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Redazione TirrenoNews

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Vibo Valentia

Il voto è stato espresso il 28 settembre.

E’ stato eletto Andrea Niglia, del centro-sinistra.

Polemiche, spaccature nei partiti e scambio di accuse per inciuci ed accordi trasversali.

Catanzaro.

La vittoria è andata ad Enzo Bruno, segretario provinciale del Pd, il quale ha ottenuto il 41 per cento dei voti.

Tommaso Brutto, candidato del centrodestra, ha conquistato il 30 per cento dei suffragi

Leo Procopio, sindaco di Montauro sostenuto da una coalizione civica ha guadagnato il 19,7%.

Bruno succede a Wanda Ferro.

Anche a Catanzaro polemiche e spaccature nei partiti e scambio di accuse per inciuci ed accordi trasversali.

A Catanzaro, il sindaco della città Sergio Abramo e un suo ex assessore, Massimo Lomonaco, sono stati protagonisti di una violenta lite dopo le accuse di "tradimento".

Entrambi sono finiti in ospedale con alcuni giorni di prognosi.

Abramo ha pure denunciato Lomonaco.

Andiamo ai consiglieri

Questi i nomi dei dodici consiglieri provinciali eletti a Catanzaro(da Corrieredellacalabria)

Lista "Per la Provincia di Catanzaro - Tommaso Brutto Presidente"

 - Marziale Battaglia, ex consigliere provinciale
- Antonio Montuoro, Marcellinara
- Marco Polimeni, Catanzaro
- Francesco Ruberto, Lamezia Terme
- Francesco De Biase, Lamezia Terme

 Lista "Aggregazione democratica", candidato alla presidenza Enzo Bruno

- Riccardo Bruno, consigliere comunale Borgia
- Giuseppe Celi, consigliere comunale Catanzaro
- Davide Zicchinella, sindaco Sellia
- Vittorio Paola, consigliere comunale di Lamezia

Lista "Catanzaro Provincia nuova", candidato presidente il sindaco di Montauro, Leo Procopio.

- Francesco Mauro, sindaco di Sellia Marina
- Giovanni Costanzo, sindaco di Falerna
- Giovanni De Vito, sindaco di Jacurso

Crotone

Il sindaco della città, Peppino Vallone, presidente regionale del Pd, ha vinto con il 48,6% dei voti

Il sindaco di Cirò Marina, Roberto Siciliani, si è fermato al 46,6%.

Vallone succede a Stano Zurlo, esponente del centrodestra.

Anche qui sospetti di voti incrociati e denunce di mancati sostegni ai candidati ufficiali dei partiti

Ed ecco i consiglieri della provincia di Crotone( da Cn24)

Questa la composizione del consiglio:

Amedeo Nicolazzi (sindaco di Petilia Policastro),

Sergio Iritale (consigliere comune di Crotone), Antonio Scigliano (consigliere comune di Roccabernarda),

Giuseppe Candigliota (consigliere comune di Crotone),

Francesco Pellegrini (consigliere comune di Cotronei),

Franco Parise (sindaco di Verzino) per la lista del Partito Democratico,

Luigi Arabia detto Tommaso (consigliere comune di Cutro) e

Cataldo Maltese (consigliere comune di Melissa) per la lista “Provincia”,

Armando Foresta (sindaco di Mesoraca) per la lista “Per una nuova Provincia” e

Maurizio Piscitelli (consigliere comune di Isola Capo Rizzuto) per la lista “Provincia di Crotone prima di tutto”.

Cosenza

La vittoria è andata all' attuale sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, sostenuto da Forza Italia, con il 39,81 per cento dei voti.

Dietro di lui è arrivato il sindaco di Rende, Marcello Manna, vicino al Nuovo centrodestra e sostenuto da un'aggregazione civica, il quale ha ottenuto il 34,28 per cento dei voti.

Terzo il candidato del centrosinistra, Gianni Papasso, sindaco di Cassano allo Jonio, fermo al 25,91%.

Il risultato di Papasso è la plastica dimostrazione di un mercato delle vacche.

I bovari dovete trovarveli da soli.

Non ci chiedete poi perché abbiamo tutti i consigli provinciali meno quello di Cosenza!

Il Procuratore Eugenio Facciolla ha svolto una lunga requisitoria nel processo “Nepetia”. Una nuova posizione per Tommaso Signorelli, viene infatti lasciato cadere il reato di Associazione a delinquere di stampo mafioso

 

In sostanza ha chiesto la conferma delle condanne comminate in primo grado a Franco la Rupa, Antonio Coccimiglio, Settimio Coccimiglio, Gianluca Coscarella, Paolo Launi, Angela Maria Marano, Natale Rizzo, Giuliano Serpa, Ulisse Serpa, Antonino S. , Venturino Sposaro , Concetta S. Francesco B., Giovanni Amoroso.

Diverse le sorprese.

La principale è la nuova posizione di Tommaso Signorelli per il quale è stato lasciato cadere il reato di Associazione a delinquere di stampo mafioso.

Per lui resterebbe il reato di Associazione esterna ma mancano gli elementi di riferimento

Peraltro il PM Facciolla ha ricordato la vicenda dello scioglimento del Consiglio Comunale di Amantea, poi annullato “giustamente” –ha ribadito- dal Consiglio di Stato osservando che alteri coniglio sarebbero dovuti essere sciolti!

Di quanto sopra ha dato notizia ad alcuni amici un emozionatissimo Tommaso Signorelli che commosso ha raccontato ripetutamente la lunga requisitoria del PM Facciolla.

Una requisitoria che sicuramente per la forza delle parole usate contro taluni degli imputati , e non, sarà acquisita dai mass media.

Il PM ha infatti esplicitamente richiamato la vicenda dell’Appennino Paolano e le responsabilità ancora non emerse, aggiungendo un sibillino “ma….” che ha creato forti attese!

Notti insonni per qualcuno ?

Parole forti non scevre, come abbiamo detto, da alcune di relativa considerazione per taluni imputati.

Parole che probabilmente potranno orientare la Corte a rivedere le proprie conclusioni.

Ora spetta alla difesa.

Diverse le udienze già predisposte tra ottobre ed inizio dicembre.

Udienze tali che si può supporre che prima di Natale 2014 si avrà la sentenza definitiva.

7 lunghi anni dal quel famoso 20 dicembre 2007.

Anni di passione, di sofferenze e di amarezze per diversi imputati.

Ora non resta che attendere la sentenza definitiva.

Continua la strage delle palme ad Amantea-  Irreversibile ed Irrefrenabile. O meglio senza limiti, senza confini.

 

Come se le palme fossero nate portate dal vento e non piantate dall’uomo.

Ormai la nostra città , per chi passa dalla SS18, un tempo ricca di palme è facilmente identificabile dai monconi delle vecchie palme, cioè da quello che resta dopo la operazione di taglio delle cime

Lo abbiamo denunciato per primi.

Non ci stanchiamo di segnalare il problema

Amantea così cambia immagine

In occasione degli ultimi interventi di taglio, per esempio le due palme dinanzi al parcheggio dell’MP, ci sono stati segnalati decine e decine di punteruoli rossi che hanno preso il largo per avviarsi altrove.

Punteruoli che si sono spostati nelle palme più prossime.

Abbiamo visto palme divorate dal punteruolo sul lungomare( di fronte a via Baldacchino)

E ci sembra che altre dalla parte nord rischino di essere attaccate dall’infestante punteruolo

In questi giorni abbiamo visto anche le palme lato mare della Statale 18 attaccate e prossime ad essere distrutte

Eppure abbiamo qualche esempio di palme che i privati hanno salvato.

Parliamo di quelle in Via Margherita nei pressi delle case dei ferrovieri salvate da Franco Vetere.

Evidenza che se si interviene si può salvare il nostro patrimonio di palme che incorniciano la nostra città dandole una immagine esotica e turistica

Ma non ci sembra che mai l’amministrazione comunale ( né quella attuale, né quella passata) sia intervenuta per tentare di salvare le nostre palme

Sappiamo che forse è difficile ma forse valeva la pena di tentare.

Certo se si fosse tentato si sarebbero potuti uccidere migliaia di punteruoli che invece stiamo autorizzando a distruggere il nostro scarno patrimonio di alberi

Una responsabilità che continueremo a richiamare

Il pensiero che il punteruolo posa attaccare anche le bellissime palme Washingtonia robusta per poi passare alla washingtonia filifera ci atterrisce.

Amantea non sarebbe più la stessa.

Già abbiamo perso i bellissimi pini marittimi ed è stato un delitto autorizzato.

Anche le palme, no! Sarebbe inaccettabile!

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