
Redazione TirrenoNews
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Un nostro lettore (ed amico) ci scrive circa le strisce blu
Ricordiamo di avere scritto nei giorni scorsi un articolo nel quale riportava mola difesa da parte del comune, difesa sostanzialmente correlata a due ragioni:
Il comune scrive che “Le motivazioni riportate nel ricorso(della parte) non possono essere condivise in quanto la clausola presente nel bando non è stata disattesa, ma applicata nei confronti dei soggetti che risultavano idonei dopo apposito colloquio.
Le procedure di selezione appartenevano all'autonomia della ditta aggiudicataria e che nulla poteva il Comune nella sfera di pertinenza esclusiva del privato.
Il nostro lettore ed amico ci pone alcune riflessioni:
“Prima cosa: l’avvocato riceve un incarico ed un acconto in denaro. Deve difendere una tesi, senza preoccuparsi se quella tesi è ridicola. Lui non garantisce il risultato. Fa la causa e poi vada come deve andare. Lui fa il suo lavoro (e lo fa egregiamente, se riesce a scrivere pagine per difendere il nulla).
Seconda cosa:.
A) Se L’Ente non può imporre la clausola di salvaguardia, prevista nel capitolato, alle imprese private che partecipano, ha un senso quella clausola?
B) Se la ditta aggiudicatrice può fare le selezioni del personale a suo piacimento, allora può a sua discrezione eliminare tutti i “vecchi” dipendenti. E quindi annullare la suddetta clausola.
C) visto che non si tratta di assumere dipendenti che devono garantire prestazioni specialistiche o qualità professionali fuori dalla norma, la ditta fa la selezione del personale con quali criteri?
D) la tesi del Comune appare talmente contorta ed ipocrita da risultare contraddittoria. Immaginiamo la seguente situazione: 5 persone da assumere; superano la selezione in sei; uno scienziato col massimo punteggio e cinque persone già dipendenti della ditta precedente aggiudicataria.
Secondo questa tesi, il primo scienziato dovrebbe restare fuori per la clausola di salvaguardia??? Hai voglia di fare cause, allora……
E) è proprio la selezione del personale da assumere che non ha senso. Perché il personale da assumere c’è già (grazie appunto alla clausola).
Terza cosa: sarebbe interessante leggere copia dell’atto depositato dall’ Avvocato del Comune. Per sapere se la sua tesi poggia su qualche sentenza già emessa (nulla si può escludere in Italia) o è proprio un “arrampicarsi sugli specchi”.
Quarta cosa: non penso che il legale si consulti con un referente del Comune per individuare una linea di difesa. E chi potrebbe suggerirgliela?
Se così fosse, comunque, le persone potrebbero essere o il responsabile degli affari generali o l’Assessore competente (ne dubito fortemente) o il Comandante della Polizia Locale. “
Il nostro amico ci suggerisce di provare a chiedere “ come si sia arrivati a questa linea di difesa”.
Pensiamo di poter rispondere evidenziando che si tratta di una linea di difesa già usata con i precedenti ricorrenti dalla precedente amministrazione.
Questo significa allora che la domanda doveva essere stata posta alla giunta precedente.
Comunque ci proveremo.
Quinta cosa; il lettore si chiede chi sarà chiamato a pagare i costi del legale ove il comune perda la causa.
Bella domanda!
Ma la cosa più importante è la considerazione finale quella che siffatti comportamenti ( clausole di salvaguarda che non tutelano i vecchi dipendenti ) fanno perdere ai giovani il senso della legalità e la speranza, giovani che di fronte a questi spettacoli poi provano schifo e repulsione per la politica.
Perché infatti questi giovani solo con la ditta e la giunta precedente erano validi e capaci?
Aspettiamo le sentenze!
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Comune Longobardi: Minoranza "Non basta pulire le strade, ben altri sono i nostri problemi"
Giovedì, 04 Maggio 2017 08:41 Pubblicato in LongobardiRiceviamo e pubblichiamo la seguente nota della minoranza di Longobardi:
"Ancora una volta i nostri amministratori continuano a spostare l'attenzione dai problemi fondamentali, come quello di adeguare immediatamente le nostre scuole alla normativa antisismica vigente, a tutela dei nostri figli, oppure garantire l'acqua potabile".
E' quanto affermano i consiglieri di minoranza Francesco Cicerelli e Nicola Bruno del gruppo consiliare "Progetto Longobardi".
"Nel nostro paese, in cui la caratteristica principale dell'amministrazione è quella dell'immobilismo, diventa straordinario -continua il capogruppo di opposizione Nicola Bruno- ciò che è assolutamente normale, come garantire la pulizia delle strade, si badi bene, della marina, mentre non si preoccupano di garantire scuole sicure ed acqua potabile.
Proprio alla luce di quanto relazionato dal responsabile dell'Utc abbiamo chiesto immediatamente, con nota del 10/04/2017, l'intervento urgente del prefetto di Cosenza e del dirigente scolastico competente, per l'adozione dei provvedimenti del caso".
Infatti "a noi preme l'incolumità dei nostri figli che, ancora oggi, frequentano scuole che vanno adeguate, si badi bene, al D.M. 14/01/2008 e non il "fumo" di una amministrazione comunale poco attenta al territorio che solo, oggi, si ricorda delle scuole che andavano adeguate già da 9 anni.
Come mai dal 2008 ad oggi, non sono riusciti a rendere sicure le nostre scuole?
Come mai non si preoccupano dei nostri figli e se ne ricordano soltanto oggi?
Forse perchè li abbiamo sollecitati ad intervenire in tal senso?
Questo è il nostro ruolo che continuiamo a svolgere con l'impegno di sempre, attraverso fatti e documenti, nell'interesse della cittadinanza che, soltanto dopo i nostri continui solleciti, soltanto incalzando quotidianamente una giunta inerte, può visitare i propri defunti, dopo il ripristino del cimitero, attraversare con tranquillità il ponte "Rupe", sperare di avere l'acqua potabile, con la necessaria manutenzione dei serbatoi, e perchè no, scuole sicure.
Ribadiamo la gravità e superficialità della risposta del sindaco del 28 dicembre scorso, alla nostra interrogazione del 14 settembre 2016, sullo stato di salute degli edifici scolastici secondo il quale "i plessi sono dotati di collaudo statico il che certifica la conformità alla normativa antisismica vigente", smentito, poi, dall'ufficio tecnico comunale, con nota prot.1101/17.
Senza dimenticare -conclude Bruno- che, su nostro sollecito, l'azienda sanitaria ha evidenziato che ancora, oggi, molti cittadini, purtroppo, non hanno l'acqua potabile, come certificato dalle ordinanze sindacali n° 34 del 24/07/2015, afferente il serbatoio "Palieri" e n° 2 del 22/02/2017, relativa ai serbatoi "Rupe" e "Fiorino".
Ben venga la pulizia delle strade che, se anche di ordinaria e normale amministrazione, nel nostro comune sembra, a parere della maggioranza, un'attività straordinaria, tanto da farne notizia.
Ci auspichiamo che con lo stesso zelo si attivino per i gravi problemi segnalati".
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Amantea: Arriva il giro d’Italia e l’Anas bituma la statale. Le foto
Giovedì, 04 Maggio 2017 08:02 Pubblicato in Campora San GiovanniPer fortuna che quando arriva il Giro d’Italia succede sempre la stessa cosa.
A Campora san Giovanni ieri pomeriggio l’Anas ha provveduto a bitumare un lungo tratto di statale 18.
E questo solo grazie all’Arrivo, ormai prossimo, del Giro d’Italia.
Peccato che il Giro non passi per il centro abitato di Amantea.
Sarebbe stata l’occasione forse unica per avere strada almeno decenti dentro l’abitato.
Chissà se il comune di Amantea ha approfittato di questi lavori e si è fatto prestare qualche carriolata di bitume.
Nelle gravi condizioni finanziarie in cui versa il comune di Amantea non sarebbe stato male fare la faccia dell’elemosinante e farsi magari “prestare” un po’ di bitume.
Ma forse è meglio che il Giro non passi per le strade interne.
Così con questi lavori potremo dare a chi ci vede per televisione l’immagine di una cittadina ospitale, organizzata, pronta a ricevere i turisti.
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