
Nel tardo pomeriggio di avantieri, Agenti della Volante, nell’ambito del piano di contrasto alla criminalità diffusa ha arrestato un cittadino rumeno colto in flagranza di reato per furto con destrezza di un orologio marca Swaroski presso un negozio di preziosi ubicato in centro città.
In particolare dopo un lungo inseguimento, iniziato da Piazza Kennedy, e successivamente proseguito con vari equipaggi delle Volanti, tempestivamente intervenuti sul luogo del delitto, allertati dall’esercente, si riusciva a bloccare la fuga del ladro all’altezza di Viale Mancini.
Gli Agenti della Polizia di Stato a causa della traffico cittadino si ponevano all’inseguimento del malfattore a piedi e riuscendolo a bloccare dopo circa 300 mt., nella circostanza il cittadino romeno opponeva resistenza all’arresto provocando ferito lacero contusa ad uno degli Agenti della Polizia di Stato che senza non poche difficoltà riusciva ad immobilizzarlo grazie all’intervento di altri Colleghi.
Successivamente l’arrestato, presso gli uffici della Questura veniva sottoposto ad accurata perquisizione personale che permetteva il rinvenimento della refurtiva celata nelle parti intime.
Dalla successiva attività investigativa, con l’acquisizione dei filmati della video sorveglianza della gioielleria veniva acclarati ulteriori elementi di reato a carico dell’arrestato.
I carabinieri della stazione di Cosenza Principale hanno arrestato ieri mattina, su ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catanzaro, una coppia di coniugi di 53 e 49 anni, entrambi romeni e già sottoposti alla misura degli arresti domiciliari.
I due stavano infatti scontando una condanna a 5 anni di reclusione per i reati di violenza sessuale su minore, sfruttamento della prostituzione minorile e pedopornografia, commessi a Cosenza tra il 2011 e il 2014, quando furono fermati in quanto, vistisi scoperti, stavano pianificando la fuga.
I due facevano prostituire le proprie tre figlie, allora minorenni.
I carabinieri scoprirono pure che gli incontri con i clienti venivano filmati.
Il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, intervenendo in riferimento all’arresto, su ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catanzaro, di una coppia di coniugi di 53 e 49 anni, entrambi romeni e sottoposti alla misura degli arresti domiciliari dovendo scontare la condanna a 5 anni di reclusione per i reati di violenza sessuale su minore, sfruttamento della prostituzione minorile e pedopornografia, perpetrati a Cosenza ha dichiarato.
“Provo una rabbia incontenibile nell’apprendere che due disgraziatissimi genitori facevano prostituire le proprie figlie minorenni, filmandole e dandole in pasto a chissà quali e quanti fruitori, ma mi dico smarrito quando apprendo che le leggi in vigore nel nostro Paese consentono a simili criminali di beneficiare degli arresti domiciliari.
Non c’è crimine più turpe dello sfruttamento sessuale dei minorenni e ciò a prescindere da qualsiasi giustificazione sociale, economica o di altro genere.
Chi abusa, chi compartecipa all’abuso, chi filma e divulga, alimentando un mercato dalle cifre incontenibili, commette un crimine contro l’umanità debole e indifesa e come tale deve essere punito.
Mi dico schifato – conclude il sociologo – da un garantismo eccessivo, che concedendo benefici ai criminali violenta ulteriormente la sensibilità delle vittime e ciò non può definirsi giustizia”.
Stamattina attraversando Piazza Bilotti ho avuto una sgraditissima sorpresa.
In Piazza ho avvistato cumuli di cartoni, coperte e tende improvvisate, rifugio notturno dei clochard.
In passato dormivano sotto i ponti lontano dalla vista dei cittadini cosentini, ora che il freddo notturno si è attenuato un poco dormono all’aperto.
Piazza Bilotti è diventata così un dormitorio pubblico.
Fino alle ore 11 nessuno ha visto nulla.
Ora il grave problema dei bivacchi si è ripresentato nella sua gravità a pochi metri dai tavolini messi, credo, dall’Amministrazione comunale.
Poi, dopo le 11, qualche cittadino ha segnalato il cumulo di cartoni e la tenda e subito è scattato l’intervento del personale preposto per procedere allo sgombero del materiale ingombrante.