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Redazione TirrenoNews

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Privi di Vergogna

Giovedì, 28 Dicembre 2017 14:29 Pubblicato in Comunicati - Sport - Giudiziaria

Gigi sembra un fiume. Il nuovo tema è politica e vergogna. Ecco cosa scrive:

“'La vergogna di essere un umano, quale migliore ragione per scrivere?'

La vergogna è la causa migliore, o, almeno, una ragione per cui in questo momento non vedo motivo per non scrivere.

Si tratta di una scrittura che 'esiste solo quando si scoprono degli ‘umani’ che non conoscono il significato della parola vergogna.

Certamente a stimolare questo breve scritto è stata la lettura su “Tirreno News” della lista degli Amanteani che concorrono a diventare “Governatore”.

Senza di loro, questo articolo non avrebbe visto la luce ed avrei potuto continuare a parlare di cose belle come le gambe delle donne.

Per questo, alcuni di loro, vanno ringraziati.

Questo è il motivo per cui la vergogna è una condizione ideale per chi scrive, per il tipo di scrittura di cui parla il filosofo francese Gilles Deleuze nei suoi dialoghi, nonostante il fatto che lo stesso veda la scrittura come il tentativo di evitare la vergogna.

La vergogna è una realtà della vita umana. In molte società e culture viene utilizzata per gestire l'interazione sociale umana.

In altre, viene nascosta: "corretta" nei programmi di auto-aiuto e negata dai governi che sono cauti nel chiedere scusa per gli errori del passato.

La vergogna è molto importante in questo momento: per discussioni e dibattiti su come affrontare un passato recente che potremmo definire vergognoso e per visioni di vita limitate dall'idea che ci sia qualcosa di intrinsecamente sbagliato nella sensazione di vergogna. 

……In un passo molto intenso dello straordinario Abbecedario, Gilles Deleuze richiama Primo Levi per proporre il concetto della “vergogna di essere uomini”, come centro generatore della resistenza e della creazione.

Che cosa significa resistere, perché abbiamo bisogno di resistere e a che cosa?

In primo luogo resistiamo alle opinioni correnti, alle bestie, alla menzogna dominante, all’oppressione.

Dopo tutto, la gente ammette liberamente altri sentimenti negativi, come la rabbia, che può portare alla violenza.

In confronto, è molto più probabile che ammettere la vergogna stimoli la considerazione del motivo per cui uno si vergogna. La vergogna, è stato sostenuto, può comportare l'autovalutazione e la trasformazione.

Prendere in considerazione la vergogna non significa sguazzare nell’autocommiserazione o nel risentimento che accompagna il senso di colpa. Si tratta di riconoscere che la riduzione di interesse che suscita vergogna è sempre incompleta.

Come tale, la vergogna promette un ritorno di interesse, gioia, e connessione.

Questo è il motivo per cui la vergogna è importante per gli individui. 

Tutto questo, ovviamente, non rientra nel profondo pensiero di alcuni della sopracitata lista. Avere coscienza della propria vergogna sarebbe troppo da chiedere ad alcuni di essi che durante tutta la loro miserevole vita si saranno detto:Perché essere onesto e provare vergogna, in un mondo come quello in cui viviamo?

La vergogna per questi signori non si presenta come un senso sgradevole di nudità, di trasparenza.

Quando si prova vergogna si ha la percezione di essere stati scoperti e di conseguenza si vorrebbe diventare invisibili, sparendo per sempre dagli sguardi altrui.

Certamente non è il caso dei sopracitati “signori” ai quali andrebbe ricordato che, a volte, i romani legavano il malfattore, privo dell’emozione di vergogna, al palo, nel qual caso esso poteva sopravvivere per diversi giorni prima che la sua resistenza fisica fosse fiaccata dalle sofferenze, dalla sete, dalla fame e dall’esposizione al sole.

Non si prova l’emozione della vergogna se non quando si confrontano le proprie azioni con dei valori e modelli di comportamento, personali o altrui: più si è capaci di concentrare l’attenzione sul proprio comportamento, di giudicarlo in base a specifici parametri, più si accresce la possibilità di percepire l’emozione della vergogna.

Sarebbe sicuramente chiedere troppo a lor signori!

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

E’ quello che ha dichiarato il dipendente del comune di Aprigliano

Ma aveva intascato 120mila euro del Comune.

Parliamo di Mario Chiodo, quarantenne dipendente del comune di Rota Greca e di Aprigliano, entrambi nella provincia di Cosenza accusato di truffa e peculato.

A denunciarlo il sindaco Piergiorgio Le Pera che ha portato alla caserma dei carabinieri un faldone con 24 mandati di pagamento.

A insospettire il sindaco è proprio la mole di pagamenti che sono stati effettuati nel periodo di lavoro nei confronti del funzionario.

I pagamenti non avevano – si legge nell’ordinanza – nessuna causale e i mandati di pagamento erano sottoscritti dallo stesso beneficiario.

Ad accodarsi a Le Pera c’è anche il revisore dei conti del Comune che, notate le irregolarità, ha portato i documenti al comando dei carabinieri.

Così con l’avvio delle indagini per Chiodo viene formalizzata l’accusa di truffa e peculato.

L’operazione eseguita dal comando stazione dei carabinieri di Aprigliano coordinati dalla Procura della Repubblica di Cosenza è stata molto lunga ed articolata vista la mole di documenti che sono stati esaminati per ricostruire le modalità con cui il dipendente pubblico avrebbe realizzato la sottrazione indebita di denaro pubblico.

Il meccanismo per realizzare la truffa, ricostruito dall’Arma dei carabinieri, si realizzava ponendo a fondamento un fittizio movimento di delibere comunali realmente esistenti; poi il dipendente effettuava verso i propri conti correnti, con cadenza mensile, bonifici di importo variabile, compresi tra 500 e 2.500 euro.

Il gruzzolo di soldi, prelevati da capitoli di bilancio che erano di volta in volta differenti, non potevano destare i sospetti degli organi deputati a vigilare sulle somme di denaro in entrata ed uscita dalla casse del comune, poiché celate tra migliaia di movimenti bancari.

Oltre al sequestro disposto dal giudice, l’amministrazione comunale di Aprigliano ha sospeso il funzionario, nel periodo di svolgimento delle indagini, in attesa di ulteriori provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria.

Il giudice delle indagini preliminari ha disposto il sequestro di una casa e di una macchina del funzionario che per valore sono equivalenti ai fondi che sarebbero stati illecitamente sottratti al solo Comune di Aprigliano: 121.158,41 euro.

Giovanna Capraro la bella e brava pittrice amanteana

Mercoledì, 27 Dicembre 2017 23:01 Pubblicato in Cronaca

Giovanna Capraro, nasce in Calabria a Amantea (CS) dove vive e realizza le sue opere.

Si diploma presso l’istituto professionale chimico.

Ma la sua passione è la pittura. Fin da bambina coltiva segretamente la passione per il disegno, per la figurazione e per l’arte.

Un giorno decide di dare colore ad uno dei suoi disegni, e partecipa alla Biennale d’Arte Contemporanea di fb curata dal critico Giorgio Grasso.

Si ritrova tra i primi quattordici della sezione figurativa su 7000 partecipanti.

Nasce cosi la sua prima opera Rispecchiarsi 2014.

L’artista sboccia nel 2015.

L’opportunità gli viene offerta proprio dal noto critico, che in quell’anno seleziona una sua opera per l’Esposizione Internazionale di Arte Contemporanea, durante l’Expo a Milano; per Giovanna Capraro è il trampolino di lancio.

Il sodalizio e la riconoscenza nei confronti di Grasso proseguono tutt’ora, infatti è proprio lui il presidente di giuria del PREMIO INTERNAZIONALE D’ ARTE CONTEMPORANEA “ARTE SENZA CONFINI” che vede protagonista la nostra artista, nelle vesti di organizzatrice dell’evento.

L’evento di Expo 2015 è il volano di una intensa attività artistica.

Nell’agosto dello stesso anno Giovanna Capraro riceve un riconoscimento dall’associazione Amanteani nel mondo “per aver saputo trasmettere nelle le sue tele, con innata bravura, la sua non comune sensibilità e la poesia dell’anima”.

Sempre nella sua città natale, durante la manifestazione Miss Amantea, le viene conferito dall’ Associazione Fiorenza un riconoscimento al merito per aver raggiunto un importante traguardo a livello internazionale.

In occasione del Premio internazionale ISIDE 2015, l’Associazione XARTE.com, avallata dal patrocinio del Comune di Benevento, riceve il diploma di merito artistico.

Poi partecipa all’esposizione di Milano Expo 2015 presso la centrale Taccani di Trezzo d’Adda.

E di seguito a diverse altre, come quella di Ferrara presso Palazzo Scroffa Galleria Arte Primaluce con dott.ssa Nadia Celi 2016.

La pittrice ha svolto un suo personale Convegno sull’opera Rispecchiarsi dopo aver suscitato non poco interesse, presso la sede di Italia Nostra Onlus sita in Lamezia Terme a palazzo Baccari 2016.

Giovanna Capraro ha ottenuto vari riconoscimenti da varie associazioni , tra cui la mostra Benevento premio Internazionale Iside 2016, la . Mostra in onore del Seicentenario della nascita di San Francesco di Paola (CS) luglio 2016 di cui una delle opere e’stata scelta per far parte del nascente museo di Paola (CS).

Molto apprezzata e visitata la sua mostra personale di pittura tenutasi nella sua Amantea, nella centrale via Regina Margherita ,nel “Palazzo di vetro” e svoltasi dal 18 al 20 marzo.

Ad inaugurare la mostra il critico e storico d’arte Giorgio Grasso, curatore del Padiglione Italia della 54a Biennale di Venezia.

Proprio in quei giorni, per merito dei riscontri che l’artista ottiene in pubblico e in privato, F.I.D.A.P.A. la Federazione Italiana Donne Arte Professioni Affini, la onora del Premio Donna F.I.D.A.P.A.

Fu proprio Giorgio Grasso, stretto collaboratore di Vittorio Sgarbi, a selezionare alcune sue opere in concorso alla “Biennale Internazionale dell’arte fb” e convincere l’artista amanteana ad esporre i suoi lavori a Milano Expo 2015 “International Contemporary Art”, nella magnifica centrale idroelettrica di Trezzo sull’Adda.

Le venti le opere in mostra, dipinte ad olio e acrilico, hanno riproposto scene dell’infanzia, scorci del paese natio e viaggi dell’animo, frutto di una ricerca introspettiva che si traduce in forme suadenti, luci e colori.

Divertita Giovanna Capraro ama raccontare che "mi considero una "vittima" delle potenzialità dei social media perché in meno di un anno, partendo proprio dall’iniziativa su facebook lanciata da Giorgio Grasso, ho avuto la possibilità di far conoscere i miei lavori al grande pubblico ed entrare nell’affascinante circuito delle gallerie d’arte e della critica.

Ho esposto le mie opere a Ferrara, Benevento, Roccella e alla Prima Biennale d’Arte Contemporanea sulle Dolomiti.

Devo tanto a Giorgio Grasso, un valido professionista dal cuore grande, e desidero ringraziarlo pubblicamente per aver accolto con slancio l’invito a presenziare alla personale di pittura nella mia città".

Nel 2017, tre eventi su tutti sono di particolare importanza per la sua carriera: la partecipazione ad una mostra allestita presso Il Museo Diocesano di Salerno, evento dedicato alla Passione di Cristo. Arte Salerno 2017, evento internazionale dalla eco incredibile, Presidente della giuria Daniele Radini Tedeschi e Vittorio Sgarbi Direttore Artistico, dove si è confermato, ancora una volta, l’apprezzamento dei collezionisti per le sue opere, infatti Prince Art Selling, la nota organizzazione di vendita di opere d’arte, ha collocato presso un privato una delle sue opere.

L’altro evento è veneziano, “L’Immagine Nell’Immagine”, organizzato da Met Art, evento che ha luogo durante la 57^ Biennale di Venezia, nei luoghi del Padiglione Armenia, presentato da Giorgio Grasso, dove Giovanna Capraro porta un’opera realizzata specificamente sul tema del titolo.

Ed eccoci ai giorni nostri, all’evento presente, questo PREMIO INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA “ARTE SENZA CONFINI”, evento che vede il patrocinio del Comune. Nella giuria il Sindaco di Fiumefreddo, Gaudio Vincenzo; Presidente di Giuria, Giorgio Grasso; altri giurati sono:

Salvatore Sciandra, Direttore Artistico; Concettina Aloise, Assessore alla Cultura; Clara Sciandra, Presidente della F.I.D.A.P.A; Anna De Rosa, artista e Giornalista e questa donna, Giovanna Capraro, che ha organizzato questa manifestazione spinta dalla voglia di fare cultura e dal desiderio di valorizzare la bellezza, quella della sua terra, la Calabria, attraverso la scelta di una location esclusiva e suggestiva, il castello di Fiumefreddo Bruzio; quella dell’arte, attraverso la scelta del tema: un omaggio a Salvatore Fiume, immenso pittore figurativo, concreto, solare e prolifico; attraverso il titolo, l’arte che è, deve essere, e sarà sempre, SENZA CONFINI.

Premiata il 24 Ottobre 2017 dall’Accademia Internazionale d’Arte e Cultura “Alfonso Grassi

Né può essere dimenticata la recente partecipazione di Venerdì 15 Dicembre NATALE 2017-GALLERIA“Alfonso Grassi” in Via Porta Elina (P.zza Portanova),9 in Salerno.

La pittura di Giovanna Capraro è apprezzata per la sua immediatezza, la dolcezza del tratto, la delicatezza con cui sono resi colori e forme nelle sue tele, lascia la gradevole sensazione della soavità.

Anche quando affronta temi più complessi, la semplicità dell’impianto scenico delle sue opere fa trasparire una gentilezza pittorica che sfuma nell’onirico e spande atmosfere sottese di auliche memorie.

L’artista è capace anche di lavorare su commissione e propone vedute graziose di sicuro impatto visivo.

La bontà del suo lavoro è riscontrata indubitatamente dai risultati che ottiene di pubblico e di amatori che acquisiscono volentieri le sue opere.

 

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