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Redazione TirrenoNews

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I carabinieri della stazione di Fuscaldo e della compagnia di Paola, nel corso di attività volte alla prevenzione e repressione di reati di natura ambientale, in località Sotto le Timpe Mazzei di Fuscaldo, hanno proceduto al sequestro preventivo di una vasta area abbandonata.

 

Come comunicato dalle forze dell'ordine all'interno insisteva un capannone industriale in disuso, adibita a discarica abusiva a cielo aperto di ingenti quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi, consistenti in materiali ferrosi, pezzi di ricambio di autovetture, pneumatici, materiali plastici, oli esausti, tutti abbandonati.

 

Immediati accertamenti dei carabinieri della locale stazione hanno permesso di appurare che l'area interessata, della dimensione di circa 1800 mq (l'area del capannone è di circa 530 mq) risulta del demanio pubblico dello Stato.

Considerato che la vasta area era stata oggetto di un accumulo non occasionale e ripetuto di rifiuti, in considerazione dell'eterogeneità dei rifiuti ammassati, della definitività del loro abbandono, e del degrado dei luoghi ove i rifiuti sono stati scaricati, i carabinieri hanno eseguito il sequestro preventivo dell'intera area.

I militari hanno trovato ingenti quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi, quali materiali ferrosi, pezzi di ricambio di autovetture, pneumatici, materiali plastici, oli esausti, tutti abbandonati.

 

Si trattava di un accumulo non occasionale di rifiuti.

Il Comune è stato interessato anche per la rimozione, lo smaltimento dei rifiuti ed il ripristino dello stato dei luoghi.

La intera zona demaniale sequestrata è stata affidata in custodia giudiziale all'assessore all'ambiente del Comune di Fuscaldo, così come previsto dalla disciplina nazionale per la gestione dei rifiuti.

Sono in corso accertamenti volti ad individuare gli autori dello sversamento abusivo

Peccato che non sia stato fatto nel corso dei ripetuti abbandono di rifiuti.

Cosenza: Arrestato romeno che aveva appena commesso un furto

Sabato, 25 Febbraio 2017 16:32 Pubblicato in Cosenza

Nel tardo pomeriggio di avantieri, Agenti della Volante, nell’ambito del piano di contrasto alla criminalità diffusa ha arrestato un cittadino rumeno colto in flagranza di reato per furto con destrezza di un orologio marca Swaroski presso un negozio di preziosi ubicato in centro città.

 

In particolare dopo un lungo inseguimento, iniziato da Piazza Kennedy, e successivamente proseguito con vari equipaggi delle Volanti, tempestivamente intervenuti sul luogo del delitto, allertati dall’esercente, si riusciva a bloccare la fuga del ladro all’altezza di Viale Mancini.

Gli Agenti della Polizia di Stato a causa della traffico cittadino si ponevano all’inseguimento del malfattore a piedi e riuscendolo a bloccare dopo circa 300 mt., nella circostanza il cittadino romeno opponeva resistenza all’arresto provocando ferito lacero contusa ad uno degli Agenti della Polizia di Stato che senza non poche difficoltà riusciva ad immobilizzarlo grazie all’intervento di altri Colleghi.

 

Successivamente l’arrestato, presso gli uffici della Questura veniva sottoposto ad accurata perquisizione personale che permetteva il rinvenimento della refurtiva celata nelle parti intime. 

Dalla successiva attività investigativa, con l’acquisizione dei filmati della video sorveglianza della gioielleria veniva acclarati ulteriori elementi di reato a carico dell’arrestato.

Ecco cosa scrive il PD :

“Il Partito Democratico ritiene che Amantea abbia bisogno di una costituente pubblica.

 

La città è sull’orlo di una crisi profonda. Una crisi non solo economica (con le casse del Comune molto probabilmente vuote e troppe vetrine di negozi con su scritto “chiuso”), ma anche morale e di valori.

Una decadenza che rischia di oscurarne la storia, le tradizioni, le speranze. E che, nell’immaginario collettivo, potrebbe collocarla distante dalla perla del Tirreno.

Anni di politica litigiosa - spesso autoreferenziale, ingrata, incapace di avere una visione di città, che ha fatto più per sé che per gli altri – hanno lasciato il più negativo dei segni nella gestione della cosa pubblica, ed hanno contribuito a deteriorare l’etica comunitaria, distorcendo le aspettative dei cittadini.

Alla più o meno recente storia politica di Amantea, tuttavia, non è di certo mancato il senso dell’umorismo. Impossibile, infatti, trovare un politico che non abbia cantato sempre il medesimo ritornello: centro storico, mare, spiagge, porto, turismo, commercio, lungomare, sviluppo di Campora.

Ricette giuste.

Ma pezzi di carta senza la somministrazione della cura.

Lecito e doveroso è domandarsi: cosa si è rotto nel passaggio dall’enunciazione alla messa in pratica? E trovata la risposta, l’interrogativo seguente sarebbe: come e chi può invertire questa rotta?

Pecca – secondo noi - di presunzione chi ritiene di “avere da solo i requisiti”.

Una costituente pubblica (aperta ai contributi provenienti dalla società civile, dal mondo dell’associazionismo laico e cattolico, dalle realtà sindacali, dalle tante competenze presenti in città e dall’entusiasmo contagioso dei giovani) è necessaria perché bisogna trovare – insieme - la forza, il coraggio ed il gusto di mettere il nostro patriottismo nelle cose di cui la città ha veramente bisogno.

 

Una scala di priorità, non un elenco della spesa, che dovrà trovare una sua coerenza nel patrimonio delle nostre tradizioni e della nostra storia. In questo Amantea può ritrovare il percorso smarrito.

Occorre tornare a pensare la città in un suo tutt’uno, con generosità e altruismo, adoperandosi in favore di quel necessario clima di riconciliazione - morale, comunitario e delle responsabilità - elemento di volta per Amantea.

Da queste tracce la città deve ripartire.

Perché solo la comune consapevolezza del valore che esprime Amantea può restituirle quel naturale ruolo di leadership e farla tornare - prendendo in prestito i versi di Franco Danese - bella fra le più belle del Tirreno.

Da queste considerazioni muoveremo dei passi per dare un contributo alla città.

Amantea, 23 febbraio 2017

Per la Segreteria del Circolo PD Amantea Il Segretario Enzo Giacco

Proviamoci. E’ vitale per Amantea e gli amanteani.

Ma da dove cominciare , caro Enzo?

Dalla città, dove sicuramente esistono uomini e donne di grande dignità, di grande morale, capaci di spendere le proprie qualità umane e culturali per la città, aspettando con serena lungimiranza il “ritorno” anche agli amanteani?

Sarà possibile trovare sociale tali le persone necessarie per rifondare una città che ha quasi 3000 anni durante i quali è riuscita a sopravvivere a tanti difficili momenti?

E che fine faranno tutti quelli che vivono e prosperano grazie al levantinismo etico e morale ed economico?

Dove metterà il PD quelli che finora hanno soltanto sfruttato questa non amata città?

Quali marciapiedi andranno a battere, loro ed i loro lenoni ?

Giuseppe Marchese

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