Una forte mareggiata ha imperversato sul Tirreno cosentino già ieri giorno 11 settembre ed anche oggi.
Nella serata di ieri la casetta del lido dell’Hotel Santa Maria era stata danneggiata dalle onde e quel poco che ne restava era pendulo sulla spiaggia.
Stamattina non c’era più nulla e sulla sabbia si vedevano pezzi di legname.
Ma stamattina , alla luce del sole, non stavano bene nemmeno gli altri lidi.
Lo si può vedere dalle foto.
Anche qual che barca danneggiata.
Ma quello che ci sorprende è quanta spiaggia sembra sia venuta meno.
Decine di migliaia di mc di sabbia rubati dalle onde.
Alcune migliaia finite alla imboccatura del porto ancora una volta chiuso.
Una maledizione.
Come quella di Tutankhamon.
La maledizione che colpisce tutti i porti della città, da chiunque costruiti in qualunque epoca realizzati.
Peraltro le mareggiate hanno messo a dura prova quello che resta delle scogliere amanteane, ormai rimaste a nudo, e che si stanno dimostrando sempre meno idonee a tutelare le spiagge ed i beni su esse insistenti.
Valuti l’amministrazione comunale, non se, ma solo come documentare la gravità della situazione chiedendo finanziamenti idonei.
Una sola cosa positiva e che riteniamo sia da segnalare .
Ed è quella che il lungomare continua a resistere alle onde, svolgendo egregiamente il lavoro al quale è stato deputato.
Uno dei pochi, visti i danni che i marosi hanno fatto ad altri lungomare non idonei come il nostro.
Come non ricordare il progettista l’ingegnere Giuseppe Sposato!
Appena finita la mareggiata potremo fare un migliore e più completo resoconto.
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Primo Piano
Il 5 gennaio 2017 la capitaneria di Porto di Vibo valentia ha emanato la ordinanza n 2 /2017 con la quale vieta l’ingresso e l’uscita del porto turistico di Amantea a qualunque tipologia di unità navale.
Con la medesima ordinanza dispone che il comune di Amantea esponga la ordinanza in luogo visibile agli utenti per tutta la durata della sua efficacia.
La durata è fissata “ fino a successiva e diversa disposizione”.
Praticamente ad libitum.
Ovviamente la capitaneria di Vibo dispone la revoca contestuale della ordinanza n 13/2016 del 23 maggio 2016 con la quale venne disposta la riapertura del porto stesso.
E comunque, in quel caso, il pescaggio massimo delle unità navali ammesse era stato stabilito in un massimo di 2 metri sia in entrata che in uscita
In sostanza il porto è rimasto aperto sei mesi da giugno a dicembre 2016.
La capitaneria aveva ricevuto dal comune la nota del 4 gennaio con la quale era stato riferito che a seguito delle recenti mareggiate la imboccatura del porto non era più sicura alla navigazione.
Continua così la antica e mai doma maledizione dell’insabbiamento dei porti di Amantea
Si insabbiò il porto dell’Oliva richiamato da Al Idrisi, quello nel Catocastro di cui ebbe a parlare il prof Scmith, quello della Calavecchia.
Una storia di insabbiamenti che hanno creato sempre problemi alla città.
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Cronaca
Fuori il mare è agitato ma le acque del porto di Amantea sono calmissime, piatte e le imbarcazioni sono immobili e ferme.
I pesci scivolano nelle acque limpide, ignari delle vicende del mondo che sta loro intorno.
Nel porto solo gli addetti alla sua guardiania.
E’ domenica e siamo verso la fine di aprile.
La primavera è entrata pienamente ma le acque antistanti il porto sono vuote di imbarcazioni.
Lo sarebbero anche se il mare fosse calmo.
Il porto, infatti, è chiuso ormai da tempo.
E la ditta incaricata sta rimuovendo con difficoltà la quantità immane di sabbia che vi era entrata raggiungendo il terzo imbarcadero ed impedendo a tutte le imbarcazioni di navigare nel fronteggiante e blu mar Tirreno.
La sabbia dragata viene spostata verso l’imboccatura per essere poi trasportata con i camion verso sud a ricostituire la spiaggia ormai inesistente.
Un vero e proprio muro di sabbia.
I sogni di un grande porto sono naufragati.
E resta la sola nuda e cruda verità di un porto che si insabbia e per il cui uso occorre stare costantemente a ripulirne la imboccatura.
Una sorta di fabbrica di sabbia.
E tutto, magari, solo perchè manca il braccio trasverso, una carenza,figlia di una scelta illogica che costa sopperire una o più volte all’anno e che aumenta le tariffe per le imbarcazioni.
Ma tant’è , pur insoddisfacente, almeno Amantea ha un porticciolo!
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Primo Piano
La Capitaneria di Porto di Vibo Valentia ha chiuso il Porto di Amantea a tutte le imbarcazioni presenti.
Il provvedimento è stato adottato dal Comandante in II C.C. (CP) Fabio SERAFINO per conto delComandante C.F. (CP) Antonio LO GIUDICE.
A richiedere l’emanazione dell’ordinanza il locale ufficio marittimo di Amantea in considerazione dei bassi fondali presenti all’ingresso/uscita nel porto.
E’ stata la stessa amministrazione comunale, successivamente, a confermare le condizioni esposte dalla Guardia Costiera di Amantea diretta dal m. llo De Caria
Le ragioni della ordinanza sono state, quindi, individuate nello scarsissimo pescaggio della bocca di ingresso che già nei giorni corsi impediva l’accesso delle imbarcazioni di maggiore stazza presenti nel porto ( pescherecci) e nella necessità di garantire la incolumità pubblica e la sicurezza della navigazione
La Capitaneria con una propria ordinanza n 51/ 2013 aveva fissato in metri 1 il pescaggio massimo , comprese le eventuali derive, delle unità in transito
In conseguenza fino a successiva disposizione e con decorrenza immediata, giusta ordinanza n 48/2014 , resta vietato l’ingresso/ uscita dal porto turistico di Amantea a qualunque tipologia di unità navale.
Per l’Amministrazione Comunale di Amantea un'altra brutta tegola.
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