
Redazione TirrenoNews
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Grave intimidazione ai danni della Ditta Perrone, incendiati nove autobus
Venerdì, 23 Marzo 2018 14:41 Pubblicato in CalabriaNove automezzi della ditta Perrone Bus di Fagnano Castello, sono stati seriamente danneggiati da diversi incendi.
I mezzi sono stati infatti dati alle fiamme, nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, da ignoti, in alcune aree dove vengono abitualmente parcheggiati, a Sant’Agata d’Esaro, San Sosti e Fagnano Castello.
La Perrone Bus, che svolge la sua attività nel territorio cosentino, sono stati dati alle fiamme tra Sant’Agata d’Esaro, San Sosti e Fagnano Castello.
I danni per l’azienda sono ingenti.
Sul caso indagano i carabinieri, che hanno già ascoltato diverse persone e non escludono alcuna pista.
Il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, venuto a conoscenza del vile attentato subito nel corso della notte dall’azienda Perrone Bus di Fagnano Castello che ha provocato la distruzione di diversi autobus, ha immediatamente contattato telefonicamente l’amministratore dell’azienda, Luigi Perrone, per esprimere a lui, a tutto il personale dipendente e alle loro famiglie la propria solidarietà e vicinanza. “Ancora una volta – ha detto Oliverio – si tenta di colpire un’azienda sana ed operosa della nostra regione, punto di riferimento occupazionale e vanto dell’intero comprensorio dell’Esaro-Fullone”.
“Per quanto ci riguarda faremo, come governo regionale, tutto quanto e’ nelle nostre possibilita’ e competenze affinche’ siano ripristinati al piu’ presto i servizi di linea e sanate tutte le criticita’ al fine di superare il comprensibile e momentaneo disagio dell’utenza interessata.
Sono sicuro – conclude il presidente della Regione – che le forze dell’ordine, che stanno gia’ operando per individuare i colpevoli e che ringrazio per il lavoro prezioso che svolgono quotidianamente, consegneranno al piu’ presto gli autori di questo infame gesto alle autorita’ giudiziarie competenti”.
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Due rumeni lanciano sassi e bottiglie contro le auto. Arrestati
Venerdì, 23 Marzo 2018 13:49 Pubblicato in CosenzaI due rumeni sono stati rintracciati dopo ricerche prolungate.
Avevano più volte violate la misura del divieto di dimora rendendosi irreperibili per giorni
Rende. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Carabinieri Rende diretti dal capitano Maieli, unitamente ai
militari di Lamezia Terme hanno tratto in arresto, un 30enne e un 31enne entrambi di nazionalità rumena.
Dopo prolungate ricerche, i carabinieri hanno notificato ai due uomini, già sottoposti alla misura del divieto di dimora in Acri e resisi irreperibili da 10 giorni, l’ordine restrittivo quale aggravamento della misura in atto per le continue violazioni agli obblighi impostigli.
Il provvedimento scaturisce dal reato di violenza, resistenza, minaccia a Pubblico Ufficiale e lesioni personali commesso dai due uomini in Acri il 6 marzo scorso: in evidente stato di ebbrezza, avevano prima molestato i passanti e gli automobilisti mettendosi in mezzo la strada e lanciando sassi e bottiglie in vetro contro le malcapitate vittime e successivamente aggredito i militari intervenuti sul posto cagionandogli lesioni.
Gli arrestati, al termine delle formalità di rito sono stati tradotti presso la casa circondariale di Catanzaro.
Tansi ci da ragione per le onde anomale, ma dimentica il ciclone
Giovedì, 22 Marzo 2018 21:49 Pubblicato in CronacaNon per vanto, ma leggere che Tansi oggi afferma anche lui quello che noi avevamo detto ieri alle 15 circa nel nostro articolo dal titolo “Le esplosioni dello Stromboli non c’entrano con la fortissima mareggiata in corso”, ci fa molto piacere, anche perché in questo modo possiamo smentire gli stupidi che hanno letto l’articolo e da buoni ignoranti lo hanno votato con un solo asterisco!( non se la prendano!)
Ma ecco cosa ha dichiarato stamattina Giovedì, 22 Marzo 2018 "Sui social network si stanno diffondendo idiozie riguardo a una presunta "onda anomala" legata ad attività dello Stromboli o del Marsili, quale causa delle mareggiate di stamattina.
Niente di più falso.
Si tratta di una "normalissima" mareggiata, più intensa del solito, legata a condizioni meteo". Il direttore della protezione civile Calabria Carlo Tansi smentisce categoricamente le voci che si stanno diffondendo da quando ieri una forte mareggiata si è abbattuta sulla costa tirrenica, flagellando interi territori.
La situazione più critica si è registrata proprio a Gizzeria Lido e a Nocera Terinese, dove diverse persone sono rimaste bloccate in auto, nelle proprie abitazioni e negli esercizi commerciali, rendendo necessario l'intervento dei vigili del fuoco con la collaborazione di tutte le altre forze dell'ordine.
"La situazione sta rientrando" ha affermato questa mattina Tansi a il Lametino.it mentre le squadre sono ancora sul posto per la conta dei danni.
"Pur essendoci vento forte, le criticità stanno rientrando, ma alcune zone risultano ancora allagate, con problemi su fiumi e torrenti". Come aveva già spiegato il capo della Protezione civile, si è trattata di una situazione già preannunciata dai bollettini meteo dei giorni precedenti, smentendo le tante voci che si stanno susseguendo in queste ore. Il fenomeno si sarebbe infatti verificato per i forti venti di burrasca al largo del Tirreno che hanno provocato il susseguirsi di onde più lunghe del dovuto.
"Si tratta di fenomeni ciclici - ha precisato sulla pagina facebook della Protezione Civile - che si ripetono ad intervalli di tempo relativamente ampi: molti ricorderanno le violente mareggiate che hanno colpito la Calabria negli anno 70 e 80 - ben più violente di quelle verificatesi stamattina - e quelle verificatesi circa 10 anni fa".
Due punti interrogativi si impongono: ? ?
Il primo è relativo alla affermazione che “situazione già preannunciata dai bollettini meteo dei giorni precedenti”
Se fosse qualche PM dovrebbe indagare sul fatto che i sindaci od i commissari prefettizi od i responsabili comunali delle protezioni civili non hanno segnalato il pericolo alle popolazioni interessate ed a rischio.
Il secondo è la sottovalutazione del fatto che un tempo le spiagge erano molto più ampie e che le onde stemperavano la loro forza percorrendole
Basta come ha fatto il pur bravo Tansi affermare che “Il fenomeno si sarebbe infatti verificato per i forti venti di burrasca al largo del Tirreno che hanno provocato il susseguirsi di onde più lunghe del dovuto” dimenticando di parlare del vero ciclone che ha colpito la nostra Calabria?
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