
Riceviamo e pubblichiamo:
Cariati 4 settembre 2018 – Il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano (CS) in località “Nica” del comune di Cariati (CS), ha accertato che all’interno delle strutture e le pertinenze dell’ex mattatoio comunale,
ormai in disuso, di proprietà dell'Ente Locale, la presenza di uno stoccaggio di rifiuti indifferenziati sul suolo con altri all’interno di un container.
Nelle aree di pertinenza del plesso, agli occhi dei militari, si è configurata una vera e propria discarica abusiva con circa 40 cassonetti tipo R.S.U. fatiscenti con all’interno accumuli di rifiuti di vario genere, evidentemente presenti da molto tempo, per la presenza di erbe infestanti in superficie.
E’ stata inoltre rilevata la presenza di una ampia e densa macchia, estesa decine di metri quadri di percolato, in prossimità della quale avveniva addirittura la combustione illecita dei rifiuti, evidentemente sprigionando gas e altre sostanze dannose, senza tener conto della salvaguardia della salute e sanità pubblica e dell’ambiente, considerata la particolarità della zona.
Dalle indagini effettuate è stato accertato che l’area e’nella disponibilità delle imprese, proprietaria del container, aggiudicataria dei lavori del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani del territorio di Cariati e della ditta affidataria del pubblico servizio di “pulizia spiaggia e arenile 2018”dello stesso Comune.
In violazione alla normativa ascritta veniva effettuato il sequestro preventivo con finalità probatorie dell’intera area per una superficie di circa 3000mq, contenente le strutture, i cassonetti, il container e la totalità dei rifiuti abbandonati;
Sono stati deferiti in stato di libertà per violazione alla normativa ambientale le imprese coinvolte, tra cui una impresa agricola, non abilitata alla gestione dei rifiuti in quanto non iscritta nell’albo dei gestori ambientali con il legale rappresentante del comune di Cariati in quanto titolare giuridico e di fatto dell’area ex mattatoio comunale.
Il tutto sotto il costante coordinamento del Sostituto Dott. Luigi Spina, P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Dr Eugenio Facciolla, il quale considerato che per giungere al depuratore comunale adiacente, è necessario attraversare l’area in sequestro, ne disponeva la facoltà d’uso esclusivamente per il solo passaggio dell’Impresa che gestisce l’impianto di depurazione.
Decreto Scura sulle assunzioni in sanità: “Cantami o Diva l’ira funesta di Franco Mario Pacenza”!
Nel proemio dell’Iliade è la musa Calliope ad ispirare e narrare i fatti raccontati nel poema; al contrario, nell’altrettanto vasto ed infinito “poema”
della sanità calabrese non c’è bisogno del soprannaturale, non è necessario l’intervento di una Dea per comprendere i motivi della violenta reazione – furia, collera, rabbia, ira – del complice del governatore Oliverio al secolo Franco Mario Pacenza!
Il commissario alla sanità, Massimo Scura, con decreto n.154 del 25 luglio scorso, avente per oggetto “Autorizzazione assunzioni personale aziende Servizio Sanitario Regionale”, non ha autorizzato nessuno dei 14 concorsi di primario già banditi (!) da Raffaele Mauro, alias Faccia di Plastica, Direttore Generale dell’Asp di Cosenza.
Mauro, in maniera irrituale, violando l’iter procedurale che prevede la preventiva autorizzazione del commissario Scura, ha bandito e fatto pubblicare sul Bur e sulla Gazzetta Ufficiale ben 14 concorsi per primario.
Nel dettaglio: “Assistenza Psichiatrica e Dipartimento Territoriale Distretto Valle Crati”; “Cure Palliative e Terapia del Dolore”; “Cure Primarie Distretto Valle Crati”; “Igiene Alimenti e Nutrizione”; “Igiene allevamenti e Produzioni Zootecniche, Area C”; “Direzione SERD Area 1”; “Direzione SERD Area 2”; “Assistenza Psichiatrica e Dipartimento Territoriale Distretto Ionio Nord”; “Consultori Familiari Coordinamento”; “Cure Primarie Distretto Cosenza-Savuto”; “Cure Primarie Distretto Esaro-Pollino”; “Cure Primarie Distretto Ionio Sud”;“Neuropsichiatria Infantile”, e infine “Sviluppo e Governo PDTA”!
L’ira di Franco Mario Pacenza deriva dal fatto che è noto a tutti quanti voti riesce a veicolare un concorso di primario sul territorio dell’Asp e considerata l’imminenza della campagna elettorale per le prossime Regionali è facile immaginare la rabbia di Franco Mario che si è visto sfumare una golosa opportunità di sostenere il suo compare Gerardo Mario Oliverio o chi per lui!
I concorsi banditi in maniera viziata, e comunque già in fase di attribuzione politica, resteranno solo uno specchietto per … gli allocchi!
Iacchitè
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:
“Tra qualche mese si ripeterà la prassi abominevole del “voto” antidemocratico che eleggerà consiglieri e presidente della Provincia di Cosenza.
Voteranno solo i primi consiglieri comunali.
Come sempre, se la cantano, se la suonano e se la ballano, da soli.
Ci chiediamo cosa abbia fatto durante il suo mandato il Presidente Franco Iacucci (PD).
Assolutamente nulla.
Lo dichiara l'ufficio comunicazioni istituzionali della comunità politica del Movimento NOI.
Anzi, per essere precisi, ha fatto chiudere l’unico Museo di proprietà e gestione della Provincia di Cosenza, il MaM, Museo delle Arti e dei Mestieri che si trova sul Corso Telesio, nella Città Storica.
Non solo, ha anche cacciato dal MaM una grande professionista, Anna Cipparrone, successivamente chiamata in Commissione Ministeriale per i Musei.
Questo è Franco Iacucci.
Il presidente uscente della Provincia di Cosenza, ha così aggiunto un tassello dell’abbandono e chiusura del centro storico imputata alla cattiva amministrazione Occhiuto (FI), “gettando a mare” una esperienza e un punto fermo, emblema di cultura e di arte, spegnendo le luci e cacciando professionisti importanti, che hanno subito trovato grandi soddisfazioni altrove.
Ci chiediamo se il Presidente Iacucci provi o no senso di vergogna.
La questione vera è che la strategia dell’abbandono della Città Storica di Cosenza, praticata con disonorevole successo anche da Franco Iacucci, è sulla stessa scia di Occhiuto.
Di fatto, una alleanza per la morte della Città Storica, praticata forse in vista di future alleanze e future candidature?
Il Museo dei Mestieri dovrebbe essere riaperto immediatamente, senza perdere ancora tempo prezioso.
Senza pensare d’aver intrapreso la strada verso altre candidature, pensate alla città storica di Cosenza!
Ufficio Comunicazione Istituzionale
Movimento NOI - RETE UMANA
Movimento di Opinione Sociale, Culturale e Politico