accLa vicenda è nota a tantiL'ex sindaco di Castrolibero Greco (difeso dagli avvocati Franco Sammarco e Vincenzo Belvedere) e l'ex vicesindaco Aldo Figliuzzi (difeso da Pasquale Naccarato), sono accusati di voto di scambio.
Stamattina giovedì 2 febbraio davanti al Tribunale del Riesame di Catanzaro si è svolta l'udienza per discutere l'Appello presentato dalla Dda sulla richiesta di arresto a carico del consigliere regionale e di altre persone coinvolte in un'inchiesta su mafia e politica nel Cosentino.
In una ventina di pagine, i magistrati della Procura antimafia ripercorrono le parole dei pentiti, che al gip non erano bastate, da sole, per accordare l'arresto dei politici, che per l'accusa avrebbero barattato soldi e assunzioni con il clan Bruni prima e con i Rango-Zingari poi per le amministrative 2008 e 2013 di Castrolibero.
I legali di Orlandino Greco hanno evidenziato l'inammissibilità dell'appello e le contraddizioni emerse dai racconti dei pentiti.
In particolare, secondo i legali, la versione di Adolfo Foggetti verrebbe smentita da quella poi resa da Daniele Lamanna.
La difesa di Greco ha, inoltre, depositato una memoria difensiva e documentazione attestante la corretta condotta di Greco quando ha ricoperto il ruolo di sindaco di Castrolibero.
Secondo i legali del consigliere regionale «Non esistono riscontri alle dichiarazioni dei pentiti che accusano Orlandino Greco
Il pm della Dda Camillo Falvo ha invece insistito sulla sussistenza dei presupposti dell'arresto, argomentando in modo dettagliato e approfondito i contenuti esposti nell'appello.
La Dda ha poi depositato il ricorso presentato in Cassazione contro la scarcerazione di Esposito.
Il presidente Valea ha rinviato l'udienza al 7 febbraio per la posizione di Prosperoso il cui legale oggi era assente, mentre sugli altri si è riservato la decisione.
Acri. Gli revocano l’accompagnamento ed aggredisce la commissione di invalidità
Un 46enne cosentino è stato fermato (deferimento in stato di libertà) dai carabinieri della Stazione di Acri.
I Carabinieri erano intervenuti presso i locali dell’Asp ove
l’uomo, aveva appena subito una visita medico collegiale
L’uomo di 46 anni era invalido civile con indennità di accompagnamento
La commissione però ha disposto la revoca della indennità di accompagnamento
L’acrese, allora,, si è lasciato andare ad uno sfogo di violenza contro il personale medico della stessa Commissione medico legale delle struttura
Dalla ricostruzione dei fatti operata dai militari è risultato che l’uomo, mediante l’utilizzo delle stampelle, avrebbe anche danneggiato gli arredi di proprietà dell'Azienda sanitaria provinciale.
Tra i sanitari aggrediti invece, solo uno dei medici ha riportato traumi al volto e alla mano sinistra giudicati guaribili in 10 giorni
I reati ascritti all’aggressore sono quelli di lesioni personali aggravate, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio, danneggiamento aggravato di cose esistenti in uffici pubblici e interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di pubblica necessità.
Ecco la affluenza alle urne per fascia demografica:
Comuni fascia "A" n. votanti 880 (su 991) pari al 88,80 %
Comuni fascia "B" n. votanti 280 (su 303) pari al 92,41 %
Comuni fascia "C" n. votanti 198 (su 217) pari al 91,24 %
Comuni fascia "D" n. votanti 145 (su 152) pari al 95,39 %
Comuni fascia "E" n. votanti 100 (su 108) pari al 92,59 %
La coalizione di Iacucci ottiene 14 seggi su 16, con il solo Partito Democratico che si accaparra ben 7 scranni.
A votare non sono stati più i cittadini, ma gli amministratori locali, in base alla legge introdotta da Graziano Delrio.
A entrare in consiglio provinciale in quota Partito Democratico sono:
-il presidente uscente Graziano Di Natale, facente funzioni dopo l’estromissione di Mario Occhiuto, e primo degli eletti con 5527 voti, 1700 più delle scorse elezioni.
-Francesco Gervasi (assessore comunale a Mendicino),
-Franco Pascarelli (consigliere comunale a Cetraro),
-Felice D’Alessandro (sindaco di Rovito),
-Pino Capalbo (consigliere comunale di Acri),
-Ferdinando Nociti (sindaco di Spezzano Albanese) e
Vincenzo Tamburi (sindaco di San Basile).
Tre seggi vanno invece alla lista “Insieme per la Provincia”:
-Lucantonio Nicoletti, consigliere comunale a Bisignano,
-Saverio Audia, consigliere a San Giovanni in Fiore, ma soprattutto
Luca Morrone, consigliere comunale a Cosenza e figlio del consigliere regionale di Forza Italia, Ennio Morrone. Il figlio d’arte è il più votato.
Il sindaco di Fuscaldo Gianfranco Ramundo, entra in Consiglio in quota Italia del Meridionel
Vincenzo Scarcello, consigliere comunale di Rossano, con la casacca di “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”, che fa riferimento a un altro consigliere regionale di centrodestra, Giuseppe Graziano.
Per la lista Cosenza Azzurra ( lista che unisce Forza Italia, Fratelli d’Italia ed il movimento di Fausto orsomarso) entrano
Sergio Del Giudice,Consigliere comunale di Cosenza
Eugenio Aceto, consigliere comunale di Rende