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Redazione TirrenoNews

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“Ci sono ancora molte cose da fare, per questo abbiamo deciso di ricandidarci”. Lo ha spiegato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris intervenendo a Radio Cusano.

 

“Ho sempre voluto fare il magistrato” ha affermato De Magistris.

“Poi mi hanno strappato la toga di pm dicendo che ero incompatibile con la Calabria perché indagavo su ‘ndrangheta, massoneria, politica e affari.

E da allora io non programmo più la mia vita.

 

Adesso faccio il sindaco, la politica mi sta entusiasmando, la grandissima partecipazione popolare che vedo, la gente che si sta appassionando e si sta riappropriando dei suoi spazi.

Spero di fare politica da prossimo sindaco di Napoli, ma la farei in ogni caso nella mia città”

“Quando 5 anni fa iniziavo la campagna elettorale, Napoli era sommersa di rifiuti, senza turisti. Oggi non ha più rifiuti, e’ la città più cresciuta in termini di turismo, ed ha una grande forza culturale.

 

E’ un’altra Napoli, su cui comunque dobbiamo ancora lavorare.

Finora abbiamo governato senza soldi e con un deficit spaventoso.

Voto alla mia giunta?

 

Lo faccio dare ai cittadini, non do’ grande peso nemmeno ai sondaggi.

Meritiamo di essere confermati secondo me, perché abbiamo governato con onestà e abbiamo sicuramente migliorato rispetto a 5 anni fa.

I frutti del lavoro seminato stanno emergendo, quindi dobbiamo continuare con la serietà di questi anni, incidere sul decoro, sulla quotidianità della vita.

Nelle piccole cose, nel quotidiano, dobbiamo migliorare”.

Si è svolto stamattina il flash mob organizzato dalla sezione lametina di CasaPound Italia a difesa dell'agricoltura italiana.

 

I militanti del movimento insieme al  consigliere comunale Mimmo Gianturco si sono ritrovati così davanti la sede del vecchio comune di Lamezia Terme su corso Numistrano.

 

“L’obiettivo - afferma Massimiliano Cerminara coordinatore provinciale di CasaPound Lamezia - è quello di sottolineare la nostra contrarietà all'importazione dell'olio tunisino”. “La commissione commercio internazionale del Parlamento Europeo - spiega Cerminara - ha approvato l’importazione senza dazi di 35mila tonnellate di olio di oliva proveniente dalla Tunisia.

 

Si tratta di una decisione inaccettabile che ha avuto la complicità del Partito Democratico che, ancora una volta, ha dimostrato di essere nemico della Nazione.

Questa scellerata presa di posizione da parte dell’Unione Europea, che dà il via libera all’importazione di sempre maggiori quantità di olio tunisino, rischia di danneggiare ulteriormente un settore già in crisi da tempo”.

“L'apertura delle frontiere all'olio tunisino – aggiunge il consigliere comunale Mimmo Gianturco - mette in serio rischio quasi un terzo dei quasi 5mila frantoi attualmente in funzione. Infatti, così facendo le importazioni dell’olio dalla Tunisia, che già nel corso del 2015 sono aumentate del 481%, ottengono un’ulteriore agevolazione con l’immissione a dazio zero di 35 mila tonnellate di olio. Inoltre, - incalza - queste vanno ad aggiungersi agli altri arrivi facilitati già previsti, ovvero 56.700 tonnellate, per un totale di 90 mila tonnellate di olio tunisino, un prodotto a basso costo, di scarsa qualità, che metterà definitivamente in ginocchio la nostra produzione”.

 

“Noi non possiamo restare fermi a guardare ed essere spettatori passivi della svendita della nostra Nazione e delle nostre eccellenze. L’azione di questa mattina – conclude Gianturco - mira a difendere l'economia nazionale e gli agricoltori calabresi.

Continueremo ad opporci all’adozione di regolamenti assurdi da parte della Comunità Europea. Presenterò una mozione in consiglio comunale affinché il Comune di Lamezia si schieri in difesa delle aziende italiane e si eliminino tutte le bandiere UE dai nostri palazzi comunali”

Apre con un po’ di ritardo la villa comunale "Parco della grotta", inaccettabile per qualche bambino che fa i capricci e se ne va via.

 

Ma la maggior parte aspetta paziente e non appena vengono svolte le sacre funzioni augurali corre verso i giochini: una festa per loro e le loro mamme ( anche qualche nonno).

 

Per l’amministrazione erano presenti il sindaco Monica Sabatino, il vicesindaco Giovambattista Morelli, l’assessore Emma Pati e la consigliera-assessora Giusi Osso.

Mancavano invece gli assessori Sergio Tempo, Antonio Rubino, Gianluca Cannata.

 

Nel pubblico presente anche l’ingegnere Domenico Pileggi con la signora, oltre che l’immancabile Rocco Cima.

Tantissimi i bambini.

Rocco Cima toglie la brutta plastica al nuovo tabellone che indica la villa (vedi le due foto).

 

Poi il sindaco ha ringraziato Rocco Cima per la passione che mette nelle sue cose ed in primis per la villa nella quale ha realizzato il bagnetto per i bambini( solo per i bambini) onde evitare che siano costretti ad andare nell’altro lontano bagno pubblico.

Poi viene aperto il nuovo cancello ed i bambini correndo sciamano verso i giochini

E’ la riprova, se mai ce ne fosse stata occorrenza, del bisogno che hanno di uno spazio libero e sicuro.

E’ stata dimenticata la brutta vicenda della pesante piastra di ferro che è caduta dalla parete rocciosa vicinissima ad uno dei bambini che utilizzava la villa.

Un vero miracolo che non si sia fatto male nessuno.

Da questo fatto occorso quasi sei mesi fa la ordinanza sindacale di chiusura della villa.

Ora, evidentemente messa in sicurezza la villa, la riapertura in pompa magna .

 

Nessuno fa caso ai due puffi sul cancello e tantomeno allo splendido olivo da poco allocato nell’antico aranceto che se attecchirà sarà un altro pezzo della flora mediterranea espressa e presente nella villa.

Si scopre la targa

Il Sindaco

I Bimbi

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