
Il personale del Corpo Forestale dello Stato di Trebisacce e Oriolo ha posto sotto sequestro in località “Pennino” del Comune di Amendolara un’area di 5000mq al cui interno è stata rinvenuta una discarica di rifiuti di vario genere (ingombranti, pneumatici, indifferenziati, materiale elettronico ecc).
Tale materiale in minima parte era raccolto in quattro cassoni scarrabili, ma per la maggior parte era deposto in modo incontrollato e indistinto in vari cumuli all’interno del sito.
L’area, di proprietà è nella disponibilità del Comune di Amendolara ed al cui interno si è calcolato un quantitativo di circa 300 mc di rifiuti
L’area è sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, ed è ubicata proprio sulla sponda sinistra del torrente “Straface”.
Nei primi mesi del 2013, nell’area oggetto del sequestro, sono iniziati i lavori di allestimento di un centro di raccolta dei rifiuti, oggetto di finanziamento pubblico.
La struttura ancora non è andata in esercizio, ma dalle indagini effettuate è emerso che già da una anno è utilizzata dal Comune a supporto della raccolta dei r.s.u. che l’ente effettua con propri mezzi ed operai.
Da diversi mesi l’area è divenuta il luogo in cui vengono scaricati grossi quantitativi di rifiuti provenienti dal territorio comunale, senza peraltro minimamente rispettare i requisiti tecnico-gestionali previsti dalle norme che disciplinano la materia.
Lo stato igienico-sanitario e di degrado dell’area, oltre alle violazioni di legge riscontrate in materia di gestione dei rifiuti, ha indotto il personale forestale ad operare un sequestro preventivo d’urgenza.
Dopo i primi accertamenti in ordine all’individuazione dei colpevoli, sono al vaglio della Procura della Repubblica di Castrovillari gli elementi acquisiti da cui, per adesso, emergerebbe la responsabilità di almeno due persone dell’ente comunale.
Giacomo Girolamo Casanova (Venezia, 2 aprile 1725 – Dux, odierna Duchcov, 4 giugno 1798) è stato un avventuriero, scrittore, poeta, alchimista, diplomatico, filosofo e agente segreto italiano, cittadino della Repubblica di Venezia.
Di lui resta una produzione letteraria molto vasta
ma viene principalmente ricordato come avventuriero e come colui che fece del proprio nome il sinonimo di seduttore e libertino. A questa fama di grande conquistatore di donne contribuì verosimilmente la sua opera più importante: Histoire de ma vie (Storia della mia vita), in cui l'autore descrive, con la massima franchezza, le sue avventure, i suoi viaggi e i suoi innumerevoli incontri galanti.
Giovedì 27 ottobre 2016, alle ore 17:00, si terrà presso Villa Rendano (via Triglio, 21 – Cosenza), la presentazione della mostra “Casanova tra Italia e Francia” (ottobre-novembre 2016).
L’evento, organizzato dal Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria, in collaborazione con l’Alliance Française di Cosenza e la Fondazione Attilio e Elena Giuliani, avrà inizio con i saluti istituzionali di Francesco Altimari, Direttore del Dipartimento LISE (UNICAL), Irene Mossuto, Presidente Alliance Française di Cosenza e Walter Pellegrini, Direttore del “Progetto Villa Rendano”.
Seguiranno gli interventi di Roberto Musì, autore del libro Casanova in Calabria, e di Domenico D’Oria, dell’Alliance Française di Bari.
Martedì 29 novembre 2016, alle ore 16:30, si proseguirà con l’incontro su “Casanova nella letteratura e nel cinema: dal romanzo di Catherine Rihoit, La nuit de Varennes ou l’Impossible n’est pas français, al film di Ettore Scola, “Il mondo nuovo”
La moglie di Cosimo Donato guidava la gang in sua assenza facendo da tramite tra il marito e gli altri componenti del sodalizio.
Detenzione e porto di armi clandestine, acquisto, spendita e introduzione di banconote false, truffe, furti e ricettazione.
Questi ed altri i reati contestati ad un gruppo di persone accusate di far parte di un'associazione a delinquere. Dalle indagini sarebbe emerso anche un articolato contesto di spaccio di stupefacenti.
I carabinieri del comando provinciale di Cosenza si sono mossi all’alba a carico nei comuni di Firmo, Lungro, Spezzano Albanese e Cetraro, eseguendo numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emesse dal gip del tribunale di Castrovillari, su richiesta del procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla.
Le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Castrovillari, durate circa un anno, hanno consentito di acquisire elementi di prova circa l'esistenza di un'associazione per delinquere incentrata sulla famiglia Donato, facente capo al noto Cosimo Donato, attualmente in carcere con l'accusa di aver partecipato al triplice omicidio in cui perse la vita il piccolo Cocò Campolongo, ucciso insieme al nonno e alla convivente del nonno, a Cassano Ionio.
Tra gli arrestati c'è anche la moglie del Donato, accusata di aver assunto un ruolo di vertice nell'associazione, facendo da tramite tra il marito e gli altri componenti del sodalizio criminale. I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10,30 al comando provinciale dei carabinieri di Cosenza, alla presenza del procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla.