
Redazione TirrenoNews
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Il Maresciallo, Comandante della Stazione Carabinieri della città di Amantea, è stato ucciso il 23 marzo del 1992 durante un intervento di servizio.
Un uomo si era asserragliato in casa e aveva esploso diversi
colpi di fucile contro alcune autovetture in sosta.
Il malvivente alla vista dei Carabinieri fece più volte fuoco colpendo mortalmente il maresciallo e ferendo un altro carabiniere.
Per commemorare il 25° anniversario della morte del Maresciallo Maggiore Achille Mazza, medaglia d’oro al valor civile, questa mattina, presso la chiesa di San Bernardino di Amantea, è stata celebrata una messa solenne
Alla cerimonia religiosa odierna hanno partecipato la vedova del maresciallo, il Generale di Brigata Andrea Rispoli, Comandante della Legione Carabinieri Calabria, e tutti i Comandanti di Stazione della Compagnia di Paola ed altri militari in servizio.
Presente anche la commissaria della Polizia di Paola nonché il Procuratore facente funzione di Paola, dott. De Marchis.
Presente anche il Commissario Straordinario di Amantea, dott.ssa Aurora Colosimo.
Hanno partecipato alla messa alcuni rappresentanti di militari in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Amantea e Fuscaldo.
Erano presenti inoltre alcuni rappresentanti delle varie forze Armate e di Polizia che operano nel territorio amanteano.
Infine diversi studenti del Polo Scolastico di Amantea accompagnati dal dirigente e delle scuole dell’obbligo.
Al termine della Messa è stata deposta una corona commemorativa presso la stele in suo ricordo posizionata nella via allo stesso intitolata.
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Paola. 2.100.000 euro per mettere in sicurezza l’ospedale
Giovedì, 23 Marzo 2017 18:21 Pubblicato in PaolaI lavori per il risanamento idrogeologico della collina dell'ospedale San Francesco di Paola, inizieranno a giugno
Sarà messa in sicurezza la intera collina.
Parliamo di una spesa ipotizzata di 2.095.366 euro
salvo imprevisti.
Ne ha dato notizia il Sindaco Basilio Ferrari nel corso di una specifica conferenza stampa svoltasi nell'Auditorium di Sant'Agostino.
Oltre al Primo Cittadino erano presenti il geologo T.A. Battaglia Capogruppo RTP progettista, il dirigente UTC e RUP Ufficio del Commissario Fabio Pavove, il responsabile della protezione civile provinciale Antonio Foriglio, il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Regionale S. Siviglia e G. Abate della Direzione Generale ASP di Cosenza.
Nel corso dell'intervento Ferrari ha colto l'occasione per ricostruire tutti gli step procedurali che hanno scandito l'iter relativo all'intervento, sottolineando l'importante e proficua sinergia intercorsa tra la Protezione Civile regionale, la Prefettura di Cosenza e l'Azienda Sanitaria Provinciale (ASP). Il sindaco ha detto che “Nonostante le note difficoltà economiche ereditate ed i conseguenti limiti imposti ad ulteriori iniziative istituzionali in merito siamo intervenuti senza ritardi e senza toccare le proprietà private, preoccupandoci anzi tutto della messa in sicurezza della zona a rischio per rendere agibile e fruibile l'Ospedale, l'accesso al Pronto Soccorso e, quindi, della viabilità sottostante”.
Il Primo Cittadino ha inoltre annunciato la prossima inaugurazione a Paola del Centro Operativo Misto (COM) di Protezione Civile, strumento di primaria importanza per il coordinamento territoriale della prevenzione e degli interventi di emergenza.
Gli interventi di risanamento idrogeologico previsti e – ha spiegato il dirigente UTC Pavone – che prevedono altresì il monitoraggio costante della frana e del sito) agiranno su quattro ambiti differenti: opera di monte, opera di valle, sistemazione del versante e opere idrauliche.
L'opera di monte sarà costituita da una paratia in pali di grande diametro, tracciata in corrispondenza del perimetro dell'area di parcheggio.
É sormontata da un muro avente altezza utile al raggiungimento della quota del piazzale. Tale opera avrà la funzione di sostenere il peso del corpo di frana (nel tratto immediatamente a monte della paratia stessa) ed assicurare la stabilità del piazzale nel lungo termine.
Quella di Valle è costituita da una paratia berlinese ubicata al piede del versante, finalizzata al ripristino della funzionalità di Via Telesio, attualmente interrotta per il sovrascorrimento del materiale di riporto della frana.
Tale opera sarà inoltre dotata di dreni profondi per consentire il controllo e l'abbattimento del livello di falda del versante. La paratia sarà provvista lungo il suo sviluppo di una camera per il controllo ed il mantenimento dell'efficienza dei dreni. –
Per la sistemazione del versante è prevista la riprofilatura di quest'ultimo, la pulizia e la ricollocazione dei gabbioni che hanno subito un dislocamento rispetto alla loro posizione originale e l'inerbimento mediante piante erbacee a radicazione profonda contro l'erosione del versante. –
Per le Opere Idrauliche è prevista, infine, la realizzazione di una rete di opere idrauliche per il convogliamento delle acque superficiali e l'allaccio delle stesse all'interno della rete esistente.
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E’ il pomeriggio di ieri 22 marzo 2017 quando su Amantea sembra scatenarsi l’inferno.
I più anziani ricordano le bombe sganciate dagli aerei o le bordate sparate dalla navi durante la seconda guerra mondiale, ma niente di simile.
Per fortuna questa volta non sono bombe vere e non ci sono stati né morti né feriti gravi.
Od almeno sembra.
Ma oggi ad Amantea tante cose sono diverse da ieri.
E stamattina erano diversi i capannelli istintivi davanti ai bar, sui marciapiedi.
Tutti a parlare della richiesta del M5s di nominare la commissione di accesso al comune di Amantea.
La memoria, così, va immediatamente all’altra commissione di accesso dalla quale è derivato il “finto” scioglimento del consiglio comunale, “finto” perché, poi, è stato annullato dal Consiglio di Sato.
Uno scioglimento finito addirittura con il pagamento di una forte indennità agli amministratori della giunta comunale sciolta.
Uno scioglimento, quello, che lasciò trasparire che lo Stato non sia capace di fare quanto avrebbe dovuto e quindi, oggi, una fortissima incredulità.
E così in attesa di leggere per intera la interrogazione avanzata a Minniti dai deputati 5 stelle Dalila Nesci e Paolo Parentela, e firmata anche dai deputati Giulia Sarti (M5s) e Riccardo Nuti, della commissione parlamentare Antimafia, gran parte di quanto letto non viene creduto. Affatto.
In particolare la prima parte.
Molta attenzione, invece, sulla situazione deficitaria del municipio, con riferimento ad accertamenti effettuati dalla Corte dei conti su questioni di cassa e bilancio.
E molta sorpresa sulla affermazione che i deputati interroganti hanno ripercorso anche l'insolita sostituzione del viceprefetto Emanuela Greco –nominato commissario dell'ente a seguito delle dimissioni di consiglieri comunali di Amantea – con il viceprefetto Anna Aurora Colosimo, che, hanno scritto, «è stata sindaco e consigliere comunale di Colosimi (Cs), presidente della Comunità montana del Savuto, componente della commissione del Pd calabrese per lo statuto e, nel partito, membro del comitato di lavoro insieme all'allora presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, oggi governatore calabrese, all'allora parlamentare europeo Mario Pirillo e a Enza Bruno Bossio, attuale deputato Pd in commissione Antimafia e, da notizie stampa, vicina all'ultima maggioranza di governo del Comune di Amantea»
E così sono ritornate le voci sulla commissaria Greco e su quello che aveva scoperto e che stava per dare alla comunità ma che è invece rimasto nelle mani del Prefetto di Cosenza, forse del ministro Minniti e che mai sapremo.