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Redazione TirrenoNews

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Nella vita ci vuole c…, cioè, fortuna.

E questa volta Amantea sembra l’abbia avuta!

Eccome!

Il ministro Minniti sta operando per incrementare la platea dei comuni che ospiteranno i richiedenti asilo e i beneficiari di protezione internazionale.

L'obiettivo, stabilito già dallo scorso aprile con il decreto sull'immigrazione, è l'accoglienza diffusa in base a criteri di proporzionalità e sostenibilità.

Accoglienza diffusa significa migranti in ogni comune

Proporzionalità e sostenibilità significa tre migranti ogni mille abitanti secondo il piano di riparto già deciso dal ministero.

Per ottenere l’assenso dei sindaci il Viminale ha dato il via libera al progetto che consente ai migranti di svolgere attività socialmente utili a costo zero, senza ricevere alcun compenso.

Un provvedimento che intende in questo modo cambiare anche la percezione del fenomeno da parte dei cittadini che in alcune aree del Paese vivono come «un'invasione» la presenza dei migranti.

Insomma Minniti vorrebbe comprare l’accondiscendenza delle amministrazione comunali e delle popolazioni sfruttando i poveri migranti e facendoli lavorare gratis

Noi la riteniamo una vergogna, ma chi siamo noi.

Peperà per la nostra citta sarebbe davvero una bella botta di c…, pardon di fortuna.

Pensate a 350 profughi che lavorano ogni giorno a pulire la città, a tagliare l’erba, a potare gli alberi, a manutenzionare strade e marciapiedi, a riparare le rotture d’acqua e delle reti fognarie, a pulire le spiagge d’estate .

Un esercito di operai che ogni giorno sciamerebbero nelle strade interpoderali

Un esercito di operai che ogni giorno manutenzionerebbero il centro storico.

Non avremmo più bisogno del personale della Multiservizi e del personale delle cooperative e del personale del servizio civile.

Nessuna paura per il personale della Multiservizi e del personale delle cooperative e del personale del servizio civile.

Potranno andare a lavorare nei campi o dai commercianti all’ingrosso al posto dei profughi, o chiedere l’elemosina davanti ai supermercati di Amantea.

Il comune di Amantea però risparmierà centinaia di migliaia di euro

Che bell’idea quella del ministro del PD, vero?

Per ora l’accordo è stato firmato dal ministro degli Interni Marco Minniti e da De Magistris e 265 sindaci della Campania.

A breve sarà firmato per tutti i comuni

Un’altra grande novità è che cambiano anche i criteri per la scelta delle strutture da adibire all'ospitalità.

Basta gare d'appalto!

Saranno direttamente i sindaci ad individuare autonomamente gli edifici da impiegare per l'accoglienza e decidere quindi dove alloggiare i migranti.

Eventualmente potranno essere utilizzati anche i beni confiscati alla mafia, immobili che potrebbero essere ristrutturati anche con i fondi Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione).

Per impedire l'infiltrazione della malavita organizzata, come già avvenuto soprattutto nei centri Cara in Sicilia e Calabria, saranno puntuali le verifiche dell'antimafia sugli enti gestori e su tutta la filiera interessata.

Misure di sburocratizzazione per incentivare ulteriormente i primi cittadini ad accettare il piano di riparto del Viminale ed evitare alte concentrazioni di immigrati in piccole porzioni di territorio: più comuni accolgono viene spiegato - meglio i migranti potranno essere distribuiti.

Per i sindaci che accetteranno di partecipare è prevista anche la possibilità di assumere personale in deroga al tetto di spesa.( ovviamente dirigenti e funzionari)

Secondo il Viminale questo sistema può rappresentare un'occasione di sviluppo dei territori creando nuovi posti di lavoro.

Che vergogna la radiologia ad Amantea!

Martedì, 19 Dicembre 2017 14:41 Pubblicato in Politica

Sono stato accusato dalla deputata Bruno Bossio di vedere “solo” il bicchiere mezzo vuoto e non il bicchiere mezzo pieno!

Il mio “limite” è stata quello di denunciare pubblicamente l’allontanamento dell’ultimo radiologo che prestava servizio ad Amantea.

L’ultimo dei mohicani.

Ed è istintivo che venga in mente quando nel poliambulatorio amanteano operavano 4 radiologi che effettuavano tutti i tipi di prestazioni non solo per gli oltre 30 mila aitanti dell’asl prima e del distretto, poi.

Poi, piano, piano, i radiologi ed i servizi vennero portati via, un esodo senza limiti, un’ asportazione selvaggia con conseguente fortissima riduzione dei servizi resi alla comunità.

Ora addirittura è giunta una nuova apparecchiatura che permetterebbe un numero altissimo di prestazioni.

Ed invece ad Amantea c’è in servizio un solo radiologo per un solo giorno a settimana che non può effettuare più di 20 esami al giornro!|!

Ed ecco perché, cosa mai successa, si alluga la lista dei richiedenti.

Una vergogna, una porcheria che imporrebbe l’intervento degli ispettori ministeriali o l’intervento della politica che cerca la verità e la giustizia , se non della procura della repubblica

Ma la politica interviene al contrario

E tutti gli altri politici tacciono.

Anche i sindaci!

Ce ne ricorderemo a marzo quando ci saranno le elezioni politiche e faremo stampare a nostre spese, un manifesto cioè, dove scriveremo tutti i politici ed i partiti che hanno difeso il ambulatorio di Amantea ed i servizi sanitari alle nostre popolazioni

Purtroppo sarà un manifesto bianco!.

Giuseppe Marchese

La tratta delle donne, schiave e prostitute.

Martedì, 19 Dicembre 2017 13:35 Pubblicato in Calabria

Sette le persone arrestate per sfruttamento dello prostituzione tra Lamezia e Rosarno.

Il procuratore Gratteri, ha illustrato i dettagli dell'operazione “Locomotiva”

Le ragazze arrivavano in Italia con la promessa di un lavoro onesto.

Arrivavano dopo aver contratto un debito di 30mila euro da dover riscattare.

Promettevano loro di farle lavorare onestamente in Italia, di farle diventare parrucchiere o commesse ma già nel loro viaggio verso l’Europa, già nei campi libici venivano costrette a prostituirsi.

L’organizzazione criminale che le sfruttava prendeva in fitto delle aree di stazionamento, forniva alle ragazze di tutto anche i preservativi e cominciava lo sfruttamento

A raccontare i primi dettagli dell’operazione “Locomotiva” che ha portato all’arresto di sette persone per sfruttamento della prostituzione, tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù, è il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.

Grazie a questa operazione, condotta dai carabinieri del Gruppo di Lamezia Terme, coordinata dalla Dda del capoluogo, sono state liberate circa 100 giovani nigeriane costrette a prostituirsi per strada in diverse zone tra Lamezia e Rosarno, tra le quali la stazione di Sant’Eufemia Lamezia.

Qui, nei pressi del tratto ferroviario, in zone seminascoste vicine ai parcheggi, proprio dove si trova il monumento di una locomotiva, le giovani sostavano in attesa di clienti.

Nella mente la paura di non portare abbastanza denaro alle madam che le gestivano.

La paura, inoculata nella loro mente, di quello che un rito vodoo detto “juju” potesse scatenare se non avessero obbedito agli ordini.

E poi l’assenza di documenti, sequestrati dalle loro aguzzine, le punizioni (restare senza cibo, e anche qualche botta) se non avessero portato abbastanza denaro fino a “riscattare” quel debito contratto per arrivare in Italia: 30mila euro.

«Qui si tratta – ha proseguito il procuratore Gratteri – di preoccuparci della libertà delle persone».

Nella foto da sinistra: Pietro Tribuzio, Massimo Ribaudo, Nicola Gratteri, Giovanni Bombardieri.

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