
Redazione TirrenoNews
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Un tempo anche ad Amantea imperversava la malaria, tantissimi si ammalavano ed alcuni effetti ancora si notano oggi. L’agente che la diffondeva era una zanzara.
I metodi di prevenzione e cura erano “ancestrali” ed ovviamente inefficaci( Vedi “La malaria in Calabria di Giuseppe Marchese con prefazione del dr Enzo Pellegrino).
Ci volle un bonifica integrale ed il DDT.
Oggi l’umanità è aggredita da tanto altro.
Questo è il tempo del virus Zika ed in queste settimane se ne parla moltissimo.
Ed i casi si diffondono dappertutto. Anche in Europa ed in Italia.
Parliamone allora.
In estrema sintesi il virus Zika è un virus a RNA della famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus, gruppo Spondweni, specie Zika, isolato per la prima volta nel 1947 da un primate in Uganda, nella Foresta Zika, una riserva naturale vicino Entebbe.
Prima del 2016 di virus Zika si era parlato pochissimo: isolato per la prima volta nel 1947 in Uganda da una scimmia, solo nel 1968 fu isolato per la prima volta negli esseri umani, in Nigeria. Fino al 1981 non vengono registrati molti casi umani in Africa e la prima vera epidemia di Zika si ha fuori dal continente africano nel 2007 sull'isola di Yap.
Sono due le epidemie note: 5 mila persone colpite nel 2007 in Micronesia e 55 mila persone nel 2013 in Polinesia.
A quanto pare, però, lo Zika avrebbe colpito anche in Gabon, sempre nel 2007.
Nella seconda metà del 2015 il virus viene individuato in Colombia e, progressivamente, in tutti i paesi tra il Messico e il Brasile e già a metà gennaio 2016 diventa una delle principali preoccupazioni per la salute pubblica globale.
Oggi la diffusione di Zika è diventata endemica in centro e sud America ad esclusione di Nicaragua e Costa Rica, nei Caraibi e nei due principali arcipelaghi di Atlantico (Capo Verde) e Pacifico (Samoa), si sono registrati casi in Europa (e in Italia) e in nord America.
Le maggiori preoccupazioni nelle ultime settimane arrivano dall'America Latina.
Secondo il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Margareth Chan il possibile legame tra la contrazione del virus e lo sviluppo di microcefalie nel feto “ha rapidamente modificato il profilo di rischio dello Zika da pericolo lieve a pericolo di proporzioni allarmanti”. La diffusione di tale virus ha spinto l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a decretare un'emergenza internazionale di salute pubblica, il 2 febbraio scorso; addirittura i paesi dei governi più colpiti hanno consigliato ai propri cittadini, per il momento, di evitare gravidanze, una raccomandazione che per l'Alto commissario dei Diritti Umani delle Nazioni Unite Zeid Ra'ad al-Hussein non è sufficiente “sopratutto in un ambiente in cui la violenza sessuale è così comune”.
Il veicolo di trasmissione del virus Zika è un insetto che conosciamo benissimo: la zanzara tigre. È noto a tutti infatti che tale insetto può trasmettete la febbre gialla, la dengue ed altre malattie, ma fino ad oggi era ignoto che questa zanzara potesse essere portatrice di Zika virus. La zanzara tigre è considerata “un vettore altamente invasivo la cui diffusione geografica si sta ancora ampliando in tutto il mondo” dai ricercatori che hanno fornito la prima prova diretta di infezioni nell'uomo in Gabon identificando il virus per la prima volta proprio all'interno della zanzara tigre.
La puntura di zanzara potrebbe non essere l'unica modalità di trasmissione del virus. Secondo quanto spiegato al New York Times da Anne Schuchat, vicedirettore dei Centers for Disease Control and Prevention americani, si è registrato un caso di possibile trasmissione sessuale di febbre Zika in un individuo che ha avuto rapporti sessuali con un partner che ha contratto l'infezione durante un viaggio in Venezuela.
I sintomi sono gli stessi della febbre dengue e chikungunya. Febbre, rash cutanei (in genere compaiono sul volto per poi diffondersi al resto del corpo), dolori articolari e congiuntivite cui possono aggiungersi dolori muscolari e mal di testa.
I soggetti più a rischio sono le donne incinte (e quelle che stanno cercando di concepire) per via del rischio per il feto di sviluppare microcefalie, e chi è già affetto da malattie del sistema immunitario o gravi patologie croniche.
Cosa fare? La febbre Zika si combatte con molto riposo, aumentando l'assunzione di liquidi e assumendo paracetamolo per lenire i dolori, mentre fortemente sconsigliata è l'assunzione di aspirina o di altri farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans), almeno fino a quando non si avrà la certezza di avere contratto la Zika, perché qualora la malattia contratta fosse la dengue (che ha sintomi simili) potrebbero verificarsi gravi emorragie.
Come difendersi.
La prima cosa è quella di evitare le aree a rischio.
La seconda è quella di fare una lotta serrata alla zanzara tigre
Si starebbe testando l’impiego di zanzare geneticamente modificate
Il vaccino
Due i vaccini predisposti ed efficaci contro il virus (il brevetto sarebbe stato depositato già da mesi).
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M’illumino di Meno. Edizione 2016. Amantea.
Giovedì, 18 Febbraio 2016 16:04 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaScrive l’Amministrazione comunale di Amantea:
“L’Amministrazione Comunale di Amantea, anche quest’anno ha aderito al progetto “M’illumino di meno”, allo scopo di sensibilizzare l’intera popolazione e soprattutto le nuove generazioni sulla necessità e l’importanza del risparmio energetico.
L’iniziativa, voluta e portata avanti dagli autori e dai conduttori del programma radiofonico “Caterpillar”, che celebra quest’anno la 12° edizione, in onda su Radio 2 Rai, gode dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, del Patrocinio del Senato della Repubblica e del Patrocinio della Camera dei Deputati.
«L’obiettivo della campagna – spiega l’Amministrazione Comunale è quello di promuovere la riflessione sul tema dello spreco di energia, che si può evitare con interventi strutturali ma anche con semplici accorgimenti che ogni singolo individuo può mettere in pratica.
«Il punto focale del progetto è rappresentato dalla “Giornata del risparmio energetico” che verrà celebrata venerdì 19 febbraio 2016. Il nostro Comune dalle ore 18:00 alle ore 19:00 provvederà a spegnere l’illuminazione pubblica in alcune strade di Amantea (Via S. Maria, Via Tevere, Via Arno, Via Crati, Via Adige, Via Busento, Via Neto, Via Po, Piazza Croce, Via Colongi) e nella Frazione Campora San Giovanni (Via delle Ginestre (lato Nord), Via delle Orchidee, Via degli Ulivi, Via dei Pini, Via dei Tigli, Via Alberto Mauri).
Inoltre sono state invitate le scuole cittadine a partecipare alla manifestazione spegnendo giorno 19 febbraio nelle aule tutte le fonti luminose per almeno 30 minuti».
L’Assessore all’Ambiente (Prof. Antonio Rubino)
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Come da nostra prassi, abbiamo atteso qualche giorno prima di pubblicare un nostro commento sull’evento che si è tenuto Venerdì 12 febbraio 2016 presso la sala consiliare del Comune di San Lucido.
Questo perché, siamo molto più interessati a conoscere il giudizio altrui, piuttosto che propagandare noi stessi, una caratteristica che contraddistingue il nostro Meetup fin dalla sua nascita e che, chi fa politica alla vecchia maniera, talvolta ci rimprovera.
Per noi invece, la vera politica, si fa con le idee, con le proposte e soprattutto con il lavoro necessario ad elaborare i progetti.
Ed è stato proprio di idee, proposte e progetti, che si è parlato nel corso del dibattito, che è stato condiviso e partecipato dai presenti, diventando un dialogo stimolante e interessante.
Ci siamo confrontati su vari temi, iniziando ad esporre le nostre proposte relative ad una efficace, efficiente ed economica gestione pubblica dei servizi primari, come acqua e rifiuti, la nostra proposta di Regolamento sul Baratto Amministrativo che ad ottobre abbiamo portato all’interno di un apposito tavolo tecnico comunale che il Sindaco e l’assessore al Bilancio del Comune di San Lucido hanno predisposto dopo la nostra richiesta di modifica del precedente regolamento, che a nostro avviso non sfruttava le potenzialità dello strumento.
Si è inoltre discusso: del problema dell’erosione della costa, e dei danni del mare sulla costa tirrenica, dello stato delle infrastrutture principali della nostra Regione, del tagli di finanziamenti da parte del Governo per opere già progettate, come la strada 106 ionica e la realizzazione dell’alta velocità tra Salerno e Reggio Calabria, della paventata eliminazione degli aeroporti di Crotone e di Reggio Calabria, giusto per citarne alcuni.
Ampio spazio è stato dato alle problematiche dei giovani, con gli interventi dei portavoce e di alcuni dei nostri attivisti che hanno messo in evidenza la necessità di dare un sostegno alle nuove generazioni.
Un compito che spetta a noi del M5S visto che gli altri dormono sonni tranquilli.
La nostra idea è quella di creare un “Laboratorio didattico” di informazione e formazione, che possa indirizzare i giovani verso nuove opportunità imprenditoriali e professionali.
Se vogliamo sopravvivere è necessario investire nel capitale umano valorizzando il nostro territorio ed utilizzando tutti gli strumenti disponibili che solo pochi eletti sfruttano.
E non si poteva non parlare delle problematiche relative alla sentenza in appello relativa alla causa tra il Comune di San Lucido e l’Ente ferrovie dello Stato, in relazione alla realizzazione sciagurata dei famosi pennelli che hanno causato, ormai è un dato acclarato persino dalla Magistratura, ingenti danni al nostro litorale.
Una questione troppo importante che a nostro avviso va affrontata con determinazione, coraggio e unione di tutti noi cittadini che dobbiamo pretendere, sia fatta davvero giustizia.
In fondo i gradi di giudizio sono tre per cui cosa vogliamo fare?
Vogliamo arrenderci subito, accontentandoci della mancetta che ci hanno concesso, o valutiamo seriamente la possibilità di riavere il maltolto?
Valutiamo se ci sono le condizioni per procedere in Cassazione, e se proprio dobbiamo fermarci qui, cerchiamo di spendere bene quei quattro soldi che ci hanno lasciato.
La nostra proposta è quella di investirli nella riqualificazione del lungomare esistente e nella realizzazione del tratto di lungomare a sud del torrente Cacacicero.
Lavori che potremmo realizzare in economia applicando il regolamento sul baratto amministrativo e sulla gestione condivisa, sopracitato.
Ma se vogliamo guardare oltre la punta del nostro naso e pensare ad una soluzione definitiva, che nel lungo termine risolvi il problema della costa tirrenica calabrese, dobbiamo ingegnarci e impegnarci, per cui approfittando della presenza del Senatore Morra, abbiamo rilanciato la nostra proposta che consiste nel liberarci definitivamente della barriera ferroviaria, che limita lo sviluppo delle nostre coste, spostando a monte il suo tracciato in previsione della realizzazione dell’alta velocità, tra l’altro prevista come priorità da Renzi, ma che sappiamo non sarà realizzata, visto che la volontà di questo governo è quella di tagliare risorse ad una regione considerata l’ultima ruota del carro.
Dunque sta a noi, rompere gli equilibri che ci vedono tagliati fuori dal mondo, isolati e dimenticati, sta a noi reagire, alzare la testa e farci rispettare, ma per farlo è necessario tirar fuori il coraggio e unirsi in questa battaglia comune di civiltà e dignità.
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