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Stanotte intorno alle due una forte esplosione ha svegliato gli abitanti di Via Caloprese e di Piazza Bilotti.

Una violenta esplosione, probabilmente una bomba ad alto potenziale posizionata all’interno del locale, ha distrutto il Bilotti Cafè e danneggiato i negozi adiacenti e il fabbricato.

Dopo l’esplosione è scoppiato anche un incendio che ha fatto il resto, bruciando tutto quello che si trovava nel locale, spento dai Vigili del Fuoco prontamente accorsi sul posto chiamati dagli abitanti della zona. Si apprende anche che quasi alla stessa ora un altro locale dello stesso proprietario in Via Panebianco sia stato preso di mira dai soliti ignoti.

Carabinieri e Polizia hanno messo in sicurezza l’intera zona facendo evacuare per precauzione e per ragioni di sicurezza gli abitanti del fabbricato danneggiato e bruciacchiato.

C’è da aggiungere che ancora una volta l’esplosione e l’incendio hanno creato panico, sconcerto e paura tra la gente cosentina. Subito Via Caloprese, tra Piazza Bilotti e Piazza Loreto,una delle vie più trafficate di Cosenza, è stata chiusa al traffico, causando gravissimi danni agli automobilisti, per dare la possibilità alle Forze dell’Ordine di effettuare i rilievi al fine di accertare l’origine dell’esplosione.

Dai principali rilievi effettuati non c’è dubbio che si tratta di un grave atto intimidatorio e di una bomba ad alto potenziale posizionata all’interno del locale, da chi e perché ancora non si sa, e fatta brillare a distanza col telecomando.

La zona è stata transennata, nessuno si può avvicinare al luogo del misfatto, però, sin dal mattino, curiosi cittadini sostano imperterriti nelle vicinanze per osservare quello che fanno le Forze dell’Ordine e la Magistratura.

Gli operai addetti alla pulizia stanno rimuovendo i calcinacci, le pietre , i mattoni e le apparecchiature contorte e bruciacchiate scaraventate fuori dal caffè.

Dalle foto che accludo si possono notare i gravi danni subiti dal locale e dal fabbricato.

Una vaschetta dei gelati è stata scaraventata al di là della strada principale.

Di Francesco Gagliardi

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Poste sotto sequestro numerose superfici boscate

Cosenza 15 maggio. Nell’ambito di un’attività d’indagine sugli incendi boschivi, in itinere da parte della Procura della Repubblica di Castrovillari, il Procuratore Capo Eugenio Facciolla e il Sostituto Proc. Flavio Serracchiani hanno emesso un provvedimento di sequestro che riguarda numerose superfici boscate interessate dai roghi della scorsa stagione estiva nel comprensorio dell’Alto Jonio Cosentino.

Il provvedimento, in fase di esecuzione, è stato già in parte eseguito dai Carabinieri Forestali e dai militari delle locali Stazioni Territoriali dell’Arma.

Nei giorni scorsi il provvedimento ha riguardato un bosco di Pino d’Aleppo in Comune di Amendolara, in Contrada Melazzi.

Il bosco sequestrato è stato interessato dalle fiamme nel luglio 2017 e il tempestivo intervento di volontari e dei proprietari ha consentito di evitare che l’evento si propagasse e interessasse una superficie boscata di oltre 2,5 ettari.

I Carabinieri Forestali delle Stazioni di Oriolo e Trebisacce, durante gli accertamenti, rivennero sul posto un ordigno utilizzato per innescare le fiamme.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso per finalità probatorie, per impedire che possano essere apportate modifiche o manomissioni delle tracce e dei luoghi in cui si è consumato l’evento delittuoso.

Il sequestro odierno segue altri tre provvedimenti analoghi che hanno interessato nei giorni scorsi altre tre superfici boscate, per complessivi 37 ettari di pinete di Pino d’Aleppo, situate nel Comune di Albidona.

Infatti in località “Santappico” e “Fontana di Cristali”, sono state sequestrate due superfici boscate dove le fiamme, durate più di una settimana a ridosso di ferragosto dello scorso anno, hanno distrutto oltre 200 ettari di pinete di Pino d’Aleppo, mettendo a rischio l’incolumità di persone e strutture, tanto che si dovette procedere persino ad evacuare un locale dove era in atto un banchetto nuziale.

Anche in località “Torre di Albidona”, sempre in Comune di Albidona, è stato sequestrata una pineta di Pino d’Aleppo interessata il 25 luglio scorso da un incendio boschivo di matrice dolosa, che ha distrutto 7,5 ettari di bosco, mettendo a rischio anche una struttura l’agrituristica del posto.

In alcune delle superfici interessate dagli eventi delittuosi, al momento del sequestro, erano in atto operazioni riconducibili alla progettazione di tagli boschivi.

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Sparano musica ad alto volume

I cittadini si lamentano

E la Polizia d’intesa con la competente Procura della Repubblica mettono i sigilli agli impianti sonori

E di più, sequestrano le attrezzature

Finalmente la legge fa sul serio

Una cosa semplice quando e se si vuole

Basta un fonometro

Per ora è successo a Cosenza dove la Questura ha sottoposto a sequestro le attrezzature e gli strumenti sonori all’interno e nelle pertinenze del Bar “Rox” di Via Nicola Parisio, in pieno centro città.

Spiega la Polizia che il provvedimento, già notificato ai proprietari del locale, si è reso necessario, , dopo le continue lamentele dei cittadini che abitano tra via Parisio e piazza Santa Teresa, esausti dalla movida ad “alto volume” nella zona.

Gli accertamenti fonometrici hanno accertato costantemente nel tempo, il superamento della soglia di normale tollerabilità dei rumori provenienti da alcuni locali posti nella zona predetta, con conseguente violazione della norma del codice penale che tutela le occupazioni ed il riposo delle persone.

Peraltro i responsabili hanno perseverato nella condotta illegale nonostante i precedenti provvedimenti di condanna.

Il procuratore Spagnuolo ha interessato anche il Prefetto ed il Sindaco di Cosenza per l’adozione dei provvedimenti di competenza ai fini del rispetto del cosiddetto decreto Minniti sulla sicurezza delle città, che ha introdotto strumenti volti a rafforzare anche la vivibilità dei territori e la promozione di interventi per il mantenimento del decoro urbano.

Bene.

Ora si estenda lo stesso comportamento in tutta la provincia!

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