
L’area è stata falsamente classificata al fine di eseguire il taglio.
40 ettari di bosco di alto fusto di castagno e specie quercine in fase di utilizzazione nel territorio e di proprietà del Comune di Bocchigliero sono stati posti sotto sequestro dal personale del Comando Stazione Forestale di Rossano in località “Basilicò”.
10 le persone indagate a cui sono a vario titolo contestati i reati che vanno dall’abuso d’ufficio, al falso ideologico e materiale in atto pubblico, alla turbativa d’asta, alla truffa aggravata ai danni della Regione Calabria, alla indebita percezioni di erogazioni a danno dello Stato.
E’ quanto è emerso dalle indagini che hanno riguardato il bosco oggetto del sequestro per il quale il Comune di Bocchigliero partecipando ad un bando regionale per la concessione di un finanziamento nell’ambito del PSR 2007/2013 “Accrescimento del valore economico delle Foreste” ha ottenuto dalla Regione Calabria un finanziamento regionale di € 137.000 ovvero il 60% dell’importo complessivo.
Dagli esiti delle indagini è emerso che il bosco Basilicò sarebbe stato falsamente classificato come un lotto boschivo governato a ceduo in modo tale da poter effettuare il taglio presentando una semplice S.C.I.A. (dichiarazione certificata di inizio attività) anziché richiedere l’autorizzazione da parte della Regione Calabria.
Dopo accurati accertamenti ed acquisizioni di documentazione e da ripetuti accertamenti effettuati sulla superficie boschiva è stato appurato che il bosco in questione è caratterizzato da una fustaia e pertanto soggetto a relativa progettazione ed autorizzazione da parte dell’organismo preposto della Regione Calabria.
Si è inoltre accertato il conseguimento di un acconto di migliaia di euro proveniente dal finanziamento in questione avvenuto nel 2015 quando ancora i lavori non erano ancora stati appaltati.
Il personale del Corpo Forestale ha inoltre constatato che le lavorazioni boschive sono state aggiudicate ad una ditta edile di San Giovanni in Fiore la cui natura non prevede assolutamente tale tipo di lavori , ditta che in parte ha subappaltato ad altra ditta dello stesso Comune.
Le attività di indagini, rientrano tra quelle disposte a difesa dell’ambiente e per tutela del patrimonio pubblico dal Procuratore Capo della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla. COSENZA 2 dicembre 2016 .
L’ Associazione "Musica contro le mafie" si prepara ad inaugurare una nuova stagione di impegno e memoria attraverso la realizzazione della manifestazione “5 Giorni di Musica contro le Mafie” che animerà la parte antica della città di Cosenza dal 13 al 17 dicembre, scenario di incontri, dibattiti, proiezioni, mostre, concerti, showcase atti a mettere in risalto il potere della musica come strumento di condivisione e di sensibilizzazione. Quest'anno, in occasione delle 7^ edizione l’organizzazione presenta non solo lo storico Premio, ma una manifestazione di più ampio respiro capace di coinvolgere giovani e adulti in vari momenti di riflessione e di richiamo alla responsabilità ed all'impegno personale, ed in cui autori e musicisti saranno testimoni di un messaggio di cittadinanza attiva e consapevole.
Il programma ufficiale della manifestazione sarà presentato nel corso di una conferenza stampa il 13 dicembre a cui prenderà parte anche Dario Brunori in qualità di testimonial. Seguirà un programma ricco di appuntamenti rivolti a tutta la cittadinanza che vivrà a pieno le bellezze di “Cosenza Vecchia” anche palcoscenico nazionale delle finali del Premio a cui partecipano dieci artisti provenienti da ogni parte d'Italia per aggiudicarsi l'ambitissimo premio che li porterà sul palco della Casa del Jazz di Roma e di Casa Sanremo. A conclusione della manifestazione – il 17 dicembre - sul palco del Teatro Morelli si terrà un grande evento finale, un concerto unico allestito per la città di Cosenza in cui si esibiranno tre artisti che hanno aderito sin da subito al progetto “Musica contro le Mafie”: Fabrizio Moro, Ghemon ed Eman che - pur essendo artisticamente molto diversi - producono e propongono al loro pubblico, testi importanti carichi di un forte carattere sociale in equilibrio tra il coraggio della denuncia e la forza della proposta. Il concerto sarà un’importante momento conclusivo delle attività della 5 giorni: la musica si trasforma in impegno educativo e sociale, diventa una voce che può graffiare le ingiustizie e le disuguaglianze, combattere l'indifferenza della gente, ogni paura e timore, portando in superficie le cose belle unendo forma e contenuto, bene e bello.
I biglietti per partecipare al concerto sono già disponibili a Cosenza presso la biglietteria autorizzata Inprimafila ed il Caffè Telesio.
La manifestazione rientra tra gli eventi storicizzati, promossi e finanziati dalla Regione Calabria a valere sul fondo cultura 2016.
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Ci dicono che se vince il si il “nuovo” senato sarà costituito da 100 nominati.
5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica, 74 consiglieri regionali eletti dai singoli Consigli regionali e 21 sindaci anch’essi eletti ognuno dal proprio Consiglio regionale di riferimento.
La Calabria esprimerà un solo sindaco.
Probabile che sia Reggio Calabria.
Basta una normucola che orienti , magari, verso le città metropolitane.
Ma potrebbe essere anche Catanzaro.
Anche in questo caso basta una normucola che orienti , magari, verso il capoluogo di regione.
Insomma Cosenza resterebbe comunque esclusa
Ed allora ecco la pensata.
Basta la “città unica” costituita da Cosenza, Rende e Castrolibero.
Sarebbe , così, la seconda città in Calabria per numero di abitanti, potrebbe diventare perfino città metropolitana.
Ma ecco immediate le reazioni dei baroni della Politica:
Leggiamo, infatti, sui giornali che “ Iprimi ad uscire contro l’iniziativa sono stati Orlandino Greco, che ritiene di controllare il territorio di Castrolibero (così come Sandro Principe a Rende), e Guccione che è l’espressione della peggiore politica dominante in Calabria fatta di ipocrisie, ignoranza, affarismo e falso moralismo”
Da tutt’altra parte Mario Occhiuto il quale apprendendo sulla stampa di una proposta di legge che starebbero preparando al riguardo i tre consiglieri regionali Orlandino Greco, Carlo Guccione e Franco Sergio dichiara . “L’iniziativa fa paura”.e poi aggiunge che la “norma già prevede un referendum tra i cittadini dei centri urbani interessati da tenersi successivamente alle deliberazioni dei Consigli comunali, mentre i tre consiglieri regionali” ne sollecitano un altro “preventivo” Insomma giusto per imbrogliare la questione e rinviarla alle calende greche.
Caspita quanto vale una fascia da sindaco?
O si tratta della attesa immunità?