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Orrore! Bimba incinta a 11 anni di Francesco Gagliardi
Domenica, 26 Novembre 2017 11:58 Pubblicato in ItaliaAmici lettori di Tirreno News, sfogliando i giornali quotidiani oggi mi sono imbattuto in una notizia scioccante che mi ha turbato e che mi ha lasciato inebetito e per diversi minuti sono rimasto immobile e non sono riuscito a completare la lettura dei giornali.
Quello che sto per raccontarvi è un fatto realmente accaduto.
Un uomo di 35 anni che stupra una ragazzina di appena 11 anni e la mette incinta. Dio mio come siamo caduti così in basso. E’ la fine del mondo.
Una ragazzina di 11 anni che aspetta un bambino perché un bruto, un animale della peggiore specie, ha abusato di lei, piccola innocente.
A 11 anni la bambina dovrebbe giocare con le altre bambine, giocare con la bambola, ai cerchi, alle corde, invece fra non molto dovrà accudire un figlio.
Addio innocenza! Addio fanciullezza!
Una bambina che non sa ancora cosa significhi essere incinta, cosa significhi diventare madre e come nascono i bambini. Eppure è rimasta incinta. Cose di un altro mondo.
No, il fatto non è accaduto in Africa e Asia, ma in Italia. Episodi del genere sono già capitati altre volte, in Europa raramente, in Italia quasi mai e se capitano vengono considerati comunque straordinari.
Il fatto è accaduto a Torino. La bambina è stata stuprata da un vicino di casa ed è rimasta incinta senza che lei lo sapesse.
Lei si fidava di questo vicino di casa e lo chiamava perfino zio. Zio orco, zio animale. Anche i genitori della bambina si fidavano di lui e gli affidavano non solo la ragazzina ma anche le altre sorelline di 4 e 7 anni e il fratellino di 13 perfino di notte quando dovevano andare a lavorare. Nessuno si era accorto di nulla.
Il bruto abusava della bambina quando tutti gli altri dormivano tranquilli. L’orco la abusava e la minacciava a non dire nulla alla mamma. Se avesse raccontato le violenze subite non avrebbe più visto la mamma.
Se ne sono accorti i medici dell’ospedale Sant’Anna dopo averla visitata. Il corpo della ragazzina aveva iniziato a cambiare e la mamma notò qualcosa che non andava.
Si sono presentate al pronto soccorso perché la bimba aveva il pancino gonfio. Forse mia figlia ha un male oscuro, qualcosa di brutto, pensava la mamma ignara di tutto. La bambina, ingenua, innocente, è rimasta turbata.
E’ rimasta di stucco quando i medici l’hanno informata che era incinta, che avrebbe messo al mondo un bambino.
Disse.- Non immaginavo di avere un bambino nella pancia -.
E poi ha raccontato in lacrime ai poliziotti che la interrogavano che lei non voleva fare quelle cose brutte, ma l’orco insisteva, la minacciava, la costringeva ad avere rapporti sessuali. Ora l’orco è in carcere con l’accusa di violenza sessuale su minore.
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Comunicato Stampa: M5s Amantea, chiesto un incontro istituzionale sul disagio sociale
Domenica, 26 Novembre 2017 10:43 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaSono innumerevoli le carenze di questa amministrazione : la gestione della macchina comunale di recente sconvolta da una nuova insostenibile pianta organica, la mancanza di un assessore al bilancio e della relativa gestione, l’abbandono dei diversamente abili, l’assenza di decoro, la sporcizia diffusa, la mancanza di tutela dell’ambiente e della salute, il cattivo funzionamento dei servizi, i ritardi inaccettabili di quelli scolastici, nessuna attenzione per i lavoratori.
Ma una tra le più gravi è l’inerzia di fronte al bisogno sociale.
La situazione di disagio sociale che colpisce i cittadini di Amantea è infatti sempre più insostenibile.
E così in tutta l’Italia dove secondo gli ultimi dati Istat ci sono 5 milioni di persone in stato di povertà, ma la situazione è ancora più drammatica in Calabria, e Amantea non si sottrae a questa realtà.
Anzi, assistiamo a continue segnalazioni di varie forme di disagio che vanno dalla difficoltà a soddisfare i bisogni primari per mancanza o insufficienza di lavoro e quindi di reddito, alle emergenze abitative ormai diffuse; e ad Amantea abbiamo anche purtroppo i nostri “senza fissa dimora”. Cosa che è vergognosa.
Da ultimo ci è capitato di sapere di altre situazioni di perdita della casa da parte di famiglie della nostra comunità, due casi nelle ultime settimane e per entrambi abbiamo interessato il sindaco, il vicesindaco e l’assessore ai servizi sociali.
Risposta nel concreto nulla e queste situazioni di disagio che nascono nella solitudine e nella indifferenza delle istituzioni ricevono anche la mortificazione di promesse mai adempiute.
Nei giorni scorsi una nostra concittadina ha minacciato di “incatenarsi” al Comune ed è la stessa persona cui il sindaco aveva promesso interventi e soluzioni, invano.
Durante tutta la precedente consiliatura ci siamo battuti per la situazione indecente dell’immobilismo di fronte alla presenza di tante case popolari assolutamente vuote nonostante l’enorme bisogno presente nella nostra comunità.
Ma nessuna delle cariche istituzionali è stata in grado di risolvere le problematiche presenti.
Sotto le nostre insistenze si è ottenuto di procedere all’aggiornamento delle graduatorie, ma non si è proceduto a liberare gli alloggi assegnati in passato e attualmente non utilizzati o utilizzati illegittimamente solo d’estate.
Graduatoria che tra l’altro è ferma da un anno e mezzo in attesa che la commissione circondariale di Paola la esamini e la renda definitiva.
Per fortuna però si è mossa la Procura della Repubblica con un’attività di indagine, di cui attendiamo i prossimi risvolti.
Per discutere di questa situazione insostenibile abbiamo appena richiesto un incontro istituzionale al Sindaco, all'assessore competente, al funzionario responsabile, al Comandante dei Vigili, al Comandante della tenenza della Guarda di Finanza e al Comandante della stazione dei Carabinieri.
L'Amministrazione comunale deve render conto alla cittadinanza.
E non può delegare tale compito istituzionale alle “associazioni, alle parrocchie o ai commercianti” come hanno dichiarato ieri sulla stampa. Il comune ha tra le sue funzioni istituzionali quella dei servizi sociali per la quale riceve finanziamenti di varia origine, oltre gli stanziamenti di bilancio comunale. Dove finiscono e come vengono utilizzati questi soldi? Ribadiamo: DOVE SONO QUESTI SOLDI? COME VENGONO SPESI?
Vogliamo avere risposte a queste legittime domande e vogliamo diventare una comunità che riesca a prendersi cura dei suoi cittadini più deboli.
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I commercianti dei Cappuccini e di via V. Emanuele si preparano per il Natale
Sabato, 25 Novembre 2017 18:50 Pubblicato in CronacaC’è una Amantea che è sempre pronta ed ospitale, attenta alla propria utenza.
E’ quella Amantea che rispetta ed accoglie.
Parliamo, in questo caso dei Commercianti di Piazza Cappuccini e di via V. Emanuele, per intenderci quella parte di paese che va dalle “Colonne d’Ercole all’obelisco”.
Qualcuno gira e raccoglie i contributi solidali per le luci che creano una atmosfera natalizia, e per la diffusione della musica natalizia.
Tutto per creare una emozione intensa che si avverte quando si entra in questo angolo di Amantea.
E non si fermano qui.
Ci hanno garantito che ci sarà altro.
Una sorpresa per i bambini ed i grandi che hanno il cuore da bambino.
Basta attendere qualche giorno.
Ma di sera non mancate, ci sono le luci offerte dai commercianti, ristoratori compresi, e dagli artigiani a tutti gli ospiti della città.
Per ora le uniche nella città .
Un dono piccolo ma fatto da loro, dal sistema commerciale e di servizi dei Cappuccini e di una parte di Via Vittorio Emanuele.
Un dono piccolo ma fatto col cuore.
Natale è la festa della solidarietà e del dono e loro così la hanno intesa
Luci, musica natalizia ed altre sorprese
Ci hanno detto di porgervi il Buon Natale, a nome loro!
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