
COSENZA – «A seguito della mia diffida urgente dei giorni scorsi, il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Raffaele Mauro, ha sospeso le procedure per l’affidamento della responsabilità di 14 unità operative complesse, in quanto prive della preventiva autorizzazione del commissario ad acta, nello specifico obbligatoria».
Ne dà notizia, in una nota stampa, il deputato M5s Francesco Sapia, della commissione Sanità, che aggiunge: «Mauro si è reso conto del suo grave errore, che in assenza della mia attività di vigilanza avrebbe determinato ben 14 nuovi primari, in totale violazione delle norme del Piano di rientro.
Adesso tocca al commissario Scura disporre l’immediata revoca delle relative delibere».
«Dalla prima delle due risposte del direttore generale dell’Asp di Cosenza alla mia diffida, ho appreso che per via di “cause esogene” lì richiamate il bilancio aziendale sarebbe addirittura in buon equilibrio economico».
«Pertanto – prosegue il deputato 5stelle – Mauro provveda alla tempestiva e stavolta vera riattivazione degli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce, che è prioritaria.
Piuttosto che spendere soldi per moltiplicare il numero dei primari dell’Asp di Cosenza, si impegnino i quattrini disponibili per rispettare le sentenze definitive della magistratura amministrativa, che finora sono rimaste lettera morta per responsabilità politiche del governatore Mario Oliverio e per volontà dello stesso Mauro e del commissario Massimo Scura».
«Non mi è sfuggita – conclude Sapia – la vicenda della nomina dei nuovi, si fa per dire, direttori dei distretti sanitari dell’Asp di Cosenza, su cui ho subito presentato un esposto alla Procura ordinaria e della Corte dei conti.
Ritengo inammissibili le giustificazioni rese in proposito da Mauro, cui chiedo di tornare indietro in ossequio alle regole del caso.
Diversamente, farò guerra nelle più alte sedi istituzionali».(Ansa)
27 agosto 2018
Riceviamo e pubblichiamo
“ Fareambiente Calabria in questo giorno di lutto si associa al sentimento di umana compassione per i tragici eventi del Raganello.
Idealmente, dichiara l’Avv. Antonio Iaconetti Coordinatore Regionale di Fare Ambiente, siamo con quel soccorritore che
abbracciato dalle esili braccia di Chiara che ha appena salvato dalle acque del Raganello, per esprimere tutto il dolore e la vicinanza alla comunità di Civita e alle famiglie che anche questa volta in questa tragica giornata agostana, hanno dovuto subire la perdita dei loro cari.
Con la natura non si scherza, continua Iaconetti, l’incuria, le leggerezze e le mancate precauzioni anche in questo caso, come sul ponte di Genova, non lasciano spazio ad improvvisazioni e imprudenze.
Il rispetto dell’ambiente richiama anche ad un approccio responsabile a chi ad esso si avvicina per goderne la bellezza del Creato.
Bisogna averne cura e riguardo , siamo stanchi di assistere a siffatti eventi tragici che hanno colpito in questi giorni il nostro paese.
Tragedie evitabili, conclude Iaconetti, se ognuno di noi, ed ognuno per quanto di sua competenza avesse prestato la dovuta diligenza, e più rispetto umana.
La natura e le sue bellezze, meritano un approccio più attento e responsabile soprattutto in tutte quelle manifestazioni che coinvolgono le attività dell’uomo, inteso sia come singolo che come collettività.
Resp. Claudio Campanozzi
Ufficio Stampa Fare Ambiente Calabria Cosenza 23 agosto 2018
COSENZA 23 agosto 2018 – Scoperte e sequestrate dai militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Rossano e Corigliano, collaborate dalle Stazioni di Acri, Castrovillari e Cosenza strutture edilizie abusive all’interno di alcuni stabilimenti balneari di Rossano Scalo, in area sottoposta a vincolo paesaggistico.
I militari intervenuti tra il lungomare Momena e Sant’Angelo nel comune di Corigliano Rossano (CS) hanno controllato cinque stabilimenti, sotto la direzione del P.M. di turno Dott. Mauro Gallone, Sostituto presso la Procura della Repubblica di Castrovillari diretta dal Dott. Eugenio Facciolla.
Gli operatori hanno dapprima verificato le autorizzazioni riguardo la disciplina degli scarichi unitamente a tutto ciò che è stato installato nell’area oggetto delle concessioni demaniali.
Nelle verifiche, cui ha collaborato la locale P.M., sono state riscontrati diversi illeciti: un titolare di concessione per pedalò e windsurf aveva anche ombrelloni e sdraio, per altri si è riscontrata la realizzazione abusiva piattaforme in cemento armato, altri manufatti all’interno dei lidi che erano stati realizzati senza alcuna autorizzazione edilizia e paesaggistica.
L’attività, ha portato al momento al sequestro di plessi abusivi, di alcuni WC ed a deferire all’Autorità Giudiziaria, legali rappresentanti titolari delle concessioni di parte degli stabilimenti balneari, per violazione alle normative edilizie, paesaggistiche ed ambientali.
Sono in corso, anche accertamenti di eventuali responsabilità in seno all’Ente Locale.
Dopo l’operazione dello scorso giugno denominata “Flumen Luto” riguardante l’alluvione del 2015, proseguono i controlli dei carabinieri forestali per il contrasto alle violazioni in danno dell’ambiente e al demanio marittimo, al fine di tutelare e preservare gli habitat di particolare pregio naturalistico delle zone litoranee dell’arco ionico cosentino.