
Rende. Una segnalazione giunta alla polizia tramite l’App You Pol ha consentito ai poliziotti di trovare in flagranza di reato il 21enne Egiziano in una abitazione nei pressi dell’Unical con la droga occultata all’interno di un borsone e nelle scatole delle scarpe
A seguito di una segnalazione You Pol molto dettagliata, nella serata di ieri gli agenti della squadra volante e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Sett.le, unitamente ad Unità Cinofila di Vibo Valentia, nell’ambito del servizio istituzionale denominato “Focus n’drangheta”, ha tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, il cittadino egiziano A.M.M.E. di anni 21.
La segnalazione conteneva l’indicazione del luogo, nei pressi dell’Università della Calabria, per cui il personale operante provvedeva immediatamente a svolgere le opportune verifiche, appurando in seguito la veridicità di quanto segnalato.
A seguito di perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dell’arrestato, venivano, infatti, rinvenuti alcuni involucri di cellophane sigillati ed alcuni vasi in vetro, contenenti complessivamente circa 900,00 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
La sostanza stupefacente, già suddivisa in varie porzioni e pronta per essere immessa sul “mercato”, era in parte occultata all’interno di un borsone di proprietà del citato A.M.M.E. ed in parte dentro una scatola per scarpe nascosta all’interno di un mobile della stanza da letto.
All’interno del comodino veniva, altresì, rinvenuto un taccuino riportante un elenco dettagliato di somme di denaro verosimilmente ricollegabile allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Alla luce degli elementi di reità raccolti, il predetto A.M.M.E., peraltro con a carico pregiudizi penali, veniva tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente. Il P.M. di turno presso il Tribunale di Cosenza, informato dell’accaduto, ne disponeva gli arresti domiciliari.
La nuova applicazione della Polizia di Stato, YOU POL, scaricabile direttamente sullo smartphone da Apple Store e Play Store e che consente di inviare segnalazioni alla Sala Operativa della Questura, anche in forma anonima, continua a dare risultati.
Dalla sua creazione e divulgazione numerosissime sono state le segnalazioni pervenute alle sale operative dislocate su tutto il territorio nazionale.
Nelle prime ore di stamattina 2 ottobre, in Bisignano, i militari del Comando Provinciale Carabinieri e del Nas di Cosenza, coadiuvati da personale della Compagnia di Intervento Operativo del 14° Battaglione Calabria e da unità antidroga del Nucleo Cinofili dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno dato esecuzione a 6 ordinanze di custodia cautelare (di cui 4 in carcere, 1 agli arresti domiciliari ed 1 obbligo di dimora), emesse dal Gip presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti, indagati in concorso per i reati di “spaccio di sostanze stupefacenti”, “truffa in danno del Servizio sanitario nazionale”, “ricettazione” e “falsità materiale commessa dal privato”.
Sviluppo dell’attività investigativa.
L’indagine trae origine dalle dichiarazioni rese dalla madre di uno dei destinatari dei provvedimenti restrittivi, la quale, nel mese di maggio 2017, segnalava alla Stazione Carabinieri di Bisignano che il figlio era solito acquistare illegalmente, da alcuni spacciatori del luogo, un medicinale antidolorifico e narcotico, denominato “Durogesic”,in forma di cerotti transdermici contenenti quale principio attivo il “Fentanyl”, un potente analgesico oppioide sintetico avente effetti largamente superiori alla morfina.
I complessi approfondimenti investigativi consentivano di:
- accertare un articolato e ben organizzato sistema di procacciamento dei menzionati cerotti da parte degli indagati, i quali, utilizzando ricettari provento di furto perpetrato in Ospedali ed Ambulatori della provincia di Cosenza e diversi timbri contraffatti, recanti i dati identificativi di un medico ormai in pensione o medici inesistenti,falsificavano le prescrizioni mediche ed acquisivano fraudolentemente, presso farmacie della Provincia di Cosenza (site nei comuni di Cosenza, Calopezzati, Castrovillari, Corigliano-Rossano, Mirto Crosia, Montalto Uffugo e San Marco Argentano) numerosissime confezioni di “Durogesic”;
- comprovare l’esistenza di una ramificata rete di commercio illegale dei citati farmaci, rivenduti ai clienti con un prezzo variabile a seconda del taglio (cerotto intero 50€, mezzo cerotto 25€, striscia singola 10€),per un giro di affari di circa , cristallizzando le condotte delittuose degli indagati in ordine a circa 50 episodi di cessione a innumerevoli assuntori;
- documentare una truffa, ammontante a circa , conseguente all’erogazione di medicinali interamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale da parte di alcuni farmacisti della provincia, indotti in errore circa la genuinità delle ricette mediche.
Nell’ambito dell’indagine i militari operanti avevano già sequestrato 20cerotti transdermici, nonché 2ricettari non compilati riportanti il timbro dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.
Ulteriori riscontri durante l’esecuzione delle misure.
Contestualmente alla notifica delle misure cautelari sono stati eseguiti 15 decreti di perquisizione domiciliare (9 dei quali a carico di altri soggetti indagati in stato di libertà per i medesimi reati), a seguito delle quali sono state denunciate in stato di libertà 2 persone, una per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” ed una per “ricettazione”, nonché segnalati alla Prefettura di Cosenza quali assuntori di sostanze stupefacenti ulteriori 4 soggetti, procedendo complessivamente al sequestro di 5 cerotti transdermici“Durogesic”,4 prescrizioni mediche già compilate e recanti il timbro della locale azienda ospedaliera,32 confezioni di metadone, 2 grammi di eroina ed 1 grammo di hascisc.
“Fentanyl”, la nuova droga che ha invaso il mercato.
Il Fentanyl è un analgesico oppioide sintetico, più potente della morfina, utilizzato da ormai 20 anni soprattutto per le cure palliative oncologiche.
La principale caratteristica di tale prodotto è certamente quella del rapido assorbimento e quindi della capacità di produrre effetti narcotici in pochissimi minuti.
Assunto in assenza di dolore fisico e di adeguato controllo medico potrebbe determinare anche gravi effetti collaterali, generando conseguentemente uno stato di forte dipendenza, da intendersi come una sorta di necessità compulsiva di procurarsi la sostanza con ogni mezzo.
Purtroppo, si stima che la sempre più diffusa vendita illegale di farmaci oppioidi abbia prodotto un netto incremento delle morti per overdose: basti pensare che solo nel 2016, sono stati accertati oltre 42.000 casi di decessi negli Stati Uniti e circa 8.000 in Europa.
Uno di questi è il cantante Prince
Anche in provincia di Cosenza, non è una novità assoluta la diffusione di tale oppioide, già riscontrata proprio a Bisignano nel 2016 dai Carabinieri della Compagnia di Rende, nell’ambito di un’attività investigativa che aveva consentito di scoprire un vero e proprio traffico di farmaci a base di Fentanyl, illegittimamente prescritti da medici compiacenti.
Questi i torrenti e fiumi inquinati da escherichia coli: torrente Lumio e vallone Pordolo Paraporto di Terravecchia, torrente Laurenzano di Bocchigliero, fiume Coriglianeto di Corigliano Calabro, fiumi Trionto e Coserie e Vallone Cuponi a Rossano,
fiume Nikà e vallone Culitello a Campana ed infine bacino idrico del fiume Colognate e Vallone Maranigo a Paludi.
I valori registrati hanno certificato un alto tasso di tossicità dei corsi fluviali dovuta alla contaminazione provocata dalla mancata depurazione dei reflui fognari.
Questi gli imputati:
ex sindaco di Bocchigliero Luigi De Vincenti e responsabile dell’Ufficio Ambiente comunale Domenico Filippelli dopo il sequestro del depuratore di località Duno,
ex sindaco di Caloveto Francesco Pirillo e responsabile dell’Ufficio tecnico comunale Valeria Baraldi dopo il sequestro del depuratore di località Santa Maria Tre Scaloni,
ex sindaco di Campana Pasquale Manfredi e responsabile dell’Ufficio tecnico comunale Giuseppe Pedace dopo il sequestro del depuratore che si trova nel centro abitato del paese,
ex sindaco di Corigliano Calabro a Giuseppe Geraci, responsabile del settore Manutenzione comunale Antonio Giorgio Durante e rappresentante legale della Impec Costruzioni Achille Taglialella dopo il sequestro dell’impianto in località Ciciriello,
ex sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, dirigente comunale del settore Ambiente Giuseppe Graziani, il dirigente del settore Tutela territorio Salvatore Le Pera e al responsabile della cooperativa Futura Lavoro Salvatore Rugiano dopo il sequestro dell’impianto in località Foresta insieme al responsabile del procedimento Gaetano Spataro e tecnico comunale Natale Passerino per il mancato trattamento delle acque del depuratore di località Seggio,
ex sindaco di Paludi Antonio Aurelio Cesario e responsabile dell’area Tecnica comunale Giovanni Cesario dopo il sequestro dell’impianto di località Paranilo,
ex sindaco di Terravecchia Mauro Santoro e responsabile della ditta Acri Alfonso Arcudi Acri per la cattiva gestione dell’impianto di località Lumio e del depuratore di località Lombardo Pordolo,
ex sindaco di Longobucco Luigi Stasi al gestore dell’impianto di località Acqua dei Santi Vincenzo Malomo e legale rappresentante della Giseco Italo De Martinis.
Queste le condanne emanate dal giudice Francesca Marrazzo:
Giuseppe Pedace a 4 mesi di detenzione,
Luigi De Vincenti a 6 mesi di detenzione,
Achille Taglialatela a 6 mesi di detenzione,
Salvatore Rugiano a 6 mesi di detenzione,
Giuseppe Graziani a 8 mesi di detenzione,
Salvatore Lepera a 8 mesi di detenzione,
Gaetano Spataro a 6 mesi di detenzione, Natale Passerino a 6 mesi di detenzione,
Mauro Santoro a 8 mesi di detenzione,
Alfonso Vincenzo Acri Arcudi a 8 mesi di detenzione,
Vincenzo Malomo a 6 mesi di detenzione,
Giovanni Cesario a 6 mesi di detenzione e
Valeria Beraldi a 4 mesi di detenzione.
Assolti invece Francesco Pirillo, Domenico Filippelli, Italo De Martinis e Luigi Stasi .