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Redazione TirrenoNews

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Fuscaldo. Il business dei migranti fa gola alla politica

Martedì, 17 Ottobre 2017 21:14 Pubblicato in Paola

Voci sussurrano che Luca e Franco Morrone intendano ampliare la loro azione di accoglienza dei migranti in quel di Fuscaldo.

 

E’ noto che i Morrone già operino sia in San Marco Argentano con un centro aperto presso l’Hotel Incontro, sia a Fuscaldo in contrada Lago

Parliamo di Luca Morrone presidente di ''Villa Sorriso.

Proprio Luca pochi mesi fa ha accompagnato una rappresentativa dei migranti del Cas di Fuscaldo, quattro donne e quattro uomini di nazionalità diverse, presso il comune di Fuscaldo per consegnare al sindaco Gianfranco Ramundo la maschera etnica realizzata dal migrante Osariemen Silva, con il relativo supporto nonché la targa di ringraziamento in cui si legge:

“I migranti del Cas di Fuscaldo, gestito da Villa Sorriso, desiderano esprimere il loro ringraziamento alla cittadinanza per l’accoglienza ricevuta.

Nel manifestare la loro gratitudine e riconoscenza, fanno dono alla comunità di Fuscaldo, nella presona del sindaco Gianfranco Ramundo, di una maschera tribale opera del migrante, Osariemen Silva.

 

La maschera rappresenta la regina Idia, una donna di grande carisma e personalità vissuta alla fine del XV secolo, dotata di poteri mistici e conoscenze medicali, che aiutò il figlio Esige a ristabilire la forza militare e l’unità del regno.

L’opera, modellata a mano in sabbia e cemento con strumenti semplici, utilizzando cucchiaio e coltellino è stata dipinta ad olio in nero e oro''.

Anche il sindaco ha consegnato una pergamena di ringraziamento al migrante Silva e al direttore del Cas Francesco Morrone.

Ora sembra che i Morrone intendano ampliare la loro presenza nel settore della accoglienza dei profughi aggiungendo ai centri gestiti e controllati anche uno nuovo che dovrebbe utilizzare pate del Sangrilà della famiglia Mazza.

Se le informazioni si dimostreranno vere vi faremo sapere.

Amantea. Servizio civile? Ancora niente! Ma….

Martedì, 17 Ottobre 2017 15:48 Pubblicato in Campora San Giovanni

11 giorni fa, esattamente il 7 ottobre abbiamo scritto un articolo con il quale segnalavamo che tanti giovani amanteani erano in attesa di sapere se erano stati scelti o meno per il servizio civile.

 

In un periodo di altissima disoccupazione la opportunità del servizio civile non è da perdere.

Peraltro i progetti appaiono di rilevante interesse.

Ricordiamo che essi sono ben 5 per 44 posti. Non pochi.

Ben 20 sono quelli della Project Cooperativa sociale- Onlus.

Altri 24 sono quelli dell’Associazione FUTURA centro di Studi politici, culturali, economici, sociali e giuridici.

-Progetto Antonio Ammaturo, posti 6,

-Progetto Giuseppe Saragat, posti 6,

-Progetto io Mi ricordo, posti 6,

-Progetto San Francesco d’Assisi, posti 6.

Intanto piano, piano altri progetti si sono configurati nelle loro graduatorie ed i lavori stanno per iniziare.

Molti giovani ci stanno chiedendo notizie, atteso che dal comune non giunge nessuna notizia.

Voci riferiscono che la graduatorie sarebbero pronte ma senza essere pubblicate

Un ritardo probabilmente dovute alla farraginosità delle graduatorie, come abbiamo scritto nel precedente articolo, ma il ritardo agli impazienti giovani disoccupati appare eccessivo e qualcuno vorrebbe rivolgersi più in alto.

Non ci sembra il caso, ragazzi.

 

Ma forse una maggiore sollecitudine da parte dei titolari dei progetti non sarebbe inutile

E comunque che il comune valuti la opportunità di inserirsi direttamente nel novero dei soggetti che possono partecipare al prossimo bando.

Basta assegnare tale compito ad uno dei consiglieri con poche deleghe.

Sanità Calabria. «È l'ennesima nomina illegittima del governatore Mario Oliverio, detentore del record in materia, quella, contraria alla legge, di Franco Pacenza quale proprio consulente per la sanità.

 

Allo stato degli atti essa appare un favore a un esponente del Pd, già più volte consigliere regionale, che ora incassa 2.800 euro netti al mese più contributi previdenziali e rimborsi e che partecipa, peraltro, alla Conferenza Stato-Regioni».

 

Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, che hanno trasmesso uno specifico esposto alla Procura di Catanzaro e alla Corte dei conti, chiedendo di avviare le indagini e investendo del caso anche l'Ispettorato per la Funzione pubblica, l'Anac, il Collegio dei revisori della Regione Calabria e la commissione speciale di Vigilanza del Consiglio regionale.

 

I parlamentari, che hanno formalmente invitato Oliverio all'immediata revoca dell'incarico in questione, hanno pure informato la Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nonché il commissario per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale.

«Pacenza non poteva affatto essere nominato – commentano i due 5stelle – anche perché, come richiesto dalla legge, l'amministrazione regionale doveva avere preliminarmente accertato l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno e perché la prestazione doveva essere di natura temporanea e altamente qualificata, mentre il ripetuto rinnovo dell’incarico in argomento contrasta con la sua natura temporanea e nel merito manca congrua motivazione sul punto dell’alta qualificazione».

«Da nuovo Pilato, Oliverio – concludono Nesci e Parentela – ha rinunciato al ruolo di rappresentanza politica dei calabresi in ambito sanitario, a vantaggio di un suo amico che non ha alcuna rilevanza politica e tecnica».

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