
Redazione TirrenoNews
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PD Amantea.Oggi le votazioni per la elezione del segretario e del direttivo
Venerdì, 20 Ottobre 2017 13:58 Pubblicato in Campora San GiovanniL’altra parte del PD amanteano ieri è andata a chiedere al segretario uscente Enzo Giacco i modelli per la presentazione del candidato a segretario e per la presentazione del direttivo.
È inutile negare, da un lato, la sorpresa e, dall’altro, la preoccupazione del segretario e del direttivo in carico.
Dietro questa iniziativa sembra ci siano coloro che da tempo sono politicamente sull’Aventino.
A chiedere i modelli sembra sia stato Antono Rubino.
Ma dietro all’ex consigliere, è inutile celarlo, ci sono tanti altri, forse tutti gli altri.
Nulla trapela sulla compilazione dei modelli e tantomeno sul nome del candidato concorrente di Enzo Giacco.
Circolano, comunque, due nomi uno dei quali è quello dell’ex assessore camporese al bilancio.
Ancora meno circola sui nomi del direttivo.
Ancora poche ore e sapremo.
Nulla poi sul ruolo dell’ex assessore al bilancio Tempo.
Ancora meno sul ruolo dell’onorevole Mario Pirillo.
Non escludiamo, infine, che sia presentata solo un candidato a segretario e solo una lista per il direttivo.
Quello che cogliamo è che qualcosa cambierà nel partito democratico nepetino
Voci ci dicono che si uscirà dalla contestata posizione di stagnazione grazie alla costituzione di un organismo gestionale snello, produttivo, incalzante e decisorio.
“E’ necessario per il partito- ci dicono- è necessario per Amantea!”
Vedremo.
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Oliverio non vuole una Calabria pulita!
Venerdì, 20 Ottobre 2017 10:54 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiUna conclusione amara, direte voi.
Si, ne siamo consapevoli, ma come cambiarla rispetto alla infelicissima posizione del governatore Mario Oliverio sulla tariffa dei rifiuti.
Non bastavano i soli comuni?
Ricordiamo che dalla relazione della Corte dei Conti per il 2015 mentre l’aumento medio nazionale è stato del +9,29%, in Calabria è stato del +18,29%.
Ma dobbiamo anche ricordare che ci sono regioni e regioni. Per esempio nel 2015 l’Umbria ha aumentato le tariffe del 45% ed il Trentino le ha ridotte del 40%!!
Dovunque resta in piedi il principio “Chi inquina paga” , quel principio che ha portato ad avere anche noi forme di raccolta differenziata finalizzata proprio alla riduzione della spazzatura ed alla sua qualificazione
Ora in Calabria questo principio viene compromesso proprio dalla giunta regionale.
La giunta , assente- guarda caso - l'Assessore alle Politiche dell'Ambiente Antonella Rizzo,con delibera n. 344 del 25 luglio scorso, ha disposto un radicale cambiamento che penalizza i comuni virtuosi e favorisce i comuni che non raggiungono risultati ottimali.
Una delibera che ci ha fatto chiedere, intanto, se Oliverio si legga le carte che firma e di capire quali siano i suoi obiettivi.
Vuole annullare i migliori comuni migliori, le migliori aziende, i migliori amministratori localied i cittadini più civili?
Ma è questo il modo di fare turismo?
Vuole forse una Calabria ancora più sporca?
E così dopo la levata di scudi di tanti sindaci e della stessa ANCI ecco il solito passo indietro di Oliverio.
La Giunta sospende la rimodulazione tariffa rifiuti.
Una sospensione a tempo. Valida cioè fino al 30 novembre"nelle more di valutare, previo interpello delle amministrazioni comunali, termini e modalità per una sua eventuale modifica"..
Come al solito alla regione la confusione regna imperterrita
Il Presidente Oliverio ha proposto l'istituzione di una commissione mista, composta da Anci e tecnici del Dipartimento Ambiente, i cui lavori dovranno concludersi entro il prossimo 10 novembre per trovare una soluzione condivisa in ordine alla problematica della nuova tariffa, tenendo nella dovuta considerazione la virtuosità raggiunta dai Comuni che fanno registrare elevati livelli di raccolta differenziata
Tra questi Amantea.
Continuiamo però a non capire chi la regione intenda favorire .
Sappiamo solo che vuole penalizzare i migliori comuni migliori, le migliori aziende, i migliori amministratori locali ed i cittadini più civili.
Ed è una vergogna!
Ndr . Ma una domanda la vogliamo fare ad Oliverio ed alla Rizzo: Come faranno i comuni a definire le tariffe per il 1018 in questa vergognosa incertezza?
Ed una anche a questa misteriosa Europa( che la brexit sia una opportunità anche per noi?):Perché non difende il principio WChi inquina paga”?
La foto è della serie#unvammazzatitantuvinciusempriu#
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Due imprenditori agricoli indagati per estorsione ai danni di 95 dipendenti.
Venerdì, 20 Ottobre 2017 10:13 Pubblicato in Lamezia TermeContinua l’attenzione delle Procure sul lavoro in agricoltura ed in particolare su quello degli immigrati.
Dopo la vicenda di Amantea che ha riempito i telegiornali ed i giornali italiani, non possiamo non notare come si allarghi il filone dei controlli sul lavoro in agricoltura, filone che oggi porta ad avvisi di conclusione delle indagini per due imprenditori agricoli.
L’accusa è quella di estorsione
Praticamente l’estorsione si configura per il pagamento in misura ridotta rispetto alla busta paga.
Ci chiediamo se il pagamento in modo ridotto rispetto ai parametri del contratto di lavoro non configuri anche una forma di estorsione perché nel qual caso non comprendiamo perché si tutelino solo i lavoratori nei campi( pur sacrificati!) e non anche quelli dell’industria e soprattutto quelli del commercio…..
Ma eco cosa successo a Lamezia Terme
“La procura della Repubblica di Lamezia ha emesso nei giorni scorsi un’informazione di garanzia e contestuale avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di due imprenditori agricoli operanti nella piana di Lamezia Terme, Giuseppe Santacroce e Domenico Santacroce, i quali, come evidenziato dalle indagini della guardia di finanza del gruppo di Lamezia Terme guidato dal tenente colonnello Fabio Bianco, hanno commesso estorsioni a danno di 95 loro dipendenti.
L’attività è scaturita da mirati controlli effettuati negli scorsi mesi dai finanzieri in diverse località delle campagne lametine, attraverso il monitoraggio di automezzi, sopralluoghi, appostamenti, pedinamenti e riscontri cinefotografici, effettuata anche col supporto dei mezzi aerei del corpo. sin dalle prime indagini i finanzieri, acquisendo una serie di elementi indiziari circa l’illecito sistema retributivo adottato dagli imprenditori oggi indagati, informavano questo ufficio, che delegava alle stesse “fiamme gialle” l’esecuzione di specifiche e mirate attività investigative.
Le conseguenti indagini permettevano di far luce su un più vasto fenomeno di sfruttamento illecito dei dipendenti, sfociante in vere e proprie estorsioni, attuato dalle persone oggi destinatarie del provvedimento magistratuale.
In particolare, i finanzieri hanno scoperto, che gli imprenditori, costringevano sistematicamente i propri dipendenti ad accettare retribuzioni minori (ridotte di circa un terzo) rispetto a quelle formalmente risultanti in busta paga oppure non corrispondenti a quelle previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro, con la minaccia dell’immediato licenziamento o, prima dell’instaurazione del formale rapporto lavorativo, con l’esplicito rigetto della richiesta di assunzione avanzata da coloro che aspiravano all’impiego secondo le regole.
Le indagini portate avanti dal nucleo mobile e dirette dal sostituto procuratore Luigi Maffia, hanno consentito di appurare che il sistema estorsivo era stato eseguito nei confronti dei 95 dipendenti, nel periodo compreso tra il gennaio ed il febbraio del 2016 e che i braccianti erano di nazionalità prevalentemente extracomunitaria.”
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