
Il gruppo Consiliare Insieme per la Città, costituito da Sante Mazzei, Concetta Veltri e Miriam Bruno sembra sappiano chi sarà il “petalo profumato” che si staccherà da quello che resta della Rosa Arcobaleno.
A dispetto, cioè, della dichiarata coesione di quanto resta della attuale scarna maggioranza, la minoranza è, più che convinta, certa che sta per cadere un nuovo petalo, anzi, forse più di uno.
La storia di Amantea dura da millenni ed è destinata a durare altri millenni.
E questo perché la città sa sopravvivere ad ogni avversità, ad ogni invasore, ad ogni attacco, ad ogni assedio.
Mille le ragioni secondo la minoranza.
La prima è che la Sindaca è sola, distinta e distante dalla “ Città reale “.
La prova, sempre secondo il gruppo Insieme per la città, sarebbe intravvedibile nella “totale assenza di cittadini alla trasmissione televisiva di RAI 3 nella quale si sono ritrovati in pochi intimi della giunta e qualche dipendente per dovere di servizio”.
Invero, supponiamo ci siano ben altre prove!
La seconda, sempre secondo il gruppo Insieme per la città, è che la esperienza amministrativa( della giunta Sabatino) è la peggiore di sempre, per la Città di Amantea ed ormai volge al termine.
La prova sarebbe che l’amministrazione comunale attuale, ormai all’angolo ed in attesa del pugno del KO si sbracci ed in compostamente ed il suo sindaco Monica Sabatino attacchi tutti e tutto, “Tempo ed Arone in primis, rei di esser dissenzienti e critici verso la sua amministrazione”
“Il sintomo evidente del malessere e della paura che hanno ormai sopraffatto la Sindaca, timorosa di lasciare l’amata poltrona- dice Insieme perla città- sono l’arroganza, la prepotenza, la prevaricazione”
Ed a dimostrazione ricorda che l’amministrazione comunale “ addirittura si appresta a varare un nuovo piano del traffico cittadino senza sentire la necessità di informare, i commercianti, le forze produttive ed i consiglieri di minoranza che rappresentano in Consiglio Comunale la stragrande maggioranza della Città”
Ma anche “loro” dimenticano i cittadini, cioè , quelli che alla fine pagano il prezzo delle scelte politiche.
Della serie #spare lu citrulu…..#
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Cronaca
Na mullichella a chissu, na mullichella a chillu e lu pane è finitu.
Insomma il sistema dei trasporti pubblici calabresi non solo è una “fracoma” sotto il profilo organizzativo e dell’equilibrio distributivo sul territorio ma è pieno di debiti, in particolare dopo il “recupero” alla regione delle ferrovie della Calabria prima finanziate dal governo.
Ed allora?
Allora la regione deve correre sai ripari e recuperare qualche euro.
Come ?
Semplice , togliendo le tessere di libera circolazione per gli ultrasettantenni
Le corse allora da ora in poi sono solo a pagamento.
Lo ha stabilito la legge regionale 56 del dicembre 2013 che ha di fatto abolito questa opportunità per gli anziani.
A Cosenza quindi, il personale a bordo dei mezzi dell'AMACO dovrà effettuare le verifiche e non saranno ritenute valide eventuali tessere di libera circolazione rilasciate antecedentemente l'entrata in vigore della legge regionale.
Un problema per molti ultrasettantenni che saranno limitati nella circolazione in città per l'alto costo delle corse.
Nessun problema invece ad Amantea.
Da noi le tessere di libera circolazione non sono mai esistite ed i pensionati che devono andare al distretto sanitario ci devono andare con la propria od altrui auto. A pagamento!
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Calabria