Amantea è una città antica, misteriosa e strana.
Un città dove il venticello spira in direzione alternata, talora dalle colline verso il mare e talaltra dal mare verso le colline.
Ed ogni tanto il venticello è sbarazzino e senza direzione.
Un venticello che scompiglia chi e quanto incontra.
Un po’ come l’Uomo Ragno che compare e scompare e si muove da nord verso sud e da est verso ovest. E viceversa.
Un uomo ragno vivo e tangibile, che diffonde e fa nascere sorrisi.
Apparentemente misterioso.
Lo si ammanta di mistero .
Ma in realtà ormai pochi sono coloro che non sanno chi sia.
Una persona simpatica, sempre, che si mostra spesso con queste sue qualità umane, sociali e culturali.
Un uomo che sa giocare!
Eccome se da giocare!
Non solo con gli amici ed i clienti , ma, come in questo, caso anche con l’intera Amantea .
Una persona di intensa intelligenza e dal sorriso sornione.
Da conoscere.
Non vogliamo dirvi chi è.
Si perderebbe il fascino di questa simpatica storia.
Ed Amantea perderebbe non tanto e solo una su attrattiva, ma parte della sua immagine di città che sorride.
Sarà lui stesso, se e quando lo vorrà, a dirvi chi sia.
E per molti non sarà una sorpresa .
Una cosa sembra certa ed è quella che l’uomo ragno sarà il vero elemento di attrazione del carnevale amanteano, quest’anno senza carri o quasi.
Eccolo a San Bernardino nelle belle foto di Tiziano Grillo!
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Cronaca
Recita la canzone di Max Pezzali: “hanno ucciso l'Uomo Ragno chi sia stato non si sa
forse quelli della mala forse la pubblicità
hanno ucciso l'Uomo Ragno non si sa neanche il perché
avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè”
E le note di “Hanno ucciso l'Uomo Ragno” stamattina venivano fischiettate e canticchiate da diversi amanteani.
Il motivo è semplice.
Viaggiano nell’etere le prime foto dell’agitatore culturale che spara foto dell’uomo ragno che si agita in tutta la città.
Sono foto di pose plastiche copiate sostanzialmente dai fumetti o dai film del’uomo ragno.
Foto che hanno come scenario vari luoghi della città.
Tra queste l’obelisco di Piazza cappuccini e la gradinata della Chiesa matrice.
E tutti a chiedersi chi si nasconde dietro la maschera dell’eroe dei fumetti.
Noi lo sappiamo ma siamo stati chiesti di non riferirlo.
E’ un uomo fantasioso che ama questa città.
Ma perché questo travestimento?.
Per gioco, per divertimento.
Ma forse anche per lanciare un segnale a chi pensa di governare il paese con le proprie scelte anche sul carnevale.
Un messaggio che vuole ricordare che carnevale significa gioco, scherzo, ebbrezza ed esaltazione entusiastica, passaggio al vecchio al nuovo ma anche espiazione ed esorcismo della morte.
Questo felice interprete delle feste dionisiache vuole segnalare agli amanteani la nuova figura del re del carnevale.
Vuole segnalare che la vita è breve e va vissuta intensamente , giocosamente.
Cogliamolo questo segnale e facciamolo nostro.
Non soltanto forma, allora, ma sostanza.
Carnevale significa semplicemente riscoprire il fanciullo giocoso e sorridente che si trova in ognuno di noi.
Grazie Uomo Ragno, chiunque tu sia sei vita per Amantea e gli amanteani.
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