!

Si avvicinano due commercianti ai quali chiedo se abbiano visto la situazione.

“Eccome- è la risposta- io ho chiamato più volte al comando dei vigili dal quale mi hanno detto che non ci possono fare niente; che non hanno telecamere ; che qualcuno ha riferito che si tratti di una extra comunitaria che abita lì vicino e che di buon mattino getta le buste”.

Parlo con i vigilini che mi riferiscono di trovare le buste quando alle 9 del mattino prendono servizio.

Un altro commerciante riferisce di averci provato ma inutilmente.

Un commerciante si avvicina con un cartello con su scritto “Area video sorvegliata. Non gettare rifiuti”.

Ne conosciamo altri posti dove i rifiuti abbondano e nessuno fa le necessarie contravvenzioni.

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