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Redazione TirrenoNews

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Nasce la futura fiera di Amantea

Domenica, 22 Ottobre 2017 14:21 Pubblicato in Primo Piano

Si chiama “ Fiera ….in fiera” il futuro della antichissima fiera di Amantea

E parte con la edizione del 2107.

Parte con una esposizione di Antiquariato, Artigianato artistico e di arte che si terrà nell’area della scuola elementare G. Pascoli di Via Baldacchini.

Ad allietare gli ospiti di questo innovativo evento le musiche calabresi suonate da un giovane e bravo fisarmonicista.

Non più e soltanto una fiera esclusivamente commerciale, tra l’altro diventata così estesa da non essere visitabile nemmeno in 3 o 4 giorni, quindi.

A “ Fiera ….in fiera”, ricordiamo, si aggiunge, anche, il folclore e la memoria storica della cerimonia del Passaggio delle consegne al mastro giurato, organizzata in collaborazione con la collega Caterina Ciccia.

Siamo appena arrivati al nostro ruolo politico di governanti di Amantea ed onestamente di più non potevamo fare.

Ma vi promettiamo tante nuove attenzioni alla nostra città , attenzioni finalizzate ad aumentare la sua capacità di attrazione di utenti ed ospiti.

Subito dopo questa edizione chiederemo collaborazione a chiunque abbia idee innovative per la gestione di questo straordinario evento annuale.

Per questa edizione stiamo inoltre programmando eventi integrativi quali premi ai partecipanti con maggiore anzianità di presenza nella fiera.

Ed ancora un premio alla migliore ricerca storica sulla Fiera di Amantea.

Ed infine premi per le migliori foto scattate durante l’evento fieristico.

Le foto saranno pubblicizzate in una apposita sezione del nostro sito web.

Voglio concludere ricordando che la fiera di Amantea non appartiene all’ amministrazione, agli ambulanti o ai commercianti, ma appartiene ad Amantea e ai suoi cittadini.

Voglio dire che ogni singolo cittadino deve sentire sua questa manifestazione antichissima e gloriosa! ”

Così ha parlato Luca Ferraro l’assessore competente che sta affrontando anche le importanti problematiche relative al rispetto delle nuove disposizioni sulla sicurezza.

A lui, a Caterina ed ad Amantea …. Buona Fiera.

Che confusione con i migranti e gli Sprar!

Non solo non si sa più nulla sugli arrivi di migranti e si vede il Governo teso a far credere che il n loro numero sia fortemente diminuito.

Ma non si sa nemmeno cosa abbiano sottoscritto i sindaci calabresi in nome e per conto dei loro ignari cittadini.

Addirittura non si sa nemmeno quanti siano stati.

120 come dice l’Ansa nel suo articolo “Accoglienza, Minniti a sigla protocollo?”

149 come dice il Corriere della Calabria nel suo articolo «La Calabria terra d’accoglienza»: A Taverna l'incontro per la firma del protocollo d'intesa per l'avvio dei progetti Sprar in 149 Comuni. Il governatore Oliverio: «La Regione a fianco degli Enti». Il ministro Minniti: «Oggi è un passaggio fondamentale ma è un percorso ancora lungo»?

194 come dicono tutti gli altri giornali tra cui “Il quotidiano del sud “nel suo articolo “Sistema Sprar, Comuni calabresi credono nel progetto. Ma sui centri di accoglienza è allarme 'ndrangheta”?

L’unica certezza documentata dalle foto è la presenza del sindaco amanteano Mario Pizzino.

Intanto chiariamo a tutti che “Sprar” è l’acronimo con cui vengono identificati il sistema di protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

Ne aveva già parlato il precedente sindaco Monica Sabatino preoccupata dell’alto numero di profughi presenti ad Amantea e prima ancora che nascesse un secondo centro di accoglienza.

Ora lo Sprar viene riproposto dalla nuova amministrazione

Ma che cosa significa?

Che verranno novi migranti ad Amantea?

Che diminuiranno?

Difficile credere alla intesa Anci Viminale ( vedi Ancitel) che parla di un “riparto equo” nei Comuni che vorranno aderire su base volontaria allo Sprar pari a 2,5 migranti ogni mille abitanti!

Addirittura con incentivi economici per i Comuni aderenti!.

Insomma la adesione di Amantea significa forse che in attuazione della direttiva del Ministro dell’Interno dell’11 ottobre 2016 – relativa alle regole per l’avvio di un sistema di ripartizione graduale e sostenibile dei richiedenti asilo e rifugiati sul territorio nazionale attraverso lo Sprar – avremo solo altri “35” migranti( cioè il 2,5 x mille per i 14 mila abitanti) vista la “clausola di salvaguardia” che rende esenti dall’attivazione di “ulteriori forme di accoglienza” quei Comuni che appartengono alla rete Sprar o che hanno manifestato la volontà di aderirvi?.

E’ vero che stanno per arrivare babbo natale e la befana ma non ci credono più nemmeno i bambini.

Ed allora?

Allora non resta che aspettare le elezioni politiche, poi, salvo che non succeda quanto sta succedendo in Europa , dove vincono i partiti antimigranti ( nessuna paura in Italia), l’invasione inarrestabile.

La prova?

Certo. La presenza a Taverna nientemeno che di

-          Minniti il quale avrà dichiarato: «Oggi è un passaggio fondamentale ma è un percorso ancora lungo» : che cosa avrà voluto dire?;

-          Giovanni Manoccio, ex sindaco di Acquaformosa di 1100 abitanti che dichiarò” «Grazie ai progetti sull’accoglienza, è stata creata un’associazione che dà occupazione a 35 ragazzi del posto, per noi l’integrazione è una straordinaria opportunità»; ( ad Amantea con questi parametri avremmo 445 occupati!!!!!!!). In Calabria con questi parametri avremmo oltre 62 mila occupati!!!!!

-          Mario Oliverio il quale ha dichiarato«La Regione a fianco degli Enti»: che cosa avrà voluto dire?;

-          Antonio Viscomi ed addirittura Vincenzo Ciconte e Nicola Adamo.

E ti pareva?

Possibile che i centri di accoglienza fossero esenti dalla ingerenza della mafia?

Certo che no!

E così dopo il commissariamento – nei giorni scorsi – di tre centri nel Vibonese ora arriva il momento del catanzarese.

Ancora pochi giorni e chiuderanno 4 centri del catanzarese.

Lo ha anticipato il Prefetto Latella nel corso della manifestazione per la firma dei protocolli sui progetti Sprar che si è svolta a Taverna, nella Sila catanzarese, alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti.

Il prefetto non ha fornito ulteriori elementi, rinviando tutto alla prossima settimana.

I tentacoli dei clan, attraverso forniture di servizi e assunzioni di personale, sembrano stringere il settore dell’accoglienza.

E i corposi finanziamenti che lo riguardano

Sul fronte centri accoglienza, l’allarme resta, dunque, alto a causa della presunta pervasività della criminalita’ organizzata anche in questo settore.

Poi ha aggiunto il prefetto:“Dobbiamo cercare di razionalizzare i percorsi di accoglienza per non fare prevalere in questo settore l’aspetto affaristico.

Abbiamo lavorato in grande sintonia con l’Anci e la Regione per portare avanti un lavoro sinergico che e’ la migliore soluzione che si possa fare”.

A diverse ore di distanza forte è il silenzio della politica.

Si sente solo il presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, Arturo Bova, che ha detto "Quanto sta emergendo dai provvedimenti della Prefettura di Catanzaro e di quella di Vibo Valentia.

Dopo quanto già emerso dall'inchiesta 'Jonny' è un quadro preoccupante.

Condivido in pieno le parole del ministro Minniti: il modello dei Centri di accoglienza presta, inevitabilmente, il fianco alla possibilità concreta che nel sistema di gestione dei migranti si infiltrino gli interessi criminali delle cosche di 'ndrangheta.

Le inchieste dicono anche che quando ciò avviene c'è una pericolosa responsabilità della politica. Ben venga, quindi, un nuovo modello di gestione dei migranti nel nostro Paese, un modello basato su accoglienza e integrazione diffuse sul territorio.

Un po' com'è avvenuto a Riace grazie al sindaco Mimmo Lucano: sono felice che tanti sindaci calabresi abbiano dato disponibilità a dare vita a progetti Sprar nei loro Comuni.

La nostra regione è terra ospitale".

Fosse solo questo onorevole Bova!

E lo spaccio di droga da parte dei migranti?

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