Un exit poll (dall'inglese, letteralmente «sondaggio all'uscita del Seggio elettorale») è un sondaggio effettuato, durante un'elezione, tra gli elettori, dopo l'espressione del voto da parte di questi presso un seggio elettorale.

Un entering poll od entrance, entry, incoming, ingress (dall'inglese, letteralmente «sondaggio all'entrata del Seggio elettorale») è un sondaggio effettuato, durante un'elezione, tra gli elettori, prima che siano entrati per l'espressione del voto in un seggio elettorale.

Poi c’è il sondaggio d'opinione, che chiede quali siano le intenzioni di voto all'interpellato dell'elettorato anche lontano dal seggio , nel tempo e nello spazio.

Qui da noi ad Amantea c’è la wager poll che è un sondaggio d’opinione fatto sulla base delle scommesse che vengono fatte tra amici.

Stamattina davanti alla sede provvisoria del M5s alcuni amici discutevano di elezioni comunali.

Tutti a chiedermi cosa ne pensavo dei comizi di ieri venerdì ed in particolare quale opinione mi ero fatto sui tre candidati a sindaco.

Tutti sono rimasti delusi quando ho detto loro di non averne sentito nemmeno uno.

Allora uno degli amici mi ha chiesto chi avrebbe vinto le elezioni secondo me.

Ho risposto che era una domanda difficile alla quale era impossibile rispondere.

L’unica certezza era che una delle liste sarebbe arrivata prima, una seconda ed una terza.

La delusione è diventata quasi incazzatura.

Pretendevano comunque una risposta, la mia risposta, cioè la mia previsione.

Allora ho detto che il sistema più semplice era quello di cogliere le scommesse tra amici.

E secondo le scommessa c’era una forte prevalenza per la lista di………..

E mi sono volutamente fermato, aggiungendo: “Non mi dite che voi non ne avete fatto?”

Si, si, si.

Ne erano state fatte 3 a botte di 100 euro cadauno ma da spendere obbligatoriamente in cene o pranzi.

Sommate alle altre della sola mattinata di oggi il rapporto delle scommesse era il seguente

6 avevano scommesso a favore di Pizzino

4 a favore di Signorelli

2 favore di M5s

Ci hanno inviato recentemente una copia della delibera consigliare n 50 del 18.11.2015 dl titolo: “ Individuazione Cassa Depositi e prestiti quale istituto mutuante e richiesta impegno di finanziamento OOPP”.

Nella delibera, marcato in giallo, troviamo la dichiarazione della ex sindaca Monica Sabatino che diceva: “ Inoltre vorrei rassicurare i cittadini che non c’è nessun dissesto, prima di fare talune affermazioni si dovrebbe avere l’onestà intellettuale di valutare le cose …. inneggiare al dissesto e non fare gli interessi dei cittadini che sarebbero i primi a pagarne le conseguenze.”

Prendiamo atto, quindi, che a novembre 2105 il comune non era in dissesto e che pertanto il dissesto od è una invenzione dei commissari od è nato dopo quella data.

Non possiamo, infatti, pensare che il sindaco non ne sapesse niente ed escludiamo che abbia volutamente detto una non verità!

Peraltro stando alla stampa i due ultimi assessori al bilancio Sergio Tempo e Gianluca Cannata avrebbero manifestato la volontà di ricorrere al TAR contro il dissesto dichiarato dai commissario, riteniamo con la certezza di vincere .

Da quanto sopra si può supporre che il dissesto non esista.

E comunque quand’anche la situazione finanziaria del comune di Amantea fosse difficile la soluzione sarebbe facile da trovare e da applicare.

La opportunità discende dal fatto che i politici ed i funzionari avranno la possibilità di abituarsi a spendere quello che hanno e non quello che forse avranno o potrebbero avere…..

Ci hanno invitato ad andare a vedere il doppio muro antiesondamento che si sta costruendo nel fiume di Catocastro.

La foto è emblematica.

Per realizzare le fondamenta di questo muro è stata rimossa una grande quantità di materiale che era poggiata in prossimità del muro che reggeva il vecchio deposito realizzato nei pressi del mulino di Catocastro.

Un muro che non si vedeva ma che esisteva ed aveva una funzione antiesondiva

Un muro realizzato i primi anni del 1960 dalla ditta Greco di Amantea.

Un muro che era stato realizzato dopo la caduta del muro preesistente, una caduta determinatasi dopo la incresciosa e massiccia asportazione di materiale litoide servito per la realizzazione del raddoppio del rilevato ferroviario, la realizzazione del rilevato della strada statale 18 e le prime intense costruzioni della marina di Amantea.

Da quel tempo mai nessun problema di esondazione, salvo il fatto che il livello del fondo del fiume cominciò a crescere.

Non di esondazione, quindi, potrebbe trattarsi, ma, semmai, di riempimento dell’alveo e, cioè, di superamento del ciglio del muro.

E, peraltro, anche, se si determinasse una esondazione ( mai verificatasi per centinaia di anni) nessun danno potrebbe essa apportare ai luoghi.

Non ci sono abitazioni, non ci sono terreni e l’ immobile comunale è dismesso ormai da tempo.

Appare incomprensibile, quindi, perché questo secondo muro quando ne esiste uno ancora intatto , alto ed efficiente.

Ma che volete che sia un po’ di cemento in più?

Ed ancora anche se si stringe la larghezza dell’alveo che importa?