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Amanteani: Attenzione Pino Aieta vi distrae!

Lunedì, 05 Febbraio 2018 13:44 Pubblicato in Primo Piano

Faccio una premessa. Conosco Pino Aieta da quando era sindaco di Cetraro e so che ha sempre difeso gli interessi della sua città .

Cosa che non posso dire, tantomeno con la stessa intensità, per molti i politici di Amantea.

Ora mentre la sanità amanteana sta morendo, lui che da Amantea ha avuto bei voti ,distrae ( caso mai non fosse stata già di per sè distratta) la società e la parapolitica proponendo : «Convochiamo gli Stati generali del Tirreno cosentino»

E tutto perché secondo lui : «È il momento di trovare una soluzione alla crisi profonda dell’area»

Dice, infatti, Giuseppe Aieta «Subito dopo le elezioni, per evitare che si possa speculare sulla proposta, è necessario convocare gli Stati Generali del Tirreno cosentino al fine di porre rimedio alla crisi profonda certificata dagli impietosi dati Istat che relegano la Calabria all’ultimo posto in termini di occupazione e il Tirreno cosentino come l’area di crisi più preoccupante falcidiata dallo smantellamento di presidii industriali che avevano rappresentato negli anni un argine alla disoccupazione dilagante».

Poi il consigliere regionale del Pd continua sostenendo «Archiviata la fase industriale non si è stati in grado di sostituirla con un’alternativa credibile che desse opportunità ai giovani così come agli uomini e alle donne espulsi dal mondo del lavoro.

Eppure il Tirreno cosentino offre attrattori turistici unici e irripetibili mai considerati nelle politiche di sviluppo, se non da isolate misure che, però, non hanno prodotto alcun beneficio perché sganciate da una visione che tenesse conto dei punti di forza e dei punti di debolezza di questo territorio.

È una storia lunga quella del Tirreno testimoniata da ciò che la natura ci ha consegnato: Isola di Dino, Arcomagno, Isola di Cirella, Scogliera dei Rizzi, Acque termali.

Per non parlare di ciò che gli uomini, in un passato ormai remoto, hanno costruito: Torre Talao, parchi archeologici, Centri Storici, Chiese. Su tutto spicca l’opera del più illustre dei calabresi, San Francesco di Paola, con il suo suggestivo Santuario. 

Con il mare che accompagna e bagna ogni località in attesa di essere guarito da un progetto finalmente serio che tenga conto dell’entroterra e non solo dei depuratori».

Infine conclude evidenziando che «È il momento di mettere insieme sindaci, imprenditori, organizzazioni sindacali, associazioni, parroci, uomini e donne giovani e meno giovani perché al centro della giusta rivendicazione vi siano le persone, ovvero la società insediata, di un territorio capace di gestire e difendere la propria bellezza».

Caro Aieta , questo è il discorso di chi ha una buona sanità e la tutela della salute ed il lavoro che ne derivano.

Prima di ogni cosa qui in questa parte di tirreno ( Amantea e sud tirreno) abbiamo bisogno ALMENO della casa della Salute e non di chi sta rubando al nostro poliambulatorio tutto quanto è possibile “rubare”, mentre tutti sono distratti o fanno finta di non vedere, sia la politica, sia la magistratura.

Concludo.

La colpa comunque è della nostra politica ( e della nostra società) vergognosamente inerte e silente. Ed il PD non è certamente estraneo a questa grave situazione ! .

«Continua ad oltranza lo sciopero della totalità delle lavoratrici e lavoratori dipendenti del Consorzio di Bonifica ex Valle Lao di Scalea.

Le maestranze da ieri hanno incrociato le braccia rivendicando in primo luogo il la corresponsione di ben nove mesi di salari e stipendi e non solo».

E' quanto fa sapere il segretario generale della Flai-Cgil di Castrovillari, Silvano Lanciano.

I lavoratori che aderiscono alla Flai-Cgil fanno sapere, insieme al sindacalista Lanciano, che lo sciopero proseguirà ad oltranza, fino a quando non saranno state corrisposte le mensilità arretrate ad operai ed impiegati della bonifica.

Il sindacato aggiunge «Nessun dipendente infatti è disposto a riprendere l’attività lavorativa senza che prima gli siano state corrisposte le retribuzioni come in diritto. La Flai-Cgil di Castrovillari esprime grande preoccupazione per la condizione di paralisi ed asfissia del Consorzio di Scalea, aggravata dalla mala gestione di ben tre commissari straordinari, che non hanno fatto altro che accelerare inesorabilmente il declino, e stigmatizza le politiche attendiste della Giunta Regionale della Calabria e la paralisi ormai conclamata del Dipartimento Agricoltura».

Sulla situazione del Consorzio di bonifica ex Valle Lao, interviene anche il consigliere regionale Fausto Orsomarso interviene bollandola come: «Un ennesimo fallimento calabrese».

E Fausto Orsomarso richiama la responsabilità di Mario Oliverio che segue non ha girato al Consorzio i soldi per pagare gli stipendi delle sessanta famiglie, fra operai acquaioli e impiegati amministrativi e tecnici, e delle oltre trecento famiglie di lavoratori idraulico forestali.

Poi conclude : “Per tale ragione invito fermamente il Governatore Mario Oliverio e il delegato all’Agricoltura Mauro d'Acri ad intervenire quanto prima dando risposte concrete a chi da tempo non ne riceve e che si vede negare il proprio futuro e quello delle loro famiglie”.

La colpa sarebbe di Oliverio e della regione perché probabilmente il Consorzio di Scalea sarebbe è l'unico, degli 11 consorzi della Calabria, ad essere stato commissariato dalla Giunta, per cui sarebbe evidente la responsabilità della Regione in rapporto ai risultati sconfortanti di tre commissari che si sono susseguiti alla guida dell'Ente consortile.

La verità è che se il consorzio fosse stata una azienda privata sarebbe fallita da tempo.

Ed è fortissimo il rischio che l’ex Valle Lao, tra breve, possa essere sciolto.

Di chi la colpa, se succede ?

Difficile dirlo.

Ma temiamo che sarà solo il primo di una lunga serie di enti pubblici!

Poi toccherà all’Italia!

….continua…..

Lamezia Terme – In esecuzione alla sentenza emessa dal Tribunale di Catanzaro, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro, del Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro e del Gruppo Carabinieri di Lamezia Terme, hanno proceduto alla confisca dei seguenti beni di proprietà o riconducibile a Salvatore Mazzei, 62 anni di Lamezia Terme.

Si tratta di 26 società; 67 fabbricati; 176 appezzamenti di terreno; 13 autocarri; 5 autovetture; 10 macchine operatrici per cantiere; 1 motociclo.

L'odierna confisca, è stata preceduta da un sequestro richiesto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro - Dottor Nicola Gratteri e coordinata dall'Aggiunto Giovanni Bombardieri, nell'ambito di una precisa strategia investigativa, finalizzata alla sottrazione di beni riconducibili a soggetti ritenuti collegati, o contigui, ad organizzazioni di 'ndrangheta.

L'indagine, avviata nell'anno 2011, inizialmente dalla Procura di Lamezia Terme, successivamente trasferita per competenza territoriale, alla Procura di Catanzaro, ha permesso di ricostruire, attraverso una diligente e minuziosa indagine, un patrimonio illecitamente acquisito pari a 200 milioni di Euro.

L'attenta analisi dei dati acquisiti ha permesso di accertare una rilevante sproporzione tra i redditi dichiari ed il flusso di denaro realmente introitato da parte del Mazzei e del Nucleo familiare.

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