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Un matrimonio al volo con il Papa di Francesco Gagliardi
Giovedì, 18 Gennaio 2018 19:15 Pubblicato in MondoCari amici lettori di Tirreno News, sappiamo tutti che dalle nostre parti i matrimoni religiosi vengono celebrati in chiesa e quelli civili in municipio.
Ebbene, sfogliando oggi una galleria fotografica di matrimoni ho appreso che nel mondo ci sono stati matrimoni strani e spettacolari, folli e originali, stravaganti che hanno fatto molto parlare di sé e pure sono finiti sulla stampa e sul Web.
C’è chi ha deciso di sposarsi sott’acqua con pinne e maschere e con un altare preparato su un fondale marino.
Chi a cavallo di due splendidi quadrupedi in compagnia del loro figlioletto di due anni.
Chi completamente nudi davanti a 250 invitati. Un bouquet di rose copriva la parte intima della sposa e un cappello nero la virilità dello sposo.
E chi ha preferito la bicicletta. Una coppia, armati della bicicletta, ha deciso di sposarsi andando in giro per tutta la città , accompagnati dai loro invitati, naturalmente anche loro in sella ad una bicicletta.
Ho deciso di trascriverne alcuni per deliziarvi un poco e chissà, e mi rivolgo ai miei lettori giovani che stanno per convogliare a nozze, che possano prendere spunto per il futuro matrimonio.
Ma veniamo all’ultimo matrimonio che si è celebrato su un aereo di linea.
La coppia di sposi uno steward ed una hostess.
L’officiante il Santo Padre Papa Francesco.
Oggi su un aereo di linea che portava fra gli altri un viaggiatore importante si sono uniti in matrimonio Carlo e Paula.
Cerimonia religiosa non prevista dal protocollo.
Papa Francesco unisce in matrimonio durante il volo da Santiago del Cile a Iquique i due impiegati della compagnia cilena, già sposati civilmente e con due figli.
Il matrimonio ha sorpreso un po’ tutti perché imprevisto, ma non il Santo Padre, perché alle sorprese ci ha abituato.
Durante il volo il Papa ha incontrato la coppia e ha chiesto ad essa se erano sposati.
Hanno risposto che erano sposati civilmente perché nel giorno fissato per il matrimonio la chiesa era crollata in seguito al terremoto.
Papa Francesco non ci ha pensato due volte, allora vi sposo io, disse.
E come testimoni sono stati chiamati un sacerdote e il Presidente della compagnia aerea Latan che accompagnavano il Papa.
Il matrimonio religioso celebrato dal papa è valido a tutti gli effetti ed è corredato anche dal rilascio di un certificato scritto che poi dovrà essere registrato nella Diocesi di appartenenza della coppia di sposi.
Sono seguite la benedizioni e i doni per gli sposi.
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Il terremoto fa paura.
Ancor prima di verificarsi.
Sia per le case di cemento armato, sia per quelle in muratura.
Ed è per questo che ormai si conducono attente ed approfondite indagini sugli immobili esistenti.
Ad iniziare da quelli pubblici.
E’ il caso delle scuole, e quello dei municipi.
Non potrebbe essere diversamente .
Le scuole, infatti, sono il primo posto principe per il rifugiarsi dopo il terremoto
E le case comunali sono in genere la sede della protezione civile.
Proprio per questo le prime indagini sono state effettuate sulle scuole.
E le seconde sui municipi.
Quasi ultime quelle sui nostri due municipi.
Il primo, come noto, costruito nel tardo diciannovesimo secolo.
Il secondo costruito intorno agli anni trenta del ventesimo secolo, sotto il governo fascista.
Due le perforazioni esterne finalizzate a rilevare la qualità delle fondazioni e del substrato
Ancora non sono stati ufficializzati i risultati ma le prime informazioni non appaiono soddisfacenti. Affatto! Le fondamenta sono quelle tipiche dei tempi di costruzione, e noi oggi le definiremmo insufficienti.
Ma la cosa più seria è che il substrato non è roccioso. Affatto.
Potrebbe essere il solito misto di arenaria e fango, pieni di acqua.
Migliore la situazione( sembra) dei muri.
Ovviamente siamo in attesa del responso ufficiale dei geologi
Non vorremmo che anche la casa comunale venisse dichiarata inagibile .
Sarebbe una iattura.
E porterebbe a credere che sono tante oggi le case a rischio terremoto, anche quelle che ai forti terremoti sono sopravvissute.
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Amantea è un comune fortunato
Giovedì, 18 Gennaio 2018 15:11 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiNon parlo solo di fortuna generale.
Parlo anche di fortuna puntuale.
Come chiamarla diversamente, se no?
Il vento di ieri sera, raccolto da un segnale stradale, ha divelto la barriera metallica che collegava il “Ponte azzurro”, un tempo bellissimo, ( oggi è ponte pieno di ruggine- vedi prossimo articolo) con la casa degli anni trenta che oggi ospita il Ristorante “Ponte vecchio”.
Ovviamente non sarebbe bastato il solo vento, pur se qualche folata è stata intensa.
Il reale responsabile, infatti, è la ruggine che ha letteralmente mangiato i pilastrini metallici.
Una fortuna, quindi, che inferriata non sia caduta in basso, sulla strada, proprio sotto il ponte
Qualsiasi auto fosse passata avrebbe potuto urtare l’inferriata od addirittura essa sarebbe potuta piombarle addosso.
E così stamattina il tempestivo intervento del personale del comune ,accompagnato dai vigili urbani, che ha provveduto alla rimozione dell’inferriata ed alla temporanea sostituzione con una transenna metallica.
Una soluzione provvisoria, ovviamente.
Ora dovrà essere realizzata una nuova inferriata da ricollocare in situ.
Non è difficile che il comune provveda a sostituire la coeva inferriata a monte.
In realtà è l’intero ponte ad avere bisogno di un deciso intervento di manutenzione.
Ma come si dice qui da noi” senza soldi non si cantano messe!”.
Allora, intanto sostituiamo le due micro inferriate.
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