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Il voto di Amantea “incazzata”. Dati e considerazioni
Lunedì, 05 Marzo 2018 22:17 Pubblicato in PoliticaCi sono volute quasi le 11.00 per avere i dati di tutte le sezioni.
I dati di una di esse, infatti, sono giunti con estrema lentezza.
Almeno rispetto alle altre sezioni cittadine.
Ma sono dati che confermano la grande “incazzatura” degli amanteani.
Simili, questa volta, gli amanteani agli altri meridionali .
Una incazzatura che fa diventare primo partito ad Amantea il M5s.
Il M5s, infatti, alla Camera ottiene 3484 voti su 7398 voti utili( al netto delle schede bianche e nulle).
Sempre il M5s, al Senato, ottiene 3184 voti su 6710 voti utili( al netto delle schede bianche e nulle).
Subito dopo il Centro destra che alla camera ottiene 2472 su 7398 voti utili( al netto delle schede bianche e nulle).
Al senato , invece, il Centro destra ottiene 2175 voti su 6710 voti utili( al netto delle schede bianche e nulle).
Al terzo posto il Centro sinistra che alla camera prende 1.086 voti su 7398 voti utili( al netto delle schede bianche e nulle).
Al senato, invece, il Centro sinistra ottiene 1026 voti su 6710 voti utili( al netto delle schede bianche e nulle).
Ed è da questi primi dati che emerge la prima considerazione politica.
Il M5s ed il centro destra alla camera prendono circa 300 voti in più che al senato ( 3484-3184 il M5s ) e (2474-2175 il Centro destra).
Al contrario il centro sinistra prende solo 60 voti in più (1086 – 1026).
Sembra cioè evidente che il voto giovanile si sia orientato verso il M5s ed il centro destra.
M andiamo avanti.
Forza Italia alla camera ha preso 1626 voti mentre al senato ha preso 1357 voti.
Il PD invece alla Camera ha preso 916 voti ed al Senato 896 voti.
Anche questi dati confermano la staticità del PD che non è riuscito ad intercettare il voto giovanile.
La principale sorpresa comunque è stata sicuramente quella che il voto del PD è stato nettamente inferiore alle attese.
Qualcuno, infatti, si aspettava altissimi risultati considerato che i soli portatori di voti dell’amministrazione comunale ascritti come vicini al PD avevano ottenuto risultati elettorali individuali tali da far pensare almeno ad un risultato triplo rispetto a quello realmente ottenuto.
Quasi come se o non siamo stati richiesti i voti o la incazzatura espressa comprenda anche l’amministrazione comunale.
Non ci azzardiamo, ovviamente, sul campo minato della ascrizione dei politici locali ai gruppi politici che si sono presentati.
Nella foto Morra ( a destra) il primo eletto ad Amantea
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L’Italia “sgama” il PD e il web umilia Renzi e la sinistra.
Lunedì, 05 Marzo 2018 21:30 Pubblicato in ItaliaElezioni, il crollo del Pd e di Matteo Renzi è al centro della satira del web.
Con lui anche la Boldrini e Fedeli nel mirino per aver perso la sfida uninominale.
Il popolo del web non perdona.
“Fa sorridere un fotomontaggio della Pietà di Donatello, dove si vede un morente Renzi sorretto da Maria Elena Boschi.
Entrambi si ritroveranno al Parlamento, ma da sconfitti.
E che dire del leader del Pd con la valigia in mano mentre, in fiorentino, si lascia scappare: "Maremma maiala si torna a casa".
Più fine invece la foto che ritrae il segretario dem a fianco di un enorme "Ciao", il noto motorino diventato per l'occasione un "ciaone".
E sempre Renzi è il protagonista di un altro fotomontaggio, dove l'ex premier viene ritratto come se fosse un senzatetto che chiede l'elemosina, cartello in mano e volto rattristato.
Sul cartello un messaggio: "Cerco lavoro, no voucher, no jobs act".
Per Valeria Fedeli, invece, un richiamo a quell'errore diventato ormai famoso: "Pensavo che andava più meglio", si legge in un fotomontaggio che si fa beffe dell'ex ministro dell'istruzione.
Chiaro richiamo alle due politiche sul lavoro emanate dal governo guidato dallo stesso (ex) sindaco di Firenze.
Ma la satira su web si è scatenata anche sulla Boldrini e su Luigi di Maio.
La prima, sconfitta nel suo collegio uninominale, è stata più volte vittima dell'ironia della Rete, in alcuni casi anche in maniera aggressiva.
Su Di Maio, invece, gli utenti giocano sulla poca esperienza di governo.
In un "meme" apparso su Facebook si vede il candidato premier del M5S mentre fa una ricerca su google: "Cosa fa il presidente del consiglio".
Ma davvero tutta la colpa è di Renzi?
Chi si ricorda del giovane e rampante sindaco di Firenze, quello che sfidava la vecchia politica, deciso a farne una volta per tutte tabula rasa?
Colui che doveva chiudere definitivamente con la seconda repubblica e accompagnarci nella terza?
Quel giovane di belle speranze che dalla sua Leopolda tuonava contro i vecchi colonnelli della politica, quell’audace ragazzo che, in un’Italia nauseata dagli scandali di un berlusconismo ormai al tramonto, prometteva di demolire a picconate i vecchi schemi del gioco politico semplicemente non c’è più.
Renzi si è infilato in un cul de sac che ha usato l’arma delle parole e dei selfie ed oggi, una volta che si è adagiato sui morbidi e comodi divanetti dei salotti del potere, lo troviamo stanco, fiacco, imbolsito, imborghesito,
teorico predicatore del bene, bulletto che non accetta alcuna critica al suo operato, faraonico di amici e auto.
Non esce più in bicicletta.
Oggi tutti gli danno addosso, tutti lo accusano di aver distrutto il PD mentre, invece, ne ha semplicemente mostrato i veri e profondi limiti , trovati i quali, forse, non può che rinascere.
Ma senza di lui, oramai bruciato.
La lega non ha una sezione ad Amantea!
Eppure ha preso poco meno della metà dei voti del PD.
Come può essere? Chi gli ha dato tutti questi voti?
Ed ecco una possibile verità!
“ Ci siamo incontrati .
Volevamo mandare un segnale alla politica locale!”
“A chi?” chiedo.
“Un attimo” è stata la risposta, ve lo dico dopo.
“Allora vi siete incontrati, ed avete deciso ….”.
“Ascoltate. I voti li abbiamo noi e tutti li usano. Se ne vantano, come se , noi, fossimo i loro sudditi, i loro “bravi”, i loro “scherani”.
Ma siamo fortemente incazzati.
E così abbiamo deciso di dare “loro” una lezione.
Non voteremo M5s per non confonderci con tutti gli altri che, come noi, sono incazzati per come vanno e cose in Italia, in Calabria e ad Amantea.
Non possiamo votare PD per non passare come i fessi di turno, quelli che “ gli altri, hanno prebende e posti e noi glieli difendiamo”.
Ed il PD è il primo responsabile di come va la Calabria e la nostra Amantea!
Non possiamo votare Forza Italia , cioè Gentile, per non fare sentire importanti i suoi portatori di voti, i politici che hanno già ottenuto o che hanno chiesto di ottenere”.
Alza la mano per invitarmi a non fare domande.
“Non possiamo votare i partiti che rischiano di non arrivare al 3 %.
Allora la lega ci è sembrata la scelta obbligata.
Forse non abbiamo fatto lo sforzo necessario e che pur potevamo fare. Ma è un inizio”.
Alza di nuovo la mano per bloccare la domande che mi legge nella mente, poi continua, ma non mi faccio fregare.
“A chi volevate mandare il messaggio?”.
“ A chi è di sinistra ed a votato destra.
A chi ha il governo del comune ma lo gestisce come un negozio, senza capire che sta per fallire.
A chi, dalla sera alla mattina, passa da un lato all’altro dello schieramento politico.
A chi non ha voti ma se li vanta.
A chi vive in un mondo dorato e non capisce i problemi della gente. Ora basta.
Parlo di …………., e di…………….., e di……………, e di……………….”