
La Procura di Cosenza ha chiuso le indagini nei confronti dell'ex presidente del Consorzio "Valle Crati", Maximiliano Granata, indagato per corruzione elettorale assieme all'imprenditore Francesco Gallo.
Granata (difeso dagli avvocati Gianluca Garritano e Angelo Pugliese), secondo le indagini - coordinate dal procuratore aggiunto Marisa Manzini con la super visione del procuratore capo Mario Spagnuolo - è accusato non solo di voto di scambio ma anche di abuso d'ufficio.
Nello specifico all'ex presidente viene contestato di aver «compiuto atti contrari ai doveri di ufficio» procurando «a Francesco Gallo un ingiusto vantaggio patrimoniale costituito nel disporre -, a spese della pubblica amministrazione, che subiva un danno» - che i dipendenti di Ecologia Oggi procedessero allo spazzamento di luoghi privati nella disponibilità di Francesco Gallo.
Secondo l'accusa sarebbero stati eseguiti interventi di pulizia presso abitazioni private, utilizzando strutture e mezzi del "Valle Crati", in cambio di voti. Per gli inquirenti tutto ciò potrebbe essere stato messo in piedi per favorire l'elezione nel consiglio comunale di Cosenza di Vincenzo Granata, fratello del presidente del Consorzio, e candidato in una delle liste a sostegno del sindaco riconfermato Mario Occhiuto. Vincenzo Granata è stato poi effettivamente eletto.
Adesso sia Granata che Gallo (difeso dall'avvocato Andrea Trevisan) hanno venti giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere ai magistrati di essere sentiti”.
Un quattordicenne di nome Federico Feraco è morto oggi a Corigliano Calabro cadendo dalla bicicletta e battendo la testa.
Il ragazzino, secondo i primi rilievi dei carabinieri della locale Compagnia, potrebbe avere perso l'equilibrio a causa di una buca sull'asfalto ed è caduto battendo violentemente la testa.
E' stato un automobilista di passaggio a notare il corpo del ragazzino riverso a terra, sulla strada, accanto alla sua bici.
Sul posto sono intervenuti i medici del 118 ma per il ragazzino non c'è stato niente da fare.
Una conferma della dinamica è venuta anche dal medico legale che con la prima ispezione cadaverica ha riscontrato ferite compatibili con la caduta accidentale.(ansa)
Qualcun’altro, invece, parla di un’auto killer che avrebbe investito in pieno centro urbano l’adolescente e si sarebbe dato alla fuga.
È accaduto nel pomeriggio di oggi nella centralissima Via Nazionale.
Secondo talune testimonianze pare si tratti di un’auto di colore chiaro.
Indagano i carabinieri che stanno reperendo le prime testimonianze nella speranza qualcuno abbia visto qualcosa.
E lavorano anche sul fronte dell’acquisizione di immagini magari di telecamere piazzate dai commercianti del posto.
La morte è una cosa terribile, in particolare quella che porta via giovani e bambini.
Terribile, soprattutto, per chi resta , per i parenti, per gli amici.
Ieri abbiamo ricevuto una telefonata da amici di Andrea Arcuri ( alcuni erano comuni) , uno dei quali ci ha contestato la nostra affermazione che la vecchia Panda da lui guidata abbia invaso l’altra corsia.
Sono dichiarazioni da noi raccolte direttamente dai protagonisti ed invero sorrette dalle immagini dell’evento.
Ora ci viene detto che l’altra protagonista, cioè la ragazza che viaggiava sulla panda, avrebbe riferito ai suoi amici una diversa versione.
Non ci è stata nemmeno riferita ma prendiamo e diamo atto che c’è un’altra versione di questo maledetto incidente.
Quello che ci ha sorpreso è che si ha timore che la nostra versione potrebbe orientare gli investigatori in una direzione errata.
Da qui la sollecitazione a dare atto dell’ esistenza di un’altra versione dei fatti ( per noi sconosciuta) ed a lasciare alla Polizia Stradale la ricostruzione dell’incidente.
Non c’è nessun dubbio che saranno gli investigatori a ricostruire i fatti ed i giudici a valutarli.
A noi solo il “dovere” di raccontare , purtroppo, anche cose tristi come queste.
Per il momento, comprendendo il dolore per il terribile evento, passiamo anche sopra alle inaccettabili offese che uno solo ci ha postato e ci riserviamo di valutarle dopo l’esito della causa.
Andrea RIP. Le nostre sono piccole cose!
Foto da Iacchitè