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Redazione TirrenoNews

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Si chiama Vincent Valery Ngwe Mandeng, è da poco arrivato in Italia ed è ospite ad Amantea.

 

Vincent Valery ha una storia intensa e rara nella sua evoluzione; una storia che ci ha lasciato sorpresi, quasi esterrefatti; una storia che ci ha dato la cifra di un mondo lontano e difficile; una storia che, comunque, ci ha offerto anche un insegnamento di una umanità che vive dappertutto, anche nel lontano Camerun.

 

Vincent è stato abbandonato appena nato dalla madre naturale ; gettato in un cassonetto della spazzatura dove sarebbe morto se di primo mattino -l’alba non era ancora sorta- una signora non ne avesse sentito i vagiti e vinta dal senso d’amore per questo neonato sconosciuto non lo avesse portato in ospedale dove un parente medico lo ha curato , salvato ed amato.

 

Vincent è stato amato e si è conquistato anche uno spazio nel suo Camerun, laureandosi in legge e lavorando come giornalista.

Un giornalista senza timori, senza paura, che denunciava imbrogli e malefatte del potere costituito.

Un mestiere ed una posizione che gli ha creato grossi problemi, al punto da essere dovuto scappare.

Lo hanno seguito, hanno tentato di fargli del male , lo hanno intimidito, ne hanno annullato il lavoro.

Insomma, un vero e proprio calvario quello che ha dovuto sopportare.

Ora, da pochi giorni, è in Italia, il suo nuovo paese dove vorrebbe continuare a fare lo stesso lavoro di giornalista .

Gli abbiamo detto che qui in Italia esistono varie tipologie di giornalisti.

Ci sono quelli ( nessuno si offenda per carità!) che sono- diciamo- “flessibili” e si prestato a servire il potere , o meglio i poteri.

Ci sono quelli che hanno buste paga ( se tali sono) così insufficienti da non poterci vivere ma che amano questo straordinario lavoro.

Ci sono quelli che girano sotto scora, protetti dalla Forze dell’ordine che ne garantiscono la incolumità. Magari perché scrivono di’ndrangheta.

Ci sono quelli che continuano a scrivere contro i poteri ( politico,economico, massonico, lobbystico, eccetera) e passano gran parte del proprio tempo nelle aule dei tribunali a causa delle querele presentate per quanto scrivono.

 

Gli abbiamo, cioè, detto che nella patria del diritto i giornalisti che denunciano non piacciono molto, anzi non piacciono affatto.

Ma lui vuole continuare a fare questo nobile mestiere anche qui in Italia, od in Europa.

E per questo intende imparare quanto prima e bene l’italiano.

E Vincent ha trovato il suo primo filone giornalistico.

Vuole essere la “ voce dei senza voce”, “la voix du peuple qui n'en a pas”.

 

Vuole raccogliere le storie dei migranti che come lui sono scappati dalle loro patrie , storie fatte di dolore ma anche di speranze.

Vincent vuole dare voce a chi non ne ha e parlare a loro nome , dando loro una identità fatta di passato e di futuro.

Noi di Tirreno news, in attesa di un sito promosso dalla cooperativa che lo ospita, e cominciando da questo articolo gli apriremo una finestra nel mondo del web perché la loro voce giunga lontano ed a più persone ed autorità possibile.

 

Non tutti i Comuni calabresi pagano la fornitura idrica e così la Regione accumula crediti su crediti.

Sembra si sia ormai giunti ad oltre 350 milioni di euro. Chi più chi meno.

 

Per esempio Reggio Calabria ha un debito di circa 80 milioni di euro.

Catanzaro, avrebbe quasi 22,4 milioni di euro di debiti, Cosenza, ne avrebbe più di 19,5 milioni.

 

E senza dimenticare Gioia Tauro (con 11,2 milioni di debito), Lamezia Terme (con 14 milioni) e Locri (con 10,3 milioni).

Parliamo di 207 tra comuni ed enti su 409

Nell'elenco figurano ci sono anche piccole amministrazioni come Acquaro, che pesa sui conti della Regione per 13.825,85 euro o Cleto, che ne deve versare 12.284 euro, o Civita che deve solo 505 euro.

Ma anche Palizzi con i suoi quasi 2,5 milioni di euro di debiti.

E poi ci sono i medi comuni ed i vecchi carrozzoni come l’Arssa, che pesa sulle casse regionali per 4.333.907,26 di euro.

 

Tra i medi comuni si segnalano Bovalino, oggi sotto commissariamento, che ha accumulato un rosso di 5.732.588,28 euro ed Amantea che deve alla regione 3.281.044,03 euro.

 

Ed ancora Rocca Imperiale con circa 314mila euro di debito, Camini (€ 254.228,03), Cassano allo Jonio (€ 100.501,14), Cropani (€ 2.695.486,27), Feroleto della Chiesa (€ 297.138,41), Gasperina (€ 308.738,10), Lungro (€ 19.536,26), Paola (€ 3.545.510,40), S. Giovanni in Fiore (€ 1.667.220,28), Scilla (€ 1.644.939,21), Siderno (€ 1.849.802,35), Squillace (€ 241.532,93) e Vibo Valentia (€ 3.150.000,00).

Ma ci sono anche i comuni che aspettano invece l'esito del ricorso presentato.

Parliamo tra gli altri di S.Nicola da Crissa, S. Pietro a Maida, Sorianello, Tortora, Mendicino, Pizzo, Briatico, Gerocarne, Locri e Cenadi.

Né mancano quelli che hanno deciso di mettersi in regola con Catanzaro, anche grazie a piani di rateizzazione concertati con l'ente

Invero una piccola serie di Comuni, fra cui Belvedere Marittimo, Calanna, Castrolibero, Cirò, Fabrizia, Laino Castello, Montepaone, Praia a Mare e Rogliano.

Ed infine non mancano i comuni virtuosi e senza debiti, tra cui Belvedere Spinello, Casabona, Centrache, Cirò Marina, Gizzeria, Grisolia, Isola Capo Rizzuto, Oppido Mamertina, S. Agata del Bianco, S.Demetrio Corone, Samo e Zaccanopoli.

Insomma un panorama completamente diverso l’uno dall’altro e senza che siano premiati i comuni seri o sanzionati gli altri!

"Sono fortemente preoccupata della situazione finanziaria del nostro Comune"  queste le parole della consigliera di minoranza Concetta Veltri.

 

Leggo dalla stampa che il nostro comune avrebbe un debito con la Regione di euro 3.281.044,03 per fornitura di acqua.

Un debito al quale va aggiunto quello, sempre con la regione, per rifiuti di euro di euro 562.695,93 per RSU relativi al periodo 2013-2014, oltre quello del 2015.

E senza contare il debito milionario con la Multiservizi.

E la mia preoccupazione – continua la consigliera- aumenta in relazione alla difficoltà che incontra il comune a stipulare una confacente e non eccessivamente onerosa convenzione per il servizio di tesoreria.

 

Conclude infine evidenziando che “ Proprio per queste ragioni ha chiesto al sig Sindaco, all’assessore al Bilancio, al ragioniere comunale ed al revisore dei conti quanto segue:

-la copia dei conti di rispettiva competenza relativi all’esercizio finanziario 2015 resi dal tesoriere, dall’economo e dagli altri agenti contabili;

-la copia di tutte le comunicazioni inoltrate alla Banca Carime spa e relative alle funzioni di tesoriere del comune di Amantea ;

-la copia di tutte le comunicazioni pervenute dalla medesima Banca Carime spa e relative alle funzioni di tesoriere del comune di Amantea ;

-la copia degli atti e delle comunicazioni relative alle anticipazioni di cassa chieste ed assentite dal comune di Amantea.

 

Anche in questo caso ho ritenuto insufficiente presentare una interrogazione, atteso che ad esse spesso viene data risposta tardiva e peraltro parziale, se non inconcludente, rispetto alle esigenze di piena verità di un consigliere di opposizione che ha bisogno di dati pienamente attendibili per espletare il proprio mandato e garantire, quindi, ai propri elettori il rispetto che essi meritano.

Temo che la situazione finanziaria dell’ente sia tale da sfociare nel default .

Spero proprio non sia così, ma lo sospetto fortemente.

Comunque, evidenzio ai miei concittadini che non appena mi perverranno gli atti richiesti provvederò a rendere totalmente manifesta la situazione dell’ente, pur nella sua gravità.

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