
Redazione TirrenoNews
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Il comune, dopo anni, scopre la processionaria ad Amantea
Lunedì, 06 Novembre 2017 11:31 Pubblicato in Primo PianoLa processionaria è presente ad Amantea da anni.
La nuova amministrazione ha ricevuto “ diverse segnalazioni di numerosi nidi”(delibera 59/17) ed ha emanato un atto di indirizzo all’ufficio tecnico manutentivo
Come al solito una delibera molto strana e della quale( ce ne dispiace ) ci è impossibile non parlare
Nella stessa non viene indicato se le segnalazioni riguardano la presenza sui “pini” comunali o sui “pini” privati.
Il fatto che sia stato emanato un atto di indirizzo e non una ordinanza di richiamo del D.M.30 ottobre 2007 contenente “Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa” ci sembra vogliar indicare che la disposizione riguarda solo i “pini” comunali e non quelli privati.
Questo però fa a pugni con la dichiarata volontà di tutelare la salute degli amanteani e degli ospiti di Amantea , salute che può essere “incisa” dal contatto con i peli urticanti delle processionarie.
Un’altra cosa strana è che sulla delibera si legge “ per contrastare il propagarsi della processionaria occorre procedere ad effettuare dei trattamenti endoterapici direttamente sui soggetti arborei appartenenti ai generi Pinus pin presenti sul territorio comunale” , come se, in sostanza, gli uffici comunali ( o la cooperativa scelta) possano o debbano eseguire trattamenti anche gli alberi dei privati.
Insomma un pasticcio.
E questo senza dimenticare che le disposizioni normative dispongono che “La lotta contro la processionaria del pino Traumatocampa pityocampa (Den. et Schif) e’ obbligatoria, nelle aree in cui le strutture regionali individuate per le finalità di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214, competenti per territorio, hanno stabilito che la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo” e non ci risulta che Amantea sia stata inclusa tra i tali territori.
Comunque sia va espresso un forte apprezzamento per la sensibilità della giunta comunale alla salute degli amanteani.
Siamo certi che dopo la lotta ai rischi derivanti dagli shock anafilattici provocandi dalla processionaria si avrà attenzione anche alle altre esigenze di salute degli amanteani.
Intendo la casa della salute, la mancanza di specialisti, le liste di attesa infinite , il radiologo ad un solo giorno a settimana, eccetera.
Ah. Impossibile chiudere questo articolo senza aver ricordato agli amici degli animali che il maggior pericolo lo corrono i cani che vengono portati in giro nelle aree nelle quali c’è presenza di pini.
Abbiamo visto immagini terribili di questi poveri animali dopo aver leccato o morso le processionarie. Ci è impossibile mostrarvele!
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Sergio Ruggiero tra i finalisti del Premio Internazionale “Michelangelo Buonarroti”
Lunedì, 06 Novembre 2017 10:04 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaLa Cerimonia di Premiazione è prevista per sabato 18 novembre, presso il Teatro delle Scuderie Granducali di Seravezza (LUCCA).
Ecco i finalisti premiati per la sezione Narrativa
- SARA ARENA MESTRE (VE) con “ROSI TI STO CERCANDO” Europa Edizioni
- MICHELANGELO BARTOLO ROMA (RM) con “LA NOSTRA AFRICA – CRONACHE DI VIAGGIO DI UN MEDICO EUROAFRICANO” - Gangemi Editore – Roma
- MARIA GISELLA CATUOGNO PORTOFERRAIO (LI) con “D'AMORE E D'ACQUA” - Il Foglio Letterario
- GIACOMO ROMANO DAVARE MORDEGNO (SO) con “IL PROFESSORE E IL MAGISTRATO” - Europa Edizioni
- FEDERICO FABBRI FIRENZE (FI) con “LA VERITÀ HA BISOGNO DEL SOLE” - Amicolibro Edizioni
- RODOLFO FRACASSO TRICASE (LE)con “LA VISIONE E LA SPERANZA” - Khàrisma
- GIULIO IRNEARI BERGAMO (BG) con “PLISSÉ” - Silele Edizioni
- ALESSANDRO IZZI GAETA (LT) con “IL RESPIRO DELLE ONDE” - Helicon
- FAUSTINO NERI AREZZO (AR) con “A PIEDI SCALZI NELLE STOPPIE DI GRANO” - Book Sprint Edizioni
- NICOLA NOVAGLIA VERONA (VR) con “DEJA VU” - Europa Edizioni
- SERGIO RUGGIERO AMANTEA (CS) con “IL PERIPLO DEGLI IMMORTALI” – edizioni Mannarino.
- GIUSEPPE SGARBI con “LEI MI PARLA ANCORA” - Skira Editore
- ANTONIO STOLFI REPUBBLICA DI SAN MARINO (EE) con “IL ROMANZO DELLA CONTESSA DI CASTIGLIONE” - Albatros
- ANGELO VACCARI NONANTOLA (MO) con “SANGUE FRATERNO” - Leone Editore
- LUCIA VALENTINI ROMA (RM) con “PRELUDE” - Armando Curcio Editore
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Secondo Mattarella la vecchia Italia non esiste più.
Domenica, 05 Novembre 2017 19:22 Pubblicato in ItaliaRicordate quell’Italia a forma di stivale che era diventata una nazione quando i Savoia avevano mandato Garibaldi ad annettere prima il regno delle due Sicilie e poi la Roma dei Papi?
Quella che 100 anni fa per conservare i suoi confini ha sacrificato 651 mila soldati?
Quella che ha combattuto una guerra mondiale nella quale sono morti 589 mila civili?
Beh, non esiste più.
Lo ha dichiarato proprio il Presidente Mattarella durante la Cerimonia di consegna delle decorazioni dell’Ordine Militare d'Italia dicendo: “I nostri confini sono, ormai, quelli dell'Unione Europea”.
Beh! Dirlo proprio il 4 novembre ci sembra una offesa a chi ha dato la vita per la patria, per la terra dei suoi avi, per la famiglia, per il futuro dei suoi figli.
C’è un po’ di confusione, forse.
Se i confini degli italiani sono quelli dell’Europa , è evidente che gli “italiani” non esistono più e che ormai ci sono soltanto “europei”.
E se gli italiani sono soltanto europei vuol dire che nemmeno l’Italia esiste più.
O al massimo l’Italia è una regione dell’Europa.
E’ una posizione già datata, in verità, Mattarella aveva parlato di confini anche a Vinitaly, dicendo che il vino è passato ”Da prodotto antico a chiave di modernità: un esempio di valorizzazione di assetti esistenti che si è rivelato risorsa preziosa anche nelle fasi più dure della crisi. Il risultato è stato un successo parimenti nell’export. I numeri che, in questa giornata, sono stati ricordati ne sono testimonianza conferma di come il destino dell’Italia sia legato al superamento delle frontiere e non al loro ripristino”.
Basta frontiere , allora.
Tutto aperto. Tutto di Tutti. Ma non degli Italiani.
Già gli italiani ormai non ci sono più. L’Italia non è più un nazione.
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