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Redazione TirrenoNews

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Ma dove sono finiti i 2 milioni e mezzo del poliambulatorio?

Mercoledì, 09 Marzo 2016 17:03 Pubblicato in Cronaca

Ieri sera, in Catanzaro, c’è stato il secondo incontro della Rete delle associazioni dell’ex distretto di Amantea con il dr Fatarella.

 

Cordiale come sempre il rapporto con la dirigenza della sanità calabrese.

Presenti anche il dr Raffaele Mauro , direttore dell’ASP di Cosenza, Franco Iacucci della segreteria del presidente Oliverio , Giuliana Bernaudo direttore del distretto sanitario Asp del Tirreno.

 

Per l’amministrazione comunale solo il sindaco Monica Sabatino (mancava anche l’assessore Emma Pati).

Per la rete erano presenti il segretario del PD Enzo Giacco, Peppe Marchese, Tonino Chiappetta, Giuseppe Sconzatesta, Carmela, Laura Pagliaro, Domenico Vellone, Salvatore Amendola, il segretario della CGIL Massimiliano Ianni, Mazzotta Antonella, Egidio Viola e la consorte.

 

Durante l’incontro si è parlato dei 2,5 milioni di euro della legge 20 per il completamento della struttura del poliambulatorio.

Ha destato molta sorpresa la affermazione del dr Fatarella che ha dichiarato di non ricordare alcun atto di finanziamento di tale importo per il completamento della struttura poliambulatoriale.

In sostanza sembra si sia fatto un passo indietro rispetto alla affermazione della disponibilità di tale importo recata dalla stessa amministrazione comunale di Amantea dopo lì incontro con il precedente direttore Filippelli.

Sono scomparsi questi 2 milioni e mezzo?

O non sono mai esistiti?

 

E’ vero che sia il dr Fatarella sia il dr Mauro non hanno frapposto sostanziali difficoltà alla nuova dotazione finalizzata al completamento del poliambulatorio ed alle altre esigenze a suo tempo indicate.

Al punto che il dr Mauro scenderà sabato prossimo per visionare personalmente la struttura nella foto insieme al direttore Giuliana Bernaudo.

Può anche ritenersi che a questo accesso sarà presente il sindaco di Amantea Monica Sabatino ed il sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci

La domanda però si pone.

Ma questi benedetti 2 milioni e mezzo sono mai esistiti?

E se si dove sono finiti?

Non possiamo che plaudire.

E nel contempo porgere le no stre felicita zioni ed i nostri ringra ziamenti al sin

daco, all’assessore Antonio Rubino ed al comando della Polizia municipale.

Si tratta delle contravvenzioni all’ordinanza sindacale n 101 del 2015 ( punto N)

Una sanzione di 100 euro.

Una sanzione elevata grazie ai sistemi elettronici installati sul territorio amanteano che scattano fotografie ogni 5 secondi.

Foto capaci di mostrare la persona che compie l’infrazione ed ovviamente l’auto.

Già perché è impossibile che chi vuole sversare i rifiuti nell’ambiente esca di casa con le buste di spazzatura, attraversi, magari, mezza Amantea e si faccia fotografare.

E’ evidente che si esce in auto

Proprio per questo quand’anche non si riconosca perfettamente la persona che commette l’infrazione , basta capire l’auto e risalire al proprietario.

Vi mostriamo una foto.

L’auto si vede perfettamente .

Anche l’uomo in verità si vede ma non perfettamente.

Uno dei primi a ricevere la contravvenzione , però, non si è riconosciuto nella foto , e soprattutto, non riconosce come sua l’auto che appare nella foto.

Ed allora ci ha interessato.

Ci sembra opportuno segnalare la vicenda ed esporre la foto chiedendo a chi può di riconoscere l’auto e le sembianze dell’uomo.

Non vorremmo infatti che questo inquinatore , quello vero, sfuggisse alla giusta sanzione.

 

Gioia Tauro (RC) Nell’ambito  dell’azione  di  contrasto  alle  frodi  in  materia  di  spesa  pubblica, le Fiamme Gialle del Gruppo Gioia Tauro, hanno eseguito un’ordinanza di sequestro preventivo “per equivalente” emessa  dalla  Corte  di  Appello  presso  il  Tribunale  di Reggio Calabria nei  confronti della sig.ra Z.C., di anni 57, residente in un comune della Piana di Gioia Tauro.

 

La predetta, sulla base di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi,risultava aver riscosso indebitamente la pensione di invalidità e di accompagnamento spettante alla madre, nonostante che quest’ultima fosse deceduta da diversi anni, appropriandosi, in tal modo,  senza averne diritto, di oltre 75 mila €uro.

 

Per tali motivi, era  stata condannata in  primo  grado a  mesi  otto  di reclusione e al pagamento delle spese processuali.

Il   provvedimento   di   sequestro,   emesso   per   un   importo   pari   alla   somma indebitamente percepita, è stato attuato a seguito  di accurate indagini patrimoniali e finanziarie ed  ha colpito un intero fabbricato, nr.  8 appezzamenti di terreno, alcuni dei  quali  per  la  sola  quota  di  proprietà  posseduta,  e  diversi  conti  correnti  di  cui  la persona condannata era intestataria.

mercoledì 09 marzo 2016

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