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Redazione TirrenoNews

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“Mamma mia” Il Sole 24 ore scopre Amantea

Domenica, 05 Marzo 2017 18:54 Pubblicato in Primo Piano

Non credevo ai miei occhi, ma ho letto e riletto e mi sono dovuto ricredere.

 

Davvero Il sole 24 ore ha parlato di Amantea

Ecco la prova.

“Dopo venti anni arriva in Calabria il Piano trasporti della svolta di Donata Marrazzo

Mobile, attrattiva, collegata al resto del mondo. Il nuovo Piano dei trasporti della Calabria, atteso da 20 anni, risolve le gravi criticità della regione. E non solo sulla carta: il 75% dei 9 miliardi di euro necessari a sostenere il programma sono già finanziati o in corso di finanziamento. Un particolare che non sarà certo sfuggito all’Unione Europea: Bruxelles ha approvato il Piano, esprimendo generale condivisione per il documento, «senza apportare correzioni o esprimere osservazioni», sottolinea con soddisfazione l’assessore alla Logistica Franco Russo che è di fatto ne è l’autore.

Un programma solido, che ha richiesto un eccezionale impegno formale, passando 5 volte in giunta, 4 volte in quarta commissione (assetto e utilizzazione del territorio), 3 volte in consiglio regionale: «Il percorso di elaborazione e definizione del nuovo Piano dei trasporti condiviso integralmente dall’Europa rappresenta un importante cambio di rotta nella politica di pianificazione e programmazione regionale», ha dichiarato il governatore Mario Oliverio.

Ora la Calabria ha a disposizione uno strumento strategico che, ridisegnando il sistema dei trasporti e prevedendo l’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica, mira a favorire lo sviluppo economico della regione.

Diviso in dieci punti, il documento definisce azioni decisive per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della statale 106, la realizzazione di una metropolitana regionale per le aree interne e una per il mare, il passaggio all’alta velocità ferroviaria, la composizione di treni merci più lunghi come nel resto d’Europa, collegamenti adeguati con le regioni del versante adriatico, il potenziamento del trasporto su gomma e di quello aereo. Oltre a nuove misure di logistica urbana (bike sharing e trasporto di biciclette su mezzi pubblici), sviluppo e condivisione dell’uso collettivo delle auto, recupero e riqualificazione di sentieri escursionistici e di percorsi rurali e storici, collegamenti a supporto dell’offerta turistica legata al patrimonio naturalistico, ambientale e culturale.

Fra le raccomandazioni formulate dall'Unione, quella di identificare azioni concrete, sia in termini infrastrutturali che di servizi, per qualificare le principali stazioni ferroviarie come nodi intermodali di interscambio. Ma il futuro si gioca soprattutto sul mare: l’Ue per la sua approvazione ha tenuto conto, in particolare, delle iniziative previste per il porto di Gioia Tauro, dalla security estesa anche alle aree per gli insediamenti industriali (previsto l’utilizzo di droni), alla semplificazione per i visti (rilasciati da un unico sportello) fino a una governance centralizzata e rafforzata. «Tutte azioni disposte per facilitare gli imprenditori interessati a insediarsi nell’area», aggiunge Russo.

Al rilancio di Gioia Tauro, attraverso la diversificazione funzionale delle attività del porto (non più solo transhipment), il nuovo Piano dei trasporti abbina investimenti significativi (500 milioni di euro) per gli scali nazionali di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Corigliano, Crotone, Villa San Giovanni e il potenziamento dei porti turistici come Cetraro, Amantea, Roccella. Pubblicato un bando per il sistema portuale che scade a fine mese: dal Por 21 milioni di euro per infrastrutture e attrezzature”.

Ndr: Chissà se finanzieranno il mega porto o semplicemente il prolungamento del molo foraneo e magari gli uffici della Guardia Costiera e qualche altro importante servizio?

La politica e' importante, ma mai senza umanita'.

Domenica, 05 Marzo 2017 17:36 Pubblicato in Italia

Ecco la prova nella lettera di Matteo Renzi a Beppe Grillo:

 

“Caro Beppe Grillo, ti rispondo da blog a blog dopo aver letto le tue frasi su mio padre.

 

Non sono qui per discutere di politica. Non voglio parlarti ad esempio di garantismo, quello che il tuo partito usa con i propri sindaci e parlamentari indagati e rifiuta con gli avversari. Quando è stata indagata Virginia Raggi io ho difeso la sua innocenza che tale rimane fino a sentenza passata in giudicato. E ho difeso il diritto-dovere del Sindaco di Roma di continuare a lavorare per la sua città. Ma noi siamo diversi e sinceramente ne vado orgoglioso.

Niente politica, per una volta.

 

Ti scrivo da padre. Ti scrivo da figlio. Ti scrivo da uomo.

Da giorni il tuo blog e i tuoi portavoce attaccano mio padre perché ha ricevuto qualche giorno fa un avviso di garanzia per “concorso esterno in traffico di influenza”. È la seconda volta in 65 anni di vita che mio padre viene indagato. La prima volta fu qualche mese dopo il mio arrivo a Palazzo Chigi: è stato indagato per due anni e poi archiviato perché – semplicemente – non aveva fatto niente.

Vedremo che cosa accadrà. Mio padre ha reclamato con forza la sua innocenza, si è fatto interrogare rispondendo alle domande dei magistrati, ha attivato tutte le iniziative per dimostrare la sua estraneità ai fatti.

Personalmente spero che quando arriverà la parola fine di questa vicenda ci sia la stessa attenzione mediatica che c’è oggi. La verità arriva, basta saperla attendere.

Ma tu, caro Grillo, oggi hai fatto una cosa squallida: hai detto che io rottamo mio padre. Sei entrato nella dinamica più profonda e più intima – la dimensione umana tra padre e figlio – senza alcun rispetto. In modo violento.

In una trasmissione televisiva ieri ho spiegato la mia posizione, senza reticenze. Da uomo delle istituzioni ho detto che sto dalla parte dei giudici. Ho detto provocatoriamente che se mio padre fosse colpevole meriterebbe – proprio perché mio padre – il doppio della pena di un cittadino normale. E ho detto che spero si vada rapidamente a sentenza perché le sentenze le scrivono i giudici, non i blog e nemmeno i giornali.

Per decidere chi è colpevole e chi no, fa fede solo il codice penale, codice che pure tu dovresti conoscere, caro Beppe Grillo.

Dire queste cose costa fatica quando è indagato tuo padre. Ma è l’unico modo per rispettare le Istituzioni. Perché quando hai giurato sulla Costituzione, quando ti sei inchinato alla bandiera, quando hai cantato l’inno nazionale davanti a capi di stato stranieri rimani uomo delle Istituzioni anche se ti sei dimesso da tutto. Anziché apprezzare la serietà istituzionale tu hai cercato di violare persino la dimensione umana della famiglia. Non ti sei fermato davanti a nulla, strumentalizzando tutto.

Allora lascia che ti dica una cosa.

Mio padre è un uomo di 65 anni, tre anni meno di te. Probabilmente ti starebbe anche simpatico, se solo tu lo conoscessi. È un uomo vulcanico, pieno di vita e di idee (anche troppe talvolta).

Per me però è semplicemente mio padre, mio babbo.

Mi ha tolto le rotelline dalla bicicletta, mi ha iscritto agli scout, mi ha accompagnato trepidante a fare l’arbitro di calcio, mi ha educato alla passione per la politica nel nome di Zaccagnini, mi ha riportato a casa qualche sabato sera dalla città, mi ha insegnato l’amore per i cinque pastori tedeschi che abbiamo avuto, mi ha abbracciato quando con Agnese gli abbiamo detto che sarebbe stato di nuovo nonno, mi ha pianto sulla spalla quando insieme abbiamo accompagnato le ultime ore di vita di nonno Adone, mi ha invitato a restare fedele ai miei ideali quando la vita mi ha chiamato a responsabilità pubbliche.

Questo è mio padre. Buttati come sciacallo sulle indagini, se vuoi, caro Beppe Grillo. Mostrati per quello che sei. Ma non ti permettere di parlare della relazione umana tra me e mio padre. Perché non sai di che cosa parli e non conosci i valori con i quali io sono cresciuto.

Spero che i tuoi nipoti possano essere orgogliosi di te come lo sono di Tiziano Renzi i suoi nove nipoti Mattia, Francesco, Gabriele, Emanuele, Ginevra, Ester, Maddalena, Marta e Maria.

E spero che un giorno ti possa vergognare – anche solo un po’ – per aver toccato un livello così basso.

Ti auguro una buona serata. E ti auguro di tornare umano, almeno quando parli dei valori fondamentali della vita, che vengono prima della politica.

Matteo Renzi”

A tutti, per favore , non oltre!

Due bellissimi e dolcissimi cani cercano padrone. Le foto.

Domenica, 05 Marzo 2017 09:10 Pubblicato in Paola

Per fortuna il servizio di accalappiacani ad Amantea non funziona.

Lo diciamo con sincerità.

Sarebbe stato terribile imprigionare questi due bellissimi e dolcissimi animali che da qualche giorno girano liberamente per Amantea.

Si lo sappiamo non sono gli unici, ma questi sono davvero talmente dolci che non è possibile siano stati abbandonati.

Non crediamo sia possibile a nessun essere umano abbandonarli a se stessi così da finire sotto le ruote di qualche auto o di qualche camion

Sarebbe un criminale.

Sicuramente sono scappati ed il “padrone o la padrona” ora sono alla loro ricerca e si disperano.

Per questo li poniamo sul nostro sito.

La speranza è che qualcuno li riconosca, siano loro i padroni che i vicini di casa

Se così fosse inviateci una mail sul nostro sito.

Proprio perché crediamo davvero che siano scappati non inoltreremo denuncia di abbandono di animali.

Grazie.

Tirrenonews

PS Se poi qualcuno volesse adottarli chiamateci lo stesso.

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