
Redazione TirrenoNews
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Ad Amantea la Giornata del diabete
Domenica, 19 Novembre 2017 14:46 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaSi è svolta ieri mattina 18 novembre 2017 la giornata del diabete .
Ad organizzarla i Lions di Amantea con la collaborazione di medici volontari e della Osdi.
Uno screening importante.
Occorre considerare, infatti, che sono 162.083 i calabresi che dichiarano di essere diabetici, secondo i dati diffusi da IBDO, Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation.
Si tratta dell' 8,1% della popolazione, un dato altamente superiore alla media nazionale che si assesta al 5,4%.
Un dato che la sanità ( ?) calabrese non ha studiato per capire da cosa dipenda.
Un dato che avrebbe imposto una massiva diffusione sul territori di centri specialistici.
Ma ci vorrebbe una gestione efficiente della sanità regionale che come sappiamo è alla frutta.
Come peraltro quasi tutto il resto della Calabria, a partire dal lavoro che manca salvo che per i figli dei potenti e simili.
Ma forse la situazione potrebbe essere peggiore.
E proprio per questo i Lions di Amantea con la collaborazione della OSDI calabrese (Operatori Sanitari in Diabetologia Italiani), Società scientifica degli Infermieri specializzati in diabetologia, hanno organizzato questa giornata di screening.
Per la OSDI era presente la presidente regionale Mariolina Fera.
I Lions preoccupati che ogni anno il diabete provochi la morte di oltre 5 milioni di persone e che sia l’ottava causa di mortalità nel mondo, sta affrontando questa emergenza sanitaria mondiale attraverso iniziative di sensibilizzazione al diabete come gli eventi “Strides -Lions for diabetes awareness", facilitando l’accesso alle cure grazie a programmi di screening e di assistenza e migliorando la qualità della vita delle persone affette da questa malattia grazie ad appositi centri (campi) e programmi ricreativi.
È la ennesima dimostrazione che ormai la sanità calabrese va avanti grazie ai Lions, al Rotary, all’AVIS ed altre organizzazioni di solidarietà sociale
Presenti al gazebo in Piazza Commercio la presidente del club di Amantea Ida Bruno, il dr Michele Scialis , il dr Emilio Ruggiero, e tanti altri collaboratori
Ira Amantea aspetta dai Lions nell’alveo della promozione della sensibilizzazione sul diabete la promozione dell'esercizio fisico per le persone affette da diabete e per quelle a rischio.
Magari semplici passeggiate o gite in bicicletta
E dal poliambulatorio appena risorgerà alle sue funzioni la apertura di un sito web che permetta un dialogo costante tra ammalati e specialisti
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Finalmente Longobardi aggiorna il Piano di Protezione civile
Domenica, 19 Novembre 2017 08:35 Pubblicato in LongobardiLa Calabria è terra di terremoti e maremoti, si sa, anche se da qualche tempo gli stessi si sono “spostati” verso il centro Italia.
E quindi l’adeguamento delle strutture, sia pubbliche che private, è una necessità indiscussa, prima che un obbligo.
E similmente la prevenzione del territorio.
A questo obbligo di prevenzione provvede il Piano di Protezione civile.
E così la minoranza del comune di Longobardi comunica quanto segue
“Finalmente dopo 13 anni il comune di Longobardi ha aggiornato il piano comunale di Protezione civile.
Addirittura fino a ieri, Longobardi non figurava nell'elenco dei comuni dotati di piano di emergenza comunale trasmesso al Dipartimento della Protezione civile ".
Ne parlano i consiglieri di minoranza Franco Cicerelli e Nicola Bruno del gruppo consiliare "Progetto Longobardi".
Poi continua il capogruppo di minoranza Nicola Bruno "Avevamo chiesto, con istanza del 4 novembre 2016, prot. n° 3665, di poter visionare il piano locale di emergenza, ma solo nell'assise dello scorso 15 novembre, il consiglio ha approvato, all'unanimità, l'aggiornamento del suddetto piano.
Abbiamo votato a favore, sottolineando che per rendere efficace il piano sono necessari l'aggiornamento periodico, l'attuazione di esercitazioni e l'informazione alla popolazione".
Ora "chiediamo al primo cittadino che, al più presto, individui ed approvi le funzioni, la composizione e la sede del Centro operativo comunale, struttura della quale si avvale il sindaco, quale autorità comunale di Protezione civile, per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, nell'ambito del territorio comunale, in caso di eventi emergenziali".
Leggendo il piano si scopre che "tra gli obiettivi strategici rientrano le scuole, ma proprio quelle della marina -conclude il consigliere Nicola Bruno- possono solo ricevere ed effettuare telefonate esclusivamente ai numeri di emergenza, tra i quali, ahimè, non rientra quello del sindaco, quale massima autorità locale di Protezione civile.
Ci chiediamo, quindi, come sia possibile, secondo il piano, il costante scambio di informazioni in caso di calamità!"
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Cosenza. Tutti fuori gli insegnanti di sostegno indagati
Sabato, 18 Novembre 2017 18:26 Pubblicato in PaolaRicordate l’inchiesta “Minerva” quella che ha colpito 33 insegnanti cosentini accusati di falsità ideologica e falsità materiale in atto pubblico
Ora l'ex provveditorato ha disposto il loro depennamento dalle graduatorie provinciali
Alcuni di loro avevano dichiarato di avere le carte in regola anche per insegnare agli studenti che necessitano di sostegno.
Ma non era così.
Ed ora ecco i primi effetti dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Cosenza.
Il dirigente dell’ ex provveditorato provinciale Luciano Greco ha disposto per gli insegnanti coinvolti nell’indagine la cancellazione e il depennamento dalle graduatorie ad esaurimento della provincia per le relative classi di concorso.
Gli insegnanti avevano dichiarato attraverso un’autocertificazione di possedere dei titoli utili per l’insegnamento degli studenti che necessitano di sostegno.
In base agli accertamenti degli inquirenti alcuni diplomi furono addirittura conseguiti quando l’ente di formazione risultava aver cessato l’attività di preparazione per i docenti.
Vista la situazione il dirigente ha comunicato ai dirigenti scolastici che hanno alle loro dipendenze gli insegnanti di procedere al depennamento dalle graduatorie di istituto di prima fascia e dunque alla risoluzione dei contratti che sono stati stipulati proprio attingendo dalle graduatorie nelle quali gli insegnanti erano presenti in attesa di essere chiamati all’insegnamento.
La risoluzione, si legge nel provvedimento, è giustificata dal venir meno del titolo che era alla base del contratto.
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