
Redazione TirrenoNews
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Ruggiero: Le polemiche sul GAC. I “ciucci” e li “varrili” o la volpe e l’uva?
Domenica, 06 Marzo 2016 12:46 Pubblicato in PoliticaRiceviamo e pubblichiamo ma non senza richiamare due passaggi emblematici nel testo.
Il primo è che “ Di polemica si muore. Muore il territorio, le istituzioni, l’economia”.
Il secondo è confermativo del primo “Urlare, lamentarsi, offendere e denigrare, come la volpe che non è arrivata all’uva”.
Ruggiero ricorda il vecchio adagio secondo il quale “ i ciucci si liticanu e li varrili si rumpunu” .
E poi ricorda il detto che la volpe che non arriva all’uva dice che è acre!
Ma ecco cosa dice Ruggiero:
“Ho letto la nota proposta dal Sindaco di San Lucido, attuale presidente del GAC PERTI, il quale relaziona sull’attività dell’organizzazione negli ultimi otto mesi, da quando cioè è presidente del GAC.
E’ stato sollecitato alla risposta da violenti accuse, invero smodate, rivolte da rappresentante del GAC nominato da altro consiglio comunale.
Sono dispiaciuto di ciò: essere costretto a rispondere sulla stampa, invece di costruire in seno all’assemblea o al direttivo del GAC, è sinonimo di confusione, di arrembaggio mediatico, di polemica. Per questo sono vicino al Sindaco di San Lucido, oggi presidente del GAC, ottimo e costruttivo membro del direttivo di cui ero presidente.
Di polemica si muore. Muore il territorio, le istituzioni, l’economia.
Costruire il GAC sul nostro territorio è stata azione difficile.
Non è una novità che non si è riusciti a fare un GAL o a portare a conclusione un accordo di programma.
Eppure quando fui incaricato dal Consiglio comunale di Amantea, tutti i Sindaci e tutti gli amministratori hanno dimostrato la pazienza, la maturità e la consapevolezza necessari alla concertazione che è alla base dell’agire in area vasta.
Solo così si portano a casa risultati nella programmazione dei fondi comunitari. Ne sono testimoni le delibere dei consigli comunali, quelle di giunta, le assemblee del GAC e i verbali del direttivo.
Si sarebbe potuto fare meglio .. senza dubbio. E’ sempre così.
Oltre ai risultati che il dottore Pizzuti ha elencato, resta una certezza: il tirreno cosentino può vantare una premialità da utilizzare sull’assegnazione dei fondi comunitari per lo sviluppo della costa di prossima erogazione.
La premialità è costituita dal fatto di avere portato a termine la programmazione dei fondi comunitari 2007-2013 del fondo europeo per la pesca: Un settore estremamente fragile, complesso e difficile.
Questo è un fatto. Una certezza che inchioda a responsabilità chiunque dovrebbe costruire il futuro. Bisogna averne le capacità.
Urlare, lamentarsi, offendere e denigrare, come la volpe che non è arrivata all’uva, non può bastare ad evitare che la comunità si accorga della incapacità alla concertazione ed alla programmazione.
E’ appena il caso di affermare che il “PERTI” è stato il GAC che, in rapporto ai fondi erogati, ha speso la cifra più bassa per la gestione: altro che carrozzone. E’ appena il caso di ricordare che lo scrivente, nella sua qualità di presidente, non ha mai avuto un rimborso spese, figuriamoci una qualunque forma di remunerazione e/o gettone.
Per nascondere questo non basta denigrare, bisogna fare di meglio: è questo il mio invito agli attori politici ed il mio augurio per il territorio.
Dott. Pasquale Ruggiero, già Presidente del GAC PERTI.
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Amantea, arriva il Giro d’Italia e fra breve sarà bitumata tutta la statale 18.
Sabato, 05 Marzo 2016 20:34 Pubblicato in Primo PianoBenedetto Giro D’Italia!
Grazie a lui, ogni volta che passa dalla Calabria, riusciamo ad avere bitumate le strade sulle quali si snoda la carovana di ciclisti.
Anche questo 2016!
Il 10 maggio 2016, infatti, si svolge la tappa che va da Catanzaro a Praia a Mare.
Una tappa di 191 km.
Da Campora ed Amantea la carovana passerà circa un’ora dopo la partenza.
In due mesi, anche se iniziassero immediatamente non saranno sicuramente ultimati i lavori della scogliera prossima al porto e di difesa del rilevato stradale, ma nel mese di maggio resta improbabile che possa aversi una mareggiata talmente potente da invadere la carreggiata e creare problemi alla circolazione dei ciclisti.
Non è dato sapere se, come è tradizione, ad Amantea ci sarà un traguardo volante con la solita conduzione di Giuseppe Frangione.
Le difficoltà finanziarie del comune non orientano su una facilità di investimenti economici.
Ma non possiamo escludere che il comune possa chiedere u apposito finanziamento alla regione Calabria per coprire i costi del traguardo volante.
All’uopo partecipiamo all’amministrazione che con lettera del 26 febbraio scorso a firma del dirigente Pasquale Anastasi comunicava al comune di Catanzaro l’apposizione nel bilancio regionale 2016 della somma di 70 mila euro per il concorso alla copertura dei costi del Giro d’Italia e che in questa ottica non sarà difficile che anche Amantea possa avere un concorso alla copertura dei costi.
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Le alterne “fortune” giudiziarie di Franco La Rupa.
Sabato, 05 Marzo 2016 19:53 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiFranco La Rupa, già consigliere, assessore e sindaco del comune di Amantea, oltre che Consigliere provinciale e consigliere regionale ha incontrato nella sua lunga carriera politica diversi “incidenti” giudiziari.
Tra questi la vicenda della operazione “Nepetia” iniziata nel 2007 e conclusasi nel febbraio 2015 con la sentenza pronunciata dalla corte d'Appello di Catanzaro che ha assolto sia La Rupa, sia Signorelli facendo crollare , in via definitiva, il castello accusatorio che legava il mondo della politica a quello della potente 'ndrina amanteana.
Poi la vicenda dell'operazione "Omnia" che a luglio del 2007 disarticolò la cosca Forastefano di Cassano allo Jonio. L’ operazione Omnia venne condotta dalla DDA di Catanzaro e La Rupa venne accusato di aver consegnato al boss di cassano Antonio Forastefano la somma di 15mila euro in cambio di un pacchetto di preferenze che sarebbero state fondamentali per la sua elezione, nel 2005.
La Rupa venne condannato ai 5 anni comminati in primo grado dal Tribunale di Castrovillari.
Poi la Corte d'Appello di Catanzaro lo condannò ad una pena di 4 anni.
Da qui il ricorso in Cassazione curato dall’ avvocato cosentino Gregorio Barba.
E la Suprema corte accogliendo il ricorso ha annullato la sentenza di condanna emessa dalla Corte d'Appello di Catanzaro ed ha rinviato il processo ad una nuova sezione della stessa sede giudiziaria.
Tra condanne ed assoluzioni continuano le vicende giudiziarie dell’ex sindaco.
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