
Redazione TirrenoNews
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Difficile fare il sindaco.
Dappertutto.
Ma ad Amantea in particolare.
Parliamo dell’Amantea che è in dissesto finanziario.
Quell’Amantea dove si possono ricevere telefonate ma non se ne possono fare.
Ed è dal 18 ottobre che il comune manca del telefono.
E pensare che un tempo il comune “passava” agli amministratori ed ai dipendenti perfino i cellulari!
Che fare?
Semplice occorre pagare i servizi telefonici.
Già!
Ma perché non si pagano i costi telefonici?
Che non ci siano soldi per le feste ci sta, ma che non ci siamo soldi per i telefoni ci sembra in po’ troppo!
Bene.
Allora non resta che dire basta alle spese voluttuarie, eccedenti i bisogni ordinari, festaiole e simili.
Sinora si contava sul bilancio stabilizzato
Ma ora su cosa si punta?.
Beh! Cominciamo a risparmiare su tutto.
Domani corriamo il rischio che sia spenta anche la pubblica illuminazione?
Se è così non parlateci di luminarie natalizie.
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Ma non sarebbe meglio chiuderli ‘sti bagni?
Domenica, 12 Novembre 2017 23:29 Pubblicato in Amantea FuturaVi premettiamo che la foto non rende la gravità della situazione dei bagni del mercato.
La situazione vera è ben peggiore!.
Stamattina, domenica 12 novembre esco da Millebriciole e mi avvio verso il mercato.
Una signora esce dal bagno e mi dice ”Voi che scrivete di questo paese perché non dite a quelli del comune in che condizioni siamo costretti ad andare al bagno?”.
Lo farò, ma posso farvi una domanda signora?.
Non risponde ma abbozza un silenzioso va bene, spingendo il mento un po’ in avanti e la testa un po’ indietro.
Sapete chi riduce i bagni in queste condizioni se non chi li usa senza saperli usare?
Alza le spalle e fa un cenno di assenso
Tenta di andare via ma la fermo.
Aspetti devo farle un’altra domanda , signora
Secondo lei il bagno almeno di domenica mattina deve essere presidiato da una persona che lo pulisca costantemente?
Si, si. Mi risponde, intuendo cosa la domanda sottendesse ed anzi continua dichiarando.
Dica a quelli del comune che pur di avere un bagno decente e pulito saremmo disponibili a pagare anche 50 centesimi ogni volta che ce ne serviamo, come succede dappertutto.
Lo dica, lo dica che però è intollerabile che una città che si professa civile abbia un bagno pubblico in queste condizioni.
Grazie, signora.
Non solo dirò quanto mi ha dichiarato ma dirò anche quello che ha detto il signore che è appena passato e cioè “ O si pulisce o è meglio chiuderlo!”.
Socchiude gli occhi , fa un cenno di assenso e va via.
Fa pochi metri e si gira domandandomi : “Ma davvero lo scrive?”
Non dubiti signora , noi siamo da sempre la voce del paese!
E manteniamo la parola.
La Casa della salute ad Amantea
Domenica, 12 Novembre 2017 22:49 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaScrive Francesca Menichino:
“Venerdì scorso nella sala consiliare del Comune di Amantea abbiamo assistito all'ultima puntata di una serie che si chiama "Casa della Salute di Amantea", inserito nella rassegna "La Salute in Calabria".
La proiezione è stata affidata al sindaco di turno che faceva l'equilibrista tra dirigenti regionali e provinciali della Sanità, il presidente della provincia "Evergreen Iacucci" e niente popò di meno la deputata Bruno Bossio.
La visione è stata raccapricciante innanzitutto per l'arroganza dei due esponenti PD che si sono sentiti in diritto di maltrattare dei cittadini amanteani:
la Bruno Bossio se l'è presa con Peppe Marchese, e Iacucci ha interrotto bruscamente Salvatore Amendola, che richiamava il tema fondamentale dell'ambiente accanto a quello della salute, e che sono quindici anni che fa battaglie civiche per la nostra città.
I cittadini non si trattano così, altro che "onorevoli", voi con questi comportamenti disonorate la Calabria e i cittadini che devono essere ascoltati.
Quello della deputata poi un intervento penoso, elettoralistico e vuoto, in bilico tra il vecchio e il nuovo sindaco come a dire "ndo cojo cojo" adesso che andiamo a votare.
Ha persino negato di avere detto pubblicamente "dal primo gennaio i commissari di fuori non ci saranno più”, frase pronunciata un anno fa a Diamante che mi sono permessa di ricordarle e che ha puntualmente negato. Quale novità...
La verità è che i faccendieri della politica vengono nelle nostre città, si permettono di maltrattarci o esplicitamente, come è successo, o implicitamente come succede ogni qualvolta ci promettono quello che puntualmente sono incapaci di realizzare.
O di cui non gli importa nulla.
L'ultima è la barzelletta di Oliverio, che ha detto che si incatenerà se non gli restituiranno la gestione della sanità in Calabria.
La cosa più grave e inaccettabile è quando questo avviene sul tema della salute e della sanità che in Calabria è trattata come una fetta da spartirsi tra potentati politici ed imprenditoriali e come un bacino da utilizzare nelle competizioni elettorali. Ed è grave che si faccia passare per “straordinario” ciò che è ordinario per chi si assume una tale responsabilità acquistando la gestione della Res Publica.
Quanto alla fetta da spartirsi, poi, magari è successo pure alle ultime elezioni ad Amantea perchè pare, così si dice in giro, che in una vicina clinica qualcuno avrebbe consigliato uno specifico voto tra i vari candidati.
E mentre loro parlano noi ci siamo abituati a vedere la struttura del Poliambulatorio eternamente incompiuta, mentre si pagano da decenni affitti in appartamenti magari inadeguati come quello che hanno destinato al Centro di Salute Mentale, siamo abituati a farci minacciare tagli e chiusure tra radiologia, mammografia, laboratorio analisi e servizi vari.
E soprattutto ci siamo abituati a farci prendere in giro da amministratori ai quali, ovviamente, non crediamo più ma che, puntualmente, scegliamo di mettere lì a governarci.
Buona serata a tutti.
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