BANNER-ALTO2
A+ A A-

Redazione TirrenoNews

Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.

 

LogoTirrenoNews

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Riceviamo e pubblichiamo:

“Si sono svolti a Roma, nei giorni scorsi, una serie di eventi per celebrare il 140° anniversario della fondazione dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon (Ingortp).

All’evento ha preso parte un considerevole numero di Guardie d’Onore della Calabria accompagnate dai relativi delegati provinciali con in testa l’Ispettore per la regione Calabria Floro De Nardo e Giovanni Tomaino di Cirò Marina, componente della commissione nazionale di disciplina.

A tutte le fasi celebrative, ha preso parte il principe Emanuele Filiberto di Savoia che, nell’occasione è ritornato ad affermare il suo pensiero sulla vicenda dell’arrivo in Patria delle reali spoglie di Vittorio Emanuele III e della regina Elena.

"La storia delle spoglie dei reali al Pantheon non è affatto conclusa” ha affermato nel suo discorso, tenuto alla fine della messa, il principe Emanuele Filiberto aggiungendo di ritenere “di non essere l'unico a credere che l'ultima sepoltura dei re d'Italia debba essere qui.

La permanenza delle spoglie nel santuario di Vicoforte, nel Cuneese, va considerata momentanea”.

“Spero veramente – ha aggiunto - che non solo Vittorio Emanuele III e la regina Elena, ma anche Umberto II e la regina Maria José possano un giorno avere come ultima sepoltura il Pantheon".

Il principe ha infine confermato di aver chiesto sostegno anche al Papa per dare concretezza al progetto. "Ho chiesto a sua Santità un incontro per discutere della questione. L'ambasciata sta andando avanti".

L’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon è un ente morale, fondato il 18 gennaio 1878 da alcuni ufficiali.

Nato come “Comitato Centrale dei Veterani e Reduci delle campagne di guerra nazionali e coloniali”, già “Comizio Centrale Romano dei Veterani delle guerre combattute per l’indipendenza e l’Unità d’Italia”.

È riconosciuto dalla Repubblica Italiana ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero della Difesa.

In circolari molto recenti, il gabinetto del Ministero, ha ulteriormente riconosciuto l’Istituto, conferendogli l’ordine di precedenza più importante nelle varie sfilate, essendo il più antico ente combattentistico d’Italia.

Fa parte, infine, del consiglio nazionale permanente delle associazioni d’arma (Assoarma), ente, che raggruppa trentacinque associazioni d’arma.

Dice Franco Corbelli “Mi è stata chiesta dai dirigenti di questo partito, a livello regionale e nazionale, la disponibilità per una mia candidatura che ho dato ben volentieri perché ritengo Liberi e Uguali con Pietro Grasso in assoluto la formazione politica che porta avanti le stesse battaglie civili del mio Movimento: lotta alla povertà, sostegno alle fasce più povere e deboli della popolazione, cancellazione del Job act e tutela dei diritti dei lavoratori, l’accoglienza dei migranti (giusta e nel rispetto delle regole e della dignità umana), Ius soli, Unioni civili, testamento di fine vita, una giustizia giusta, riforma vera della scuola contro la nefasta cosiddetta buona scuola.

Da questo breve elenco si capisce il perché della mia candidatura con Liberi e Uguali.

Solo a questo partito potevo dare la mia disponibilità.

Per continuare, dentro il Parlamento, insieme a Liberi e Uguali, un comune impegno civile, umanitario e di giustizia.

Ho scelto un collegio grande e difficile, dove i sondaggi danno paradossalmente vincente un candidato ad oggi ancora fantasma.

Il collegio di Cosenza sembra infatti vedere favorito il candidato del Movimento 5 Stelle, il cui nome e volto ancora oggi nessuno conosce!

Vince un candidato al momento ancora sconosciuto, un fantasma appunto!

Un fatto surreale a conferma del fallimento della politica e dell’ondata populista che sta per travolgere il nostro Paese.

E proprio per fermare questa deriva(almeno in Calabria) che mi candido in questo grande e difficile collegio cosentino dove sono convinto avrò il consenso e la fiducia della gente.

Chiederò e sono certo che avrò il voto per ribaltare ogni pronostico e ottenere una vittoria, che sarebbe certamente clamorosa, ma che considero possibile e come l’inizio di un riscatto dell’intera Calabria.

Sono, del resto, da una vita, abituato a combattere le battaglie più difficili e spesso anche impopolari. La stima e la fiducia dei cosentini e dei calabresi (e non solo) nei mie confronti, per quello che rappresento da sempre, sono la mia forza sociale e popolare.

Questo mi fa essere assai fiducioso per l’esito finale di questa importante competizione elettorale. Lo dico con umiltà, ma sono convinto di riuscire a vincere questa nuova straordinaria battaglia. Spero di farcela per la nostra Calabria e per il Paese”

Nemmeno il tempo di un amen e Corbelli è passato dalla candidatura al senato a quella della Camera.

Anche alla Camera Corbelli dice “Faremo un’impresa storica, fermeremo l’ondata populista, conquistando il collegio di Cosenza e ottenendo con Liberi e Uguali, il partito più serio, autorevole, affidabile e credibile del panorama italiano, uno straordinario successo in tutta la Regione e sono certo nel resto del Paese, con la fiducia e il sostegno degli elettori ed elettrici della nostra regione e del Paese”.

Perché non ascoltate il consigliere regionale Aieta?.

Mercoledì, 24 Gennaio 2018 18:46 Pubblicato in Alto Tirreno

Il Consigliere regionale Pino Aieta ha trovato la soluzione per i 3.500 ex percettori di mobilità in deroga e la propone.

Una sorta di uovo di colombo!

Basta che la regione trovi i soldi ed è fatto.

Ma non per soli 6 mesi, meglio per un anno

Tanto i comuni hanno bisogno di loro e sicuramente troveranno modo di utilizzarli

Anzi 3500 sembrano pure pochi per i comuni che non hanno più personale o non riescono a pagarlo.

Aieta spiega «In questi giorni per circa 3.500 ex percettori di mobilità in deroga si sta concludendo il percorso di politiche attive nei Comuni calabresi realizzate secondo quanto previsto dall’accordo sindacale del 2016 e dal bando pubblicato lo scorso marzo 2017 dalla Regione Calabria.

I tirocini nei Comuni – così come confermato da numerosi sindaci – si sono rivelati un’esperienza molto positiva sia per i lavoratori, che una volta superate le criticità relative alla convenzione Inps e quindi ai pagamenti, hanno potuto contare su un’entrata certa e pienamente legale, sia per i Comuni che hanno dato la disponibilità e che hanno valorizzato per 6 mesi i tirocinanti quale manodopera volenterosa e estremamente attiva.

Per questo motivo , ritengo sia opportuno che la Regione Calabria e quindi il presidente della giunta che al momento detiene le deleghe del lavoro, superi le difficoltà di non prorogabilità dei progetti relativi al bando e si attivi per pubblicare un nuovo bando che finanzi i tirocini nei Comuni. 

Auspico, infine, che tale azione sia fatta nel più breve tempo possibile, al fine di ridurre al minimo i tempi di attesa dei lavoratori, troppe volte vittime di procedure burocratiche lente».

La stessa Camusso sarà d’accordo avendo dichiarato recentemente a Cosenza che c’è bisogno di lavoro certo( quale è più certo di quello pubblico?)

Sulla stessa linea Di Natale (PD) che ha dichiarato «L’esperienza dei lavoratori in mobilità in deroga - continua Di Natale - non può essere abbandonata dalle istituzioni che hanno il dovere di intervenire a favore di quanti in questi anni e in questi mesi hanno dato il loro prezioso contributo negli Enti dove hanno prestato servizio».

E quindi suggerisce : «I Consigli Comunali della Provincia di Cosenza adottino atto di indirizzo per chiedere alla Regione Calabria e al Ministero del Lavoro provvedimenti urgenti volti al mantenimento in servizio degli ex percettori della mobilità in deroga».

Basta con i drammi sociali.

Dice Di Natale « Ci troviamo di fronte a padri di famiglia o mamme che hanno adempiuto con spirito di sacrificio ai loro doveri lavorativi. Anche con molti sacrifici, perché ad oggi non sono stati neanche retribuiti».

Di fronte a tali spontanei e sinceri inviti, che non sono certamente figli della attuale paura delle prossime elezioni politiche , è inspiegabile il silenzio di Mario Oliverio e di Giuliano Poletti che peraltro prima di essere Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato Presidente di Legacoop Nazionale, Presidente di Coopfond (fondo per la promozione cooperativa di Legacoop) e Presidente dell'Alleanza delle Cooperative, il coordinamento unitario nazionale costituito dalle organizzazioni di rappresentanza della cooperazione AGCI, Confcooperative e Legacoop.

 

BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy