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Paola: arrestato un allevatore per lesioni ai danni del confinante
Domenica, 26 Marzo 2017 20:56 Pubblicato in PaolaNel pomeriggio di ieri, alle ore 16.30 circa, a Paola, il personale della Polizia di Stato ha proceduto all’arresto dell'allevatore, resosi responsabile del reato di lesioni gravi nei confronti del confinante del suo terreno di 90 anni, entrambi residenti nel territorio di Paola.
L’arrestato M.M.. di 34 anni, allevatore, è stato posto ai domiciliari a Paola dove è residente con l’accusa di avere aggredito il proprietario novantenne di un terreno confinante col suo, G.E., con il quale aveva da tempo contrasti per motivi di vicinato.
Secondo la ricostruzione del Commissariato di polizia di Paola, l’allevatore avrebbe affrontato G.E. perché avrebbe verificato la mancanza di alcune parti della recinzione del suo terreno attribuendone la colpa al suo confinante.
Ne è scaturita una violenta aggressione da parte dell’arrestato nei confronti dell’anziana vittima conclusasi soltanto quando quest’ultima, gravemente ferita, non riusciva più a rialzarsi da terra.
Il motivo dell’aggressione è da attribuire ad atavici contrasti scaturiti da problematiche che interessavano i rapporti di “vicinato” dei due proprietari di terreni e dalle lamentele inascoltate sulle continue “invasioni” di capi di bestiame al pascolo nelle terre di proprietà di G.E.
La vittima, in pericolo di vita, è stata soccorsa ed accompagnata presso il locale Ospedale dove gli sono stati riscontrati: trauma cranico commotivo, trauma facciale con ecchimosi al volto, trauma toracico con frattura della VI costola sinistra, giudicato guaribile in 45 giorni.
Il 34enne, ha numerosi precedenti di Polizia.
L’Autorità giudiziaria ha disposto la misura degli arresti domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima.
Paola. Domenica 26 Marzo 2017
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La Prefettura scrive ed il sindaco di Paola rescinde il contratto per la gestione dell'acqua.
Domenica, 26 Marzo 2017 20:33 Pubblicato in PaolaDella serie #sembraincredibilemaèvero.
Il comune di Paola con ordinanza sindacale n 42/2012 e 44/2012 affida la gestione del servizio idrico integrato alla società LAO POOL srl con sede in Scalea.
Sempre il sindaco di Paola con ordinanza n 02 del 22/01/2013 ha disposto la prosecuzione nelle more delle procedure di selezione di un operatore a mezzo di gara di appalto.
Poi la giunta con delibera n 73 del 18.05.2016 affida alla Unical l’incarico di supporto tecnico per la redazione di un bando di gara europeo.
Poi il 3 ottobre 2016 l’’incarico viene prorogato fino al 31.05.2017 nelle more di definizione delle procedure di gara.
Ma la Prefettura di Cosenza Area 1 Ordine e Sicurezza Pubblica invia al sindaco la nota 0022122 in data 21.03.2017 i sensi dell’art 84 comma 04 e 91 del dlgs 159/2011
E nello stesso giorno il sindaco emana la ordinanza n 09 con la quale rescinde il servizio alla Lao Pools srl ed affida per due mesi il servizio alla Società Ecologia Oggi S.P.A , società specializzata nella raccolta rifiuti che ora gestirà anche il servizio idrico della città di San Francesco.
Si tratta di una informativa antimafia che viene emessa ai sensi degli artt. 84, comma 4, e 91, comma 6, del d. lgs. n. 159/2011, quando esistono «concreti elementi da cui risulti che l'attività d'impresa possa, anche in modo indiretto, agevolare le attività criminose o esserne in qualche modo condizionata».
Due mesi. Poi ci saranno le elezioni e se la vedrà il nuovo sindaco.
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Amantea: La "chiazza" puo' crollare? Il comune manda gli specialisti.
Domenica, 26 Marzo 2017 19:50 Pubblicato in CronacaE’ di tutta evidenza come la Pubblica Amministrazione ormai affronti con decisione e capacità il problema della stabilità degli immobili abitati.
La vita è una cosa sacra e non si può scherzare
Per esempio i controlli della stabilità delle scuole sono ormai una certezza ed i risultati si vedono. Eccome se si vedono.
Tutti i comuni ormai chiedono soldi per migliorare la stabilità dei plessi scolastici.
E questo positivo fenomeno si estende anche alle abitazioni private.
Amantea è un esempio felice.
Prova ne siano le demolizioni delle vecchie case del centro storico, demolizioni fatte a spese di tutti e non soltanto dei cittadini che ne sono stati legittimi proprietari.
Un’opera questa che non è stata ancora completata.
Anzi. Il centro storico è , come si dice in dialetto, “una fracoma”.
Ci sono decine e decine di manufatti che teoricamente potrebbero essere ripresi ma di cui nessuno si cura.
E così secondo la amara medicina somministrata dal nostro comune sono destinati ad essere demoliti.
Ci aspetta così un centro storico diverso. Molto diverso se continueranno le demolizioni.
Od un centro storico di fatto ancora più disabitato ed ancora meno percorribile.
Dalle demolizioni ancora in corso ci si aspetta, infatti che, almeno, le antiche vie del centro storico ridiventino agibili.
Ma la prova maggiore è nella attenzione che il comune sta dando alle case di corso Umberto primo, quelle che, ormai, da tempo presentano profonde fenditure e lesioni e che all’occhio del passante appaiono ,come, prossime a crollare.
Una è stata, infatti, demolita.
Da qualche tempo ed anche recentemente, sono stati eseguiti appositi sondaggi dai quali è risultata la presenza di acqua e di fogna in profondità.
Perdite che impongono ulteriori profonde attenzioni.
Anche recentemente è stata accertata la presenza di acqua a 9 metri di profondità nel sopportico piazza.
Non è dato sapere, invece, a quale profondità sia l’acqua nel piezometro di monitoraggio, capace di dare indicazioni sulla falda, esistente proprio in corso Umberto antistante la casa fatta crollare dal comune(Prima foto)..
Non è dato nemmeno di sapere se l’acqua di falda sia acqua potabile od inquinata da colibatteri e da coli fecali
Una verità assolutamente necessari e che da sola basterebbe a far capire molto cose. Già ma chi vuole le verità?
Però è in corso una approfondita indagine sui fabbricati.
Agli stessi fabbricati sono in corso di apposizione vetrini(vedi foto) atti a segnalare ulteriori lesioni e movimenti e la loro intensità ed il loro orientamento.
Non solo, ma si provvederà ad operare la misurazione di tutti i muri delle case componenti la stecca di manufatti ad ovest di Corso Umberto Primo.
Appena noti tali elementi si provvederà a valutare la stabilità dei manufatti secondo gli attuali parametri di sicurezza.
Ed esiste, purtroppo, il rischio concreto che essi vengano dichiarati inagibili.
Sarebbe una brutta notizia.
La piazza continuerebbe a perdere ancora abitanti e si avvierebbe a restare semidisabitata.
Eppure Amantea non è Romagnano al Monte.
Il nostro centro storico ha una splendida vista sul mare, ha il mare a 500 metri di distanza, potrebbe essere un luogo per artisti….. ma ci vuole una amministrazione che lo ami!
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