
Corigliano Rossano. Una donna di nazionalità rumena è stata arrestata nel primo pomeriggio di ieri.
La signora, residente a e dedita all’attività di meretricio è stata ammanettata dopo aver aggredito un poliziotto.
L’aggressione si è consumata dopo che una pattuglia della Polstrada di Corigliano Rossano impegnata nei servizi di vigilanza stradale intensificati dal Comandante del locale distaccamento Giovanni Matalone in occasione dell’esodo estivo, nei pressi dello svincolo di Schiavonea sulla statale 106 ha fermato un veicolo.
Un’auto di immatricolazione bulgara condotta da M. D. rumeno domiciliato a Schiavonea, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti di polizia.
Durante la fase del controllo F.D.G. anche lei nota alle forze dell’ordine si trovava sulla statale intenta a prostituirsi e senza farsi notare si è avvicinata velocemente e con molta disinvoltura al veicolo tanto da non destare l’attenzione della pattuglia impegnata nel controllo del veicolo.
Approfittando del suo passare inosservata è riuscita ad a colpite da dietro uno dei Centauri ed a sferrargli alle spalle un pugno colpendolo alla nuca, procurandogli ferite guaribili in sette giorni.
Nemmeno 3 mesi fa, giorno 8 maggio, sono stati individuati i dirigenti chiamati a svolgere le funzioni provvisorie di reggenza delle Aziende sanitarie e ospedaliere calabresi, in base alle disposizioni del Decreto sulla sanità varato dal Consiglio dei ministri che si è riunito a Reggio Calabria poco prima di Pasqua e diventato operativo lo scorso 30 aprile.
Si tratta di Amalia Maria Carmela De Luca (Azienda sanitaria provinciale Catanzaro), Sergio Diego (Asp Cosenza), Maria Pompea Bernadi (Asp Crotone), Elisabetta Rosa Tripodi (Asp Vibo), Adelaide Marsico (Azienda ospedaliera Cosenza), Francesco Araniti (Grande ospedale Metropolitano Reggio), Giuseppe Giuliano (Azienda ospedaliero Universitaria Mater Domini).
Oggi 8 agosto le dimissioni del reggente dell'Asp di Cosenza, Sergio Diego
Ne parla Guccione che sostiene che la sanità in Calabria è ormai allo sbando.
Poi continua sostenendo che Diego “Ha addirittura rassegnato l'incarico, lasciando senza alcun governo la più grande Asp della Calabria, già da mesi senza una guida e con un manager che garantiva a malapena l'ordinaria amministrazione.
Una situazione insostenibile per i cittadini alla ricerca di cure.
L'azienda sanitaria provinciale è tra le più grandi d'Italia per estensione geografica e complessità orografica, con oltre 750mila abitanti e un bilancio di oltre un miliardo di euro che serve a gestire l'assistenza territoriale, tre ospedali Spoke in cui lavorano quasi seimila dipendenti che hanno un'età media di circa 55 anni.
Nel caos è tutta la regione.
A oggi solo due commissari su nove aziende hanno accettato l'incarico e firmato i contratti all'Azienda ospedaliera di Cosenza e in quella di Catanzaro.
La misura è colma.
Il Governo nazionale ha gettato la sanità calabrese in un punto di non ritorno, la situazione è ormai di una grande emergenza, non è più garantito il diritto costituzionale alla salute.
Carlo Guccione
I furti risultano in calo nella provincia di Cosenza: è questo il positivo dato che emerge dall’analisi dei dati Istat relativi ai reati verificatisi in Italia.
L’istituto statistico mette tali dati a disposizione sul proprio sito Internet ufficiale e per quel che riguarda i furti, appunto, si evince un trend positivo per quel che riguarda la provincia cosentina.
Furti diminuiti di oltre 2.000 unità nell'arco di 3 anni
Nel 2014 si sono registrati, a Cosenza, 10.328 furti, cifra che è calata in modo importante nel 2017, ovvero l’ultimo anno relativamente a cui l’istituto statistico mette a disposizione dei dati ufficiali: in tale anno, infatti, gli episodi sono stati inferiori di oltre 2.000 unità.
Sicuramente le cifre non possono essere definite incoraggianti, dal momento che 8.201 furti annui non sono di certo pochi, tuttavia l’auspicio è che la diminuzione di questi reati trovi conferma nel prossimo futuro.
Detto questo, le statistiche fornite da Istat consentono di rispondere a un’ulteriore quesito: quali sono i furti più ricorrenti a Cosenza?
I furti più ricorrenti: quelli di auto e quelli in abitazione
Considerando come riferimento l’ultimo anno, ovvero il 2017, due tipologie di reato si contendono il primo posto con una differenza davvero esigua, ovvero furti in abitazione e furti di autovetture.
Nello specifico i furti in abitazione si sono verificati in 1.259 occasioni, mentre i furti di autovetture 1.263.
Sicuramente si tratta di cifre rilevanti, di conseguenza per preservare la sicurezza di questi beni è necessario, a Cosenza proprio come in altre zone d’Italia, proteggere sia la propria casa che la propria vettura.
La necessità di adeguate contromisure
Per entrambe le esigenze di sicurezza le opportunità non mancano affatto: oggi gli antifurti satellitari consentono di localizzare molto agevolmente la propria vettura a seguito di un furto, oltre a questo sono state introdotte diverse tecnologie di ultima generazione le quali, peraltro, non hanno affatto un costo eccessivo.
Il discorso è analogo per quel che riguarda le abitazioni: proteggere i beni immobiliari con dei sistemi d’avanguardia è molto importante e con una spesa accessibile ci si può mettere al riparo da brutti episodi.
Ovviamente la sicurezza domestica dipende anche da altri fattori riguardanti l’immobile, si pensi ad esempio all’affidabilità delle porte blindate: la grande maggioranza dei furti si verifica proprio perché vengono forzate le porte d’ingresso delle case, di conseguenza tali elementi sono davvero cruciali sul piano della sicurezza ed è quindi il caso di sceglierli con la massima accortezza, senza badare oltremodo al risparmio.
Nell’ottica della sicurezza non vanno trascurati neppure i serramenti, dunque è importante scegliere degli infissi che sappiano rivelarsi non solo esteticamente piacevoli e tecnicamente performanti, ma anche molto resistenti: dei modelli molto interessanti in quest’ottica possono senz’altro essere gli infissi in legno, materiale noto per la sua robustezza che è largamente trattato da aziende specializzate quali Punto Sicurezza Casa.
Altre tipologie di furto
Le altre tipologie di furto che si verificano nel cosentino rappresentano decisamente una minoranza: i furti in esercizi commerciali sono stati, nel 2017, 470, i furti con strappo 51, quelli con destrezza 258, quelli di motocicli 55 e via discorrendo.
Alla luce di questo, dunque, è evidente che i cittadini devono prestare attenzione soprattutto alle loro auto e alle loro abitazioni, beni che, come visto, sono presi di mira piuttosto spesso dai malviventi.