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Ragazzo accoltella una professoressa di Francesco Gagliardi

Lunedì, 05 Febbraio 2018 08:49 Pubblicato in Italia

Il 7 novembre scorso, cari amici lettori, vi ho raccontato la storia di quella maestra che subì una vile aggressione da parte di un ragazzo di origine albanese.

La storia era vera, non era frutto della mia fantasia.

 

 

Eravamo a Mirandola, un paese della provincia di Modena, tristemente noto perché colpito dal vasto terremoto dello scorso anno, Istituto Professionale “Galileo Galilei”, prima superiore, finito nell’occhio del ciclone per un video postato sul web in cui si vede benissimo un ragazzo di 15 anni che tira con estrema violenza un cestino dei rifiuti alla professoressa di matematica durante l’ora di lezione seduta in cattedra che resta tuttavia immobile.

Se da un lato molti che hanno visto il video si sono indignati per il vile gesto compiuto dal ragazzo, dall’altro lato non c’è stata alcuna reazione, anzi hanno cercato di minimizzare l’accaduto.

Sono dei piccoli episodi insignificanti che si verificano nelle classi scolastiche.

Il ragazzo non voleva colpire l’insegnante e non aveva nessuna intenzione di fare del male.

Ha poi chiesto scusa. In fondo è un ragazzo.

Il vile gesto, però, non è finito qui, ora è al vaglio delle forze dell’ordine..

Del vile gesto ne hanno parlato quasi tutti i giornali.

E Massimo Gramellini sul Corriere della Sera nella sua rubrica “Il Caffè” ha scritto una lettera alla professoressa intitolandola ”La forza del cestino”.

A Gramellini più della bravata del bulletto, lo ha colpito la mancanza di reazione della professoressa.

“Il cestino le rimbalza addosso eppure lei non alza nemmeno la testa, vittima muta e inerte di un oltraggio inaccettabile, ma evidentemente considerato ineluttabile”.

A distanza di pochi mesi la storia si ripete, siamo nel casertano e precisamente a Santa Maria a Vico, Istituto Tecnico Commerciale “Ettore Majorana – Bachelet”, e un ragazzo di 17 anni di Acerra, che frequenta la scuola non lancia il cestino della spazzatura contro la maestra, ma addirittura con un coltello a serramanico la ferisce al volto.

Colpa della professoressa?

Voleva interrogarlo per fargli recuperare una insufficienza.

La ferita ha richiesto 32 punti di sutura.

Ancora la maestra è ricoverata presso l’ospedale di Maddaloni per le cure del caso.

Ma dal letto dell’ospedale non infierisce contro il suo aggressore.

Lo ha già perdonato e chiede addirittura alla sua dirigente scolastica di non infierire contro il ragazzo, il quale si è già pentito del vile gesto e ha chiesto perdono ed è pronto ad espiare le sue colpe.

– Non faccia del male a quel ragazzo – dice la professoressa Franca Di Blasio di 54 anni – madonna mia, non ce l’ho fatta a cambiarlo .

Ho cercato di spingerlo a fare meglio, non ce l’ho fatta –

E considera il gesto scellerato del ragazzo non solo come un fallimento della scuola in generale ma un proprio fallimento.

Sui social sono in tantissimi che, pur apprezzando la sensibilità della professoressa, chiedono una punizione esemplare per il ragazzo.

Gli studenti dell’Istituto hanno condannato l’episodio e hanno espresso alla Professoressa d’Italiano tutto il loro affetto e all’intero Corpo Docente che quotidianamente si prende cura di loro, non solo istruendoli, ma soprattutto educandoli al rispetto delle regole e delle persone.

Così ha scritto il Ministro della Pubblica Istruzione Fedele condannando l’accaduto;- Inaccettabile che uno studente arrivi armato in classe, simili episodi di violenza non dovrebbero mai accadere,

men che meno in un luogo come la scuola, in cui educhiamo le nostre ragazze e i nostri ragazzi al rispetto -.

Dopo aver colpito l’insegnante il ragazzo è scappato ma poi è stato rintracciato dai Carabinieri davanti ad un bar nelle vicinanze della scuola.

Ora il ragazzo, studente al quarto anno, è richiuso nel Centro di accoglienza minorile dei Colli Aminei a Napoli.

A novembre abbiamo registrato il lancio di un cestino, a gennaio lo sfregio al viso con un coltello a serramanico, a marzo cosa dovremmo registrare?

Un bel colpo di pistola per gambizzare il docente che cerca di fare il proprio dovere in classi e luoghi difficili.

Una volta si faceva un gran chiasso e si occupavano le aule scolastiche, ora si ferisce e si sfregia chi cerca di far rispettare le regole.

La scuola è cambiata, e come é cambiata! In peggio.

Napoli senza legge. Ma ora parte la rivolta

Domenica, 04 Febbraio 2018 19:50 Pubblicato in Italia

Risse continue in pieno giorno, sporcizia, marciapiedi divelti, bancarelle abusive che entrano fin sulle scale dei portoni dei palazzi.

Una situazione esplosiva in corso Novara.

Da anni, il tratto compreso tra la Stazione Centrale e via Firenze è preda di un indicibile degrado.

Condizioni igieniche precarie, miasmi ed esalazioni per i bisogni espletati in pubblica piazza fanno da cornice a una delle porte d'ingresso della città.

Triste biglietto da visita per chi scende dal treno.

A pochi giorni dal blitz della polizia locale a Porta Nolana, che in 24 ore ha liberato l'area da abusivismo, spaccio e prostituzione, scoppia la rivolta di residenti e commercianti anche sul lato opposto di piazza Garibaldi.

Dopo aver raccolto decine di firme, proprietari e negozianti hanno deciso di dire basta.

Mercoledì hanno inviato un esposto-denuncia in Questura e ai vigili e diffidato il Comune e la IV Municipalità, chiedendo lo sgombero del suk abusivo di corso Novara e la riqualificazione della strada.
All'appello hanno risposto tutti, dai residenti ai titolari di uffici e negozi, dagli studi professionali al supermercato cinese.

«Ci sentiamo in pericolo scrivono .

Da anni, ormai, ci sono immigrati che occupano abusivamente il suolo pubblico, vendendo la merce direttamente sui marciapiedi.

Più di una volta si sono verificate risse.

Difficile affittare uffici e abitazioni in questa situazione».

Difficile persino rientrare a casa, visto che il mercato abusivo «occupa interamente i marciapiedi, compresi gli ingressi dei palazzi, della banca e degli esercizi commerciali».

Ma non finisce qui.

Tra i civici 3 e 5 il marciapiedi risulta divelto per quasi 2 metri, in prossimità dei cassonetti dei rifiuti.

Di fronte, fino a qualche mese fa si trovava lo stazionamento dell'Alibus, poi spostato in piazza.

Ancora oggi è luogo di passaggio di migliaia di turisti e viaggiatori.

C'è, poi, un risvolto di ordine pubblico.

Perché i sanpietrini staccati che giacciono in strada non contribuiscono certo ad abbassare il rischio che qualcuno, in caso di rissa, possa farsi ancora più male.

I residenti si sono rivolti all'assessorato alla Mobilità, segnalando «lo stato di dissesto, pericoloso per la viabilità, indecoroso per i frequentatori della zona e dannoso per l'immagine della città». Eppure, la zona ha grandi potenzialità, accresciute dopo la riqualificazione di piazza Garibaldi.

Nel giro di pochi metri, si trovano una filiale di banca, hotel, supermercati, caffè e profumerie.
Un anno fa, quando si istituì la rotatoria di corso Meridionale, per snellire il traffico, la Municipalità sollecitò il restyling anche di corso Novara, nell'ambito della risistemazione di piazza Garibaldi da parte di Grandi Stazioni.

Ma non è ancora avvenuto.(DaIlmattino)

E’ stata una notte movimentata quella di ieri a Cimitile.

Cimitile è un comune italiano di 7 172 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania.

L’ha vissuta un 40enne che si è visto piombare nella sua abitazione una ladra durante la notte.

E' successo in via Croce quando il padrone di casa ha scoperto Violeta Novaco, serba senza fissa dimora, che dopo aver sfondato una finestra, era intenta a portare via preziosi e circa 350 euro in contanti.

La donna ha aggredito e ha colpito l'uomo che è finito a terra.

Nel frattempo qualcuno ha avvisato i carabinieri dell’aliquota radiomobile di Nola che sono riusciti a bloccare la donna.

La vittima, che ha potuto recuperare soldi e preziosi, è stato medicato per contusioni multiple mentre la donna è finita nel carcere femminile di Pozzuoli.

La stessa Violeta Novaco il primo giugno 2015 era stata Arrestata insieme Mitrovic Mira di 34 anni per un furto a Frignano

Sono le stesse Nomadi che erano state precedentemente arrestate a Poggiomarino sempre per un furto

Ora noi dobbiamo anche darle da mangiare.

Perché non lo stato italiano non la manda in Serbia per essere lì giudicata e condannata?

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