
Redazione TirrenoNews
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Gli alberi ci guardano. Ecco la bellissima festa dell’asilo “Titti”. Le foto.
Venerdì, 24 Novembre 2017 14:55 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiUna bellissima giornata di sole accompagna una altrettanto bellissima iniziativa quale è la Festa degli alberi organizzata dall’Asilo Nido Titti nel parco pubblico della Grotta.
All’ingresso il mondo degli gnomi, del sogno, della
bellezza interiore della innocenza dei bambini, dell’incanto che talvolta hanno anche i genitori ed i nonni che, di buon mattino, là dove possibile, hanno lasciato tutte le altre attività casalinghe e, talvolta, anche, lavorative, per assistere allo spettacolo dei loro bimbi e della natura.
Ma la cosa più sorprendente sono gli alberi con gli occhi, alberi che hanno un’anima segreta, un viso di cui si scorgono gli occhi che ti osservano.
Osservano tutti, ma in particolare i bimbi che arrivano gioiosi.
Una proposta elegante nella concezione e nella esecuzione.
Una proposta che occorrerebbe che non solo il Titti, ma anche il comune facesse propria e non solo nel parco, ma in tutta la città, per sollecitare il rispetto alle cose della natura ed alle cose di tutti.
Poi i bimbi.
O meglio gli attori
Qualcuno emozionato, alcuni addirittura preoccupati di non ricordare le parole.
Ma tutto è andato bene.
Senza bisogno di suggerimenti.
Si vede che le maestre sono bravissime.
Ma anche i bambini sono stati bravissimi.
Piccoli attori in erba.
Alcune maestre addirittura prendono parte alla fase recitativa ed alcune cantano ( che voce!), maestre che poi avviano il girotondo che si svolge per far gioire bimbi, genitori e nonni.
Una danza sull’erba del parco , una danza che chiude una mattinata di sole e di tepore, un girotondo al quale assistono gli alberi della villa muti ma non assenti e le rocce annegate al sole e le piante che trovano miracolosamente ospitalità nelle loro fenditure e che pendono .
Gemelli diversi di quelli che sotto di loro svettano verso il cielo.
Poi un gigantesco buffet di dolci offerti dalla Titti e dalle mamme.
Torte e paste una più buona dell’altra.
Poi i ragazzi più grandicelli si lanciano a godere dei giochi e via le paure scattano straordinari sorrisi.
Ma, ad onor del vero, abbiamo avuto modo di notare anche le mamme sfoggiare sorrisi meravigliosi.
Ma questa è tutta un’altra storia.
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A Longobardi la Tari è a posto: della serie#quandoicomunifunzionano.
Venerdì, 24 Novembre 2017 13:38 Pubblicato in LongobardiIn relazione alle notizie di questi ultimi giorni, riportate a livello nazionale e riguardante le irregolarità di molti comuni in relazione all’IVA sulla TARI (tassa sulla spazzatura) erroneamente riscossa e, quindi, da restituire agli italiani, e alla sbagliata applicazione della quota variabile sempre della TARI, anch’essa da restituire, facciamo presente che Longobardi non rientra in nessuno di questi due casi, avendo sempre evitato di applicare l’IVA e non avendo mai conteggiato la quota variabile TARI per le pertinenze.
Poiché si è sempre pronti a puntare il dito contro le amministrazioni comunali quando qualcosa non funziona, mentre quando invece un comune è virtuoso e applica correttamente quanto previsto dalla legge senza danneggiare i contribuenti, non ne parla nessuno, ci è sembrato doveroso rendere pubblica questa notizia, senza enfasi (abbiamo fatto solo il nostro dovere, niente di più), ma con un pizzico d’orgoglio e con la constatazione, ancora una volta, che, quando si lavora con passione, buon senso ed esperienza, gli errori sono ridotti al minimo.
Inoltre, ci sembra giusto dare i giusti meriti ai nostri dipendenti dell’Ufficio ragioneria, guidati dalla rag. Calomino, e al segretario comunale dott. Bonaventura, che, con il consueto spirito di gruppo e con abnegazione, hanno consentito, anche in questo caso, di non commettere errori, che pure sono umanamente possibili. Longobardi, dunque, non dovrà restituire niente perché ha fatto pagare solo quanto previsto dalla legislazione vigente.
La vicenda-TARI, scoppiata in questi giorni a livello nazionale, creerà grossi problemi ai comuni che hanno sbagliato, perché si tratta di restituire ai cittadini somme ingenti.
Come funziona la TARI che il comune applica annualmente ?
Precisato che è fatto obbligo all'amministrazione di coprire al 100% i costi totali del servizio RSU, nel modello di calcolo, le tariffe TARI che sono state elaborate tengono conto:
- -della banca dati delle utenze;
- -della popolazione residente e della composizione delle famiglie;
- -della quantità annuale di raccolta della RSU (differenziata e indifferenziata),
- -della composizione delle attività non domestiche, ovvero commerciali;
- -della superficie domestica e non domestica globale delle Unità Immobiliari oggetto al pagamento del Servizio di Raccolta;
- -del regolamento Comunale IUC sezione TARI.
Per quanto concerne le cosiddette "superfici domestiche accessorie" ( che sono quelle che hanno indotto nell’errore tantissimi comuni), la tariffa su tali superfici, viene calcolata solo sulla Quota Fissa, su quella parte della tariffa, cioè, che viene calcolata in base ai metri quadri dell’immobile tassato, mentre, invece, non è calcolata sulla quota variabile, che riguarda invece i componenti il nucleo familiare.
Questa è la procedura corretta, che il comune di Longobardi ha applicato alla lettera.
Tutto ciò si può evincere dagli avvisi di pagamento e dal Piano Finanziario TARI assunto, di anno in anno, con delibera del Consiglio Comunale e pubblicato sul sito dell’Ente.
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Enza Bruno Bossio parla dei comuni sciolti per mafia
Giovedì, 23 Novembre 2017 22:35 Pubblicato in PoliticaIl Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUEL), dei Consigli comunali di Marina di Gioiosa Jonica (RC), Lamezia Terme (CZ), Cassano all’Ionio (CS), Isola di Capo Rizzuto (KR) e Petronà (CZ), nei quali sono stati accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata.
Innegabile la sorpresa per tutti.
Ora scopriamo che a restare sorpresa è sarta anche Enza Bruno Bossio che ha inviato il seguente comunicato stampa
"Appena sono entrata nella Commissione parlamentare antimafia mi sono posta il problema della procedura sugli scioglimenti dei Comuni che e' collegato al Tuel (testo unico enti locali, ndr). Volevo capire come avvenisse.
La prima questione da chiarire e' che lo scioglimento di un Comune per mafia non e' un atto penale, ma amministrativo.
Viene sciolto alla luce di atti amministrativi scorretti.
Tant'e' che quando si fa ricorso a questo atto ci si rivolge al Tar.
Ci sono stati alcuni casi di ricorsi al Tar andati a buon fine, penso a quello di Amantea (CS), sul quale il ministero dell'Interno ha dovuto pagare non pochi soldi per questo episodio.
Per cui fare il collegamento: comune sciolto per mafia e quindi tutti gli amministratori sono mafiosi, tutti i cittadini sono mafiosi, non va bene".
Cosi' all'agenzia Dire la parlamentare calabrese, Enza Bruno BOSSIO (Pd) componente della Commissione parlamentare antimafia, commentando la notizia dello scioglimento per mafia di cinque Comuni calabresi: Lamezia (CZ), Cassano allo Ionio (CS), Marina di Gioiosa Jonica (RC), Isola Capo Rizzuto (KR) e Petrona' (CZ).
"Ci sono degli atti amministrativi - ha aggiunto Bruno BOSSIO - che, prima la Commissione d'accesso, il Comitato per la sicurezza, il prefetto e poi il ministro decidono di portare a compimento per questa decisione.
In questo senso mi e' sembrata un po' irrituale la dichiarazione della presidente della Commissione antimafia Bindi perche' la documentazione sulla proposta di scioglimento non puó arrivare in Commissione, prima che il Consiglio dei ministri prenda la decisione sullo scioglimento.
E quindi nessuno di noi ha la possibilità di accedere a nessun documento ufficiale".
"Ora dobbiamo capire bene e leggere le carte, cosa che farò per ciascun Comune interessato. L'unica cosa che voglio dire con certezza - ha concluso Enza Bruno BOSSIO - ancor prima di aver letto le carte, poichè conosco Papasso personalmente, che il sindaco di Cassano allo Ionio e' una persona perbene".
NdR. Che cosa dobbiamo capire, allora? Che la Bindi parla a vanvera o che aveva letto “le carte” prima degli altri componenti della Commissione parlamentare antimafia,il spregio ad ogni regola politico amministrativa?
O forse la Bindi sapeva tutto perché deputata eletta in Calabria?
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