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Redazione TirrenoNews

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Elezioni: «La 'ndrangheta e' il primo partito in Calabria»

Martedì, 21 Febbraio 2017 08:41 Pubblicato in Cronaca

Lo dice Gratteri procuratore capo della Dda di Catanzaro intervistato dalla trasmissione Roma Incontra' :” clan spostano il 20% dei voti”.

 

 

Poi lancia una forte accusa: “oggi in Parlamento non ci sono maggioranze per introdurre le modifiche necessarie per migliorare la lotta alla criminalità organizzata”.

«Il dominio della 'ndrangheta in Calabria è dato principalmente dall'elevato livello di organizzazione e oggi sposta il 20% dei voti che sono decisivi.

La 'ndrangheta è il primo partito in Calabria perché dà risposte che la politica non dà».

 

Lo ha detto il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri durante la registrazione della prima puntata della nuova stagione di 'Roma Incontra'.

«Vent'anni fa - ha spiegato - il mafioso andava dal politico a fare richieste, oggi il rapporto è capovolto.

Sono i candidati politici che vanno a casa del capomafia a chiedere pacchetti di voti in cambio degli appalti».

«La partita contro la criminalità organizzata - continua il procuratore capo della Dda di Catanzaro - la stiamo pareggiando, perché non c'è un sistema giudiziario proporzionato alla realtà.

E oggi in Parlamento non ci sono maggioranze tali per introdurre quelle modifiche necessarie per migliorare, in modo significativo, la lotta alla criminalità organizzata».

 

Un progetto per il quale aveva chiesto carta bianca a chi gli aveva proposto di fare il ministro.

«Avevo accettato l'incarico come ministro della Giustizia perché mi avevano assicurato carta bianca.

Il mio sogno era fare una rivoluzione sia a livello normativo che nell'organizzazione giudiziaria. Ma chi mi vuole bene dice che mi sono salvato.

Comunque, dopo l'incarico da ministro non sarei tornato a fare il magistrato».

Amantea , con Paola, Praia a Mare ed altri 21 comuni della provincia di Cosenza, andrà al voto. Chi vincerà?

La storia di Amantea è ricca di arrivi e di partenze.

 

Arrivavano i nuovi governatori e la città li accoglieva, se di giorno, stendendo i “tumaschj” ai balconi, se di sera, illuminando la via con le torce.

Tutti si interrogavano “ ma chin’è?”, “ i dduvu vene?”.

Nessuno, invece, a chiedersi cosa avrebbe fatto.

Arrivavano le navi e tutti a chiedersi da dove venissero chi le comandasse.

Nessuno a chiedersi cosa portasse.

E quando ci si avvicina alle elezioni tutti a chiedersi quali sono i candidati a sindaco, quali le liste di cui si avvalgono.

Nessuno a chiedersi quali siano gli obiettivi, i programmi, le idee guida.

 

Anche adesso, nel 2017 tutti a chiedersi se il sindaco sarà Franco La Rupa, Tommaso Signorelli, Sergio Tempo, Francesca Menichino, Andrea Ianni Palarchio, Concetta Veltri, GB Morelli, eccetera.

Nessuno, invece, che si interroghi di cosa Amantea abbia bisogno per ritornare ad essere importante , ad avere un futuro roseo, ad essere un centro culturale, ad attrarre turisti, a creare lavoro e sviluppo.

Eppure chiunque capiti ad Amantea in qualche modo ne resta affascinato e comincia ad amarla.

 

Un amore forte intenso che, però, impedisce di essere critici e propositivi.

Che ne dite, allora, di cominciare a cambiare la nostra posizione individuale e sociale, stimolando chi ancora vuole bene a questa terra, a questa città dalla grande storia, a proporre nuovi obiettivi, idee innovative, progetti di sviluppo, programmi di modernizzazione , eccetera?

Tanto cosa costa sognare una città bella, capace di offrire ai suoi cittadini ed ai suoi ospiti i servizi di una città moderna, capace di essere ricordata da chi se ne allontana, amata da chi la ha conosciuta o semplicemente visitata?

Vogliamo tutti insieme esporre le nostre proposte per AMANTEA FUTURA?

E soprattutto vogliamo confrontarle con gli altri che amano questa terra, questa città?

 

Non liste di persone, non eserciti di uomini, che poi litigano tra di loro e che arrivano al comune con desideri personali, bisogni personali, ma liste di idee, progetti, programmi, obiettivi, soluzioni.

Cominceremo con i primi progetti che vi preghiamo di valutare evidenziandone eventuali limiti e suggerendo miglioramenti.

Poi aspettiamo gli altri, quelli che altri capaci concittadini e non, vogliono inviarci per essere aggiunti ai nostri.

Non ci sono limiti alle idee, ai progetti, ai programmi, agli obiettivi. Resta inteso che le proposte migliorative o quelle nuove saranno postate con il nome di chi le ha formulato.

Accoltellato a morte un ufficiale giudiziario

Lunedì, 20 Febbraio 2017 23:11 Pubblicato in Vibo Valentia

Un ufficiale giudiziario,Mario Torchia, 60 anni, in servizio al Tribunale di Vibo, è stato ucciso questa sera intorno alle 17.

 

 

E’stato accoltellato a morte, colpito da alcuni fendenti che lo hanno raggiunto al torace e alla testa.

Ferito gravemente all’addome con la stessa arma da taglio anche il figlio Giuseppe, 25 anni, che è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.

Sul luogo del delitto i carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia e delle stazioni di Pizzo Calabro e Filadelfia.

Fermato il presunto autore.

Sul luogo del delitto, nell’abitazione della vittima, i carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia e delle stazioni di Pizzo Calabro e Filadelfia che avrebbero già individuato e fermato il presunto assassino.  

 

Si tratterebbe di Foca Carchedi, 29 anni, un giovane del luogo forse affetto da problemi di depressione, figlio del medico condotto del paese.

 

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Lamezia Terme competente per territorio.

L’omicidio si è verificato intorno alle 17.

Immediato l’allarme con una telefonata al 118, ma per la vittima (nella foto), residente a Francavilla Angitola, non c’è stato nulla da fare.

Torchia era molto conosciuto a Francavilla Angitola anche per il suo impegno in politica.

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