
Riceviamo dalla Unione Nazionale Consumatori Cosenza e ne diamo pubblicazione la seguente nota:
“Con la presente si inoltra preghiera alle SS. LL. Ill.me di dare ampia diffusione alle poche righe di seguito in modo da dare risposta ad una problematica che affligge la cittadinanza e non solo, essendo innumerevoli i reclami pervenuti alla nostra associazione e provenienti da ogni parte della provincia e anche da fuori Regione.
Con la presente, l'Unione Nazionale Consumatori Cosenza intende porre a conoscenza i cittadini cosentini e dell'hinterland, che i verbali di accertamento di infrazione al codice della strada, più comunemente le "multe", per la circolazione nelle ZTL (zone a traffico limitato) installate nell'anno corrente da parte del comune di Cosenza, sono illegittime per la violazione delle disposizioni contenute tanto nel codice della strada quanto nel regolamento di attuazione al codice della strada.
Infatti, ad oggi, diversi Giudici di Pace dell'ufficio di Cosenza, con sentenze del mese corrente e di quello appena trascorso, investiti della questione per i numerosi ricorsi presentati dai cittadini in opposizione alle "multe" loro recapitate per aver circolato nelle nuove zone a traffico limitato in orari in cui non era consentito il transito dei veicoli, hanno sposato le tesi difensive dei ricorrenti annullando i verbali irrogati per l'inidoneità della segnaletica installata ad avvisare correttamente gli utenti della strada.
Pertanto, l'invito ai cittadini tutti è quello di rivolgersi al proprio avvocato di fiducia oppure a contattare la sede UNC sita in via Panebianco, n.326 ai seguenti recapiti: 0984.36262; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Saremo lieti di prestare la dovuta assistenza.
Si ringrazia anticipatamente per la disponibilità e si porgono cordiali saluti.
Pierluigi avv. Basile (3899028437)
Sette persone (tre in carcere, tre agli arresti domiciliari e una con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) sono state raggiunte stamani da altrettante misure cautelari con l’accusa di far parte di un gruppo di spacciatori.
Il blitzè scattato all’alba da parte degli uomini della polizia che stanno dando esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip del tribunale locale su richiesta della procura della Repubblica.
Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, la detenzione e cessione di cocaina, marijuana e l’estorsione.
Nel corso dell’attività di indagine sono stati effettuati diversi riscontri e sequestrate delle sostanze stupefacenti.
L’indagine, ha preso avvio dalla denuncia sporta da una “madre coraggio“, stanca delle continue vessazioni a cui era sottoposta dal figlio tossicodipendente, ricoverato presso una casa di cura. Dall’attività investigativa è emerso che la maggior parte degli indagati aveva messo in atto un sistema di “spaccio” collaudato operando soprattutto dalle rispettive abitazioni seppur alcuni di loro fossero agli arresti domiciliari.
Per conoscere i nomi dei destinatari delle misure cautelari occorrerà attendere la conferenza stampa da parte della questura e della procura, in programma in mattinata.
Cosenza 19 ottobre 2018
Corigliano Ieri pomeriggio 9 0ttobre agenti del Commissariato di Corigliano Rossano, insieme a personale della Squadra Volante, ha tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, B. A. di 19 anni.
La Polizia Giudiziaria nei giorni scorsi aveva monitorato, un via vai di assuntori di sostanza stupefacente, in una zona dell’area urbana di Rossano.
Dopo una serie di verifiche, pedinamenti e appostamenti, i poliziotti hanno documentato lo scambio di sostanza stupefacente e di denaro tra il ragazzino arrestato e un assuntore che, dopo aver ricevuto la sostanza e ceduto il denaro si recava di fretta nell’atrio di un caseggiato nelle vicinanze.
Immediatamente gli operatori di polizia sono intervenuti bloccando i due e sequestrando l’eroina appena acquistata.
All’interno dell’androne dello stesso palazzo, inoltre, dietro un cassonetto dove erano posizionati i tubi del gas, è stata rinvenuta e sequestrata altra eroina già confezionata e pronta per essere ceduta, per un totale di 8 dosi di circa 5 grammi per un valore complessivo di circa 350 euro.
L’assuntore è stato denunciato all’Autorità Amministrativa ai sensi all’art. 75 D.P.R. 309/90 come assuntore, mentre il B.A. veniva tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.
Notiziato il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari diretta dal dott. Eugenio Facciolla, il quale disponeva che, dopo le formalità di rito, venisse tradotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima.