
Redazione TirrenoNews
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I risultati della raccolta da parte della Multiservizi sfuggono agli amministratori comunali che non hanno pagato i servizi ma anche ai commissari prefettizi e straordinari che non pagano nemmeno quelli del 2017.
Chi ringrazierà la Multiservizi che ha raggiunto la altissima percentuale del 65% di differenziata?
Nessuno, purtroppo, anche se qualcuno che non paga nemmeno i servizi se ne vanterà!
Ridicolo, vergognoso!
Non solo, questo! C’è anche altro.
Chi ringrazierà la Multiservizi se Comieco che è il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica ha inserito Amantea tra gli otto i comuni calabresi che hanno i requisiti di accesso al Club dei Comuni EcoCampioni della Calabria (I comuni sono Amantea, Catanzaro, Cosenza, Mongiana, Palmi, Soveria Mannelli, Taurianova e Vazzano) che riunisce i Comuni calabresi che si sono distinti per i loro risultati di eccellenza nella raccolta differenziata di carta e cartone.
Nessuno probabilmente.
Tantomeno chi dovrebbe, non dico ringraziare la società ed il suo personale, ma almeno, pagare i servizi che ha chiesto e che hanno permesso questi brillanti risultati.
Al Club possono aderire tutti i Comuni in convenzione con Comieco che rispettano i requisiti di ammissione concordati con la Regione, in particolare: una raccolta differenziata superiore al 45%, un procapite di raccolta di carta e cartone pari almeno a 40 kg/abitante annui, e il raggiungimento della 1° fascia in termini di qualità.
Il Club dei Comuni EcoCampioni si pone l’obiettivo di stimolare la comunicazione e la condivisione di best practices nella gestione della raccolta di carta e cartone che possano diventare l’esempio virtuoso da seguire per tutti i comuni della Regione e così mettere in campo tutte le sinergie utili ad attuare un percorso unico di sviluppo e miglioramento delle performance di raccolta.
Ovviamente il merito va in concorso anche ai cittadini amanteani.
Ma non certamente agli amministratori che non pagano e mettono la società nelle condizioni di dover lasciare il servizio con chissà quali negativi risultati per l’immagine della città.
Siamo giunti al dissesto finanziario per errori , sottovalutazioni e chissà quant’altro da parte di coloro che hanno (s)governato la città
Ma che almeno oggi ed in futuro vengano garantiti acqua , fogna, depurazione e servizi RSU.
Almeno.
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Dopo il successo di Paolo Belli con la sua big band di dodici musicisti, bagno di folla anche per Raf in chiusura della due giorni con la grande musica dal vivo a Paola, la Città di San Francesco.
Oltre quindicimila persone hanno invaso Piazza IV Novembre e
tutto il suggestivo centro storico per l’atteso evento predisposto dal Comune per i festeggiamenti di San Francesco, fondatore dell’ordine dei Minimi, nato proprio a Paola.
L’organizzazione è stata curata dalla Show Net di Ruggero Pegna, che ha inserito l’evento in “Fatti di Musica”, la trentunesima rassegna del Miglior Live d’Autore.
In due ore di concerto, Raf ha eseguito tutti i suoi grandi successi, accompagnato dal coro di un pubblico che non si è lasciato intimidire neppure dalla pioggia che ha accompagnato i primi brani del concerto.
Uno dietro l’altro, Raf ha sfoderato tutte le perle della sua ricca discografia che ha all’attivo ben tredici album e innumerevoli hit, da “Self Control” dell’album degli esordi del 1984, all’intramontabile “Cosa resterà degli anni 80’”, da “Battito animale”, con cui si è aggiudicato il Festivalbar 1993”, al successo del Sanremo 2015 “Come una favola”, tratto dall’ultimo album “Sono io”.
Con la cornice scenografica di una parete di led ed effetti luminosi e il sostegno di un’ottima band, Raf ha entusiasmato i suoi fan arrivati da ogni angolo della regione fino alle ovazioni conclusive e ai diversi bis.
Un grande successo di pubblico e partecipazione ha premiato l’impegno dell’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Basilio Ferrari e dal suo vice Francesco Sbano, che ha voluto abbinare ai festeggiamenti religiosi, in corso nello splendido Santuario sito sulla collina paolana, anche due grandi serate di musica dal vivo nel centro storico.
Paolo Belli e Raf hanno incantato, sedotto e trascinato il numeroso pubblico con due concerti strepitosi, impeccabili anche dal punto di vista organizzativo, che resteranno indelebili nella memoria di chi ha partecipato, cantando e ballando.
Una edizione 2017 dei festeggiamenti di San Francesco certamente tra le più riuscite ed apprezzate, in una Città che, insieme all‘inscindibile legame con il suo santo venerato in tutto il mondo, ha riscoperto l’emozione di essere una delle più splendide e accoglienti località turistiche della Calabria.
“Fatti di Musica”, dopo la parentesi paolana, si sposterà allo Stadio San Vito di Cosenza, dove dal 23 al 25 giugno andrà in scena per la prima volta nel capoluogo silano l’originale Notre Dame De Paris, l‘opera dei record.
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Arrestati sindaco ed assessore LLPP del PD per “colpa”delle cooperative sociali
Mercoledì, 03 Maggio 2017 10:08 Pubblicato in ItaliaMa che succede alla magistratura Italiana?
Le procure di Catania e di Siracusa hanno una visione completamente diversa su presunti legami tra Ong e trafficanti di esseri umani.
La procura di Terni ora pone l’attenzione sugli affidamenti di servizi alle cooperative sociali.
Parliamo del comune di Terni dove ieri sono stati arrestati il sindaco Leopoldo di Girolamo e l'assessore ai Lavori pubblici, Stefano Bucari, entrambi del Pd.
Di una vicenda che vede indagate sedici persone tra cui l'assessore ai Lavori pubblici, Stefano Bucari, l'assessore al Bilancio Vittorio Piacenti d'Ubaldi, la vicesindaco Francesca Malafoglia , dirigenti e funzionari comunali, oltre a rappresentanti di cooperative (considerati «suggeritori e fruitori finali» delle presunte procedure irregolari).
E sono 27 gli indagati complessivi, tre giunte consecutive, funzionari e dipendenti comunali, presidenti di cooperative a aziende private. Indagata anche la vicesindaco Francesca Malafoglia sempre per turbativa d'asta.
Per due componenti delle cooperative sociali, Sandro Corsi, Actl, e Carlo Andreucci, Alis, è stato invece disposto il divieto temporaneo di esercizio dell'attività d'impresa.
Una vicenda che contesta un «sodalizio criminoso» che avrebbe emanato bandi di gara e lettere di invito a contrarre «cuciti addosso alle cooperative sociali», che hanno «garantito un monopolio perfetto nel settore degli appalti di servizi» sempre allo stesso raggruppamento di imprese quello con «protagonisti» la componente politica e tecnica del Comune di Terni.
Una «illecita gestione della cosa pubblica» tra il 2011 e il 2016, con un sistema «finalizzato a favorire le medesime cooperative sociali».
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